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Di origine calabrese, dopo aver frequentato la scuola militare Nunziatella a Napoli, si laurea nel 1986 alla Luiss in Economia. Inizia a lavorare all'IRI, dove ricopre ruoli gestionali in varie società appartenenti al gruppo operanti nei settori dell'informatica, delle telecomunicazioni e della radiotelevisione. In seguito passa a lavorare alla Arthur Andersen dove guida il settore ‘’Telco, Media e Technology‘’.[4]

Nel 2004 viene nominato amministratore delegato della Deloitte Consulting, contribuendo all'espansione dell'azienda.

Nel 2007 viene nominato amministratore delegato di Invitalia, occupandosi della reindustrializzazione di aree industriali dismesse in crisi economica, tra cui la bonifica dell'area di Bagnoli e di Termini Imerese.

Dall’inizio dell'emergenza Coronavirus, Invitalia si è occupata di approvvigionamenti di apparecchiature e materiale sanitario.[5] Il 16 marzo 2020, dopo l’annuncio di qualche giorno prima, viene nominato dal premier Giuseppe Conte Commissario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere necessarie a far fronte all'emergenza Coronavirus,[6][7] operando in coordinamento con Angelo Borrelli e con il Dipartimento della protezione civile e avvalendosi di Invitalia.
Beh, come economista e con passato Deloitte ha le carte in regola per fregarci tutti. Soprattutto paragonando i morti di Milano 1940\45 con quelli di tutta la Lombardia, 2020. Come dire "Io porto queste otto mele senza sforzo, perché tu non riesci a portare sette sole angurie?"
Ma io credo che il suo fosse solo uno slancio poetico\funerario del furbone (imbranatiello) con faccia da menagramo per evidenziare che oggi la va male. E che la colpa è tutta di quegli altri. :pollicione:

D'altra parte, è evidente come oggi non si analizzi più quanto viene detto, ma si ascolti una specie di musica alla valàchevaibene. Gira su internet la storiella del fedele che chiede al parroco. padre, posso fumare mentre prego - e il parroco inorridisce. Ma un altro chiede: posso pregare mentre fumo?, e il parroco se ne compiace.
Se chi ascolta non presta davvero l'attenzione necessaria, è pur vero che dall'altra parte si pone invece estrema cura all'uso delle parole (o delle immagini, come negli spot che ogni tanto cerco di evidenziare, pur scherzando,negli aspetti manipolatori) in modo da intortare l'ascoltatore senza che si possa parlare legalmente di imbroglio.
E' il lato demoniaco della pubblicità, che si fa strada. Come quando (stesso filmato, in questi anni ho fatto personalmente tanti di quegli esempi che posso ben ora usare anche quelli altrui) si afferma che la Tale acqua minerale è diuretica. Tutte le acque lo sono, esclusa l'acqua ossigenata (da non bere, per carità) :king: Che ci vieni a dire?
E' che la pubblicità funziona non per logica ma per associazioni. In politica si fa ora lo stesso, e io me ne guardo, perché i politici e i televenditori usano i medesimi meccanismi. Diciamo che la scelta di costui nel ruolo che attualmente ricopre (tanto si paga noi, no?) corrisponde alla logica delle mostre "Carrà, De Chirico, Gonzaga & Nunziante" (ah, ancora non l'hanno fatta cosi? me ne farò una ragione)

Chi non abbia mai osservato lo spropositato numero di volte in cui ricorre nei discorsi di Casini la parola "serio" dovrebbe interrogarsi sul fatto che di solito si nascondono le proprie manchevolezze proprio con lo schermo del contrario. Così l'abusata frase (sempre da una certa parte politica) "ognuno si prenderà le proprie responsabilità" vale non solo come velata minaccia\non-minaccia-in quanto-a-norma-di-legge, per intimidire l'avversario con uno strumento ben più raffinato del vecchio randello.. Ma vale anche come freudiana rivelazione del fatto che chi la pronuncia non solo non è uno responsabile, a dispetto dell'effetto-accostamento della parola, di cui prova a giovarsi sul piano subconscio, ma anche testimonia la certezza che lui non sarà mai chiamato a prendersele, queste responsabilità - e qui non spiego più nulla, sennò diventa pericoloso.
 
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da Leggo Il nobel Montagnier: «Coronavirus manipolato in laboratorio, apprendisti stregoni di Wuhan lo hanno rilasciato per sbaglio. Ecco perchè»
Il coronavirus è frutto di una manipolazione: lo afferma non uno studioso qualunque, ma il professore Luc Montagnier, Nobel per la Medicina 2008. Lo ha detto ieri in una lunga intervsita ai microfoni di un podcast francese specializzato in medicina e salute. Il Covid-19 sarebbe uscito accidentalmente da un laboratorio cinese a Wuhan dove si studiava il vaccino per l'Aids. Secondo il professor Montagnier, che nel 2008 ha scoperto scoperto proprio l'Hiv come causa dell'epidemia di Aids, la Sars-CoV-2 è un virus che è stato lavorato nell'ultimo trimestre del 2019.

"Con il mio collega, il biomatematico Jean-Claude Perez, abbiamo analizzato attentamente la descrizione del genoma di questo virus Rna" ha spiegato il Nobel nell'intervista "Non siamo stati primi, un gruppo di ricercatori indiani ha fatto uno studio che mostra come il genoma completo di questo virus abbia all'interno sequenze di un altro virus, appunto quello dell'Aids. Il gruppo indiano ha poi ritrattato, ma la verità scientifica emerge sempre. La sequenza dell'Aids è stata inserita nel genoma del coronavirus per tentare di ricavarne un vaccino".

Secondo lo scienziato, gli elementi alterati di questo virus verranno comunque eliminati man mano che si diffonde: "La natura non accetta alcuna manipolazione molecolare, eliminerà questi cambiamenti innaturali e anche se non si fa nulla, le cose miglioreranno, ma purtroppo dopo molte vittime". Inoltre, ha aggiunto Montagnier che ha anche dato una sua soluzione: "Con l'aiuto di onde interferenti, potremmo eliminare queste sequenze - ha spiegato - e di conseguenza fermare la pandemia. Ma ci vorrebbero molte risorse Quindi - ha concluso - la storia del mercato del pesce è una leggenda. Non è possibile che sia solo un virus trasmesso da un pipistrello, probabilmente è da questo che sono partiti, poi lo hanno modificato. Forse volevano fare un vaccino contro l'Aids utilizzando un coronavirus come vettore di antigeni. Un lavoro da apprendisti stregoni. Perché non bisogna dimenticare che siamo nel mondo della natura, ci sono degli equilibri da rispettare. La natura elimina la sequenza del genoma del coronavirus".

Adesso vorrei vedere in faccia tutti coloro che hanno, con sospetta rapidità, smentito la notizia. Semplicemente non potevano farlo, viste le osservazioni di Montagner, al più si poteva avere un'opinione contraria.. E che caspita, sarei stufo di venire accusato di complottismo, proprio io che non ho nemmeno Facebook ecc. Dove si vede che il complottismo nasce proprio a causa di coloro che, per interessi e talora per inanità di coscienza, rifiutano di farsi una propria opinione informata (e va bene, mica è obbligatorio) ma poi sono sempre pronti a credere ad ogni "verità", basta che sia "ufficiale".
 
Dopo questa formidabile uscita di Montagnier, non esattamente il mediconzolo di provincia, se avessimo ancora qualche attributo là sotto dovremmo chiedere alla Cina i mostruosi danni, come fu fatto 2 volte con la Germania per le 2 guerre mondiali.
Ma quali attributi? Quelli dello Schettiniano presidente del Coniglio? (no, non ho scritto sbagliato, e comunque tra poco se ne va).
 
La globalizzazione sfrenata ha comportato la dipendenza dalla Cina che ha prodotto sottocosto prodotti di primaria necessità. Dovremo pertanto pensare ad una sana autonomia produttiva di prodotti indispensabili in tempi di crisi.
 
Sono in grado di chiedere ? Oppure di assumere sensazionalismi per deviare/depistare ?

L'accademico e premio Nobel ha spiegato tecnicamente le motivazioni per cui il virus dovrebbe essere sfuggito dal laboratorio di Whan, in quanto in riferimento al virus coronato, "per inserire una sequenza di Hiv in questo genoma abbiamo bisogno di strumenti molecolari e ciò può essere fatto solo in laboratorio". Soppiantando quindi la storia "del mercato del pesce". Il Nobel per la Medicina al Prof. Montagner è stato dato come co-scopritore del virus dell'AIDS, quindi sulle sequenze di Hiv nel coronavirus sarebbe forse meno esperto di tutti quelli che lo screditano e si atteggiano a scienziati ? Infatti è partita la gogna per il Prof. Luc Montagner ! Basta leggere alcuni giornali/settimanali governativi ?
Un titolo, per esempio, già dice tutto "Dal Nobel alle bufale, il declino di Luc Montagner : scoprì il virus Hiv, ora è no-vax",. Invece di contestare tecnicamente le affermazioni del Nobel (sono in grado di farlo ? ), lo attaccano sul fronte delle vaccinazioni, ma questi, che si definiscono pro vax e pensano che tutti gli altri siano no vax, hanno forse considerato il contribuito dato con lo smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale ? Sanno che circa 10.000 punti di vaccinazione (ante riforma sanitaria) sono molti di più dei circa 1.000 (post riforma sanitaria) e che non possono avere la stessa efficacia per sproporzione di intervento e quindi nel tempo si sarebbero creati problemi sulle malattie correlate ? Perchè nessun statistico ha mai evidenziato questo ? Naturalmente : la politica non ha colpe ?

Comunque vedremo come andrà a finire, il Presidente Trump sembra determinato, quindi se verrà provato il giochetto cinese ci accoderemo ?
3 punti grassettati
Il primo mostra come, se complotto c'è, sta dalla parte di quelli che mettono alla gogna chiunque la pensi non come loro (pensi? piuttosto, abbia gli stessi interessi)
Il secondo fa vedere come è su quel fronte si giochi la partita centrale, visto che si tratta del solo modo, per i produttori, di far grandi guadagni in poco tempo. Per tutto il resto l'industria farmaceutica non è così profittevole, oggi.
Il terzo mostra la malafede di voler dividere il mondo o con me o contro di me. Spero che non si continui a cascarci: giustamente evidenzi che può esserci un'altra posizione, ma a qualcuno fa comodo non considerarla nemmeno. E purtroppo influenzano un "pubblico" che viene spinto alla fede cieca nella religione della "scienza" - salvo che un Nobel non si accodi, eh!
 
«Non è possibile che il coronavirus provenga dal nostro laboratorio a Wuhan»
Il Direttore dell'Istituto ha rispedito le accuse statunitensi al mittente
Fonte sda/dpa
elaborata da Robert Krcmar
Giornalista in formazione


WUHAN - Il Direttore dell'Istituto di virologia della città di Wuhan ha respinto le accuse americane secondo cui il nuovo coronavirus avrebbe potuto avere origine nel suo laboratorio.

«Non è possibile che il virus provenga dalla nostra struttura», ha dichiarato Yuan Zhiming in un'intervista alla televisione di stato trasmessa domenica dai media cinesi. «Sappiamo esattamente quali sono le ricerche sui virus in corso all'istituto e come vengono gestiti i virus e i campioni», ha detto, aggiungendo che nessuno nel suo laboratorio è stato infettato dal virus Sars-CoV-2.

È comprensibile che l'esistenza del suo laboratorio a Wuhan, il luogo di origine della pandemia, susciti eventuali associazioni nelle persone. «Ma è un male che alcuni cerchino di trarre la gente in inganno», ha continuato Yuan Zhiming.

Anche il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva precedentemente ripreso la teoria che circolava negli Stati Uniti secondo la quale il virus avrebbe potuto avere origine dal laboratorio di Wuhan. «So che una simile eventualità è impossibile» ha ribadito Zhiming, non ci sono prove e «si basa interamente sulla speculazione».

Il Direttore della struttura si è anche espresso a riguardo della teoria, già più volte respinta dagli scienziati, che il virus sia stato creato in laboratorio. «Non c'è alcuna prova che dimostri che il virus abbia tracce artificiali o sintetiche». Secondo le conoscenze attuali il nuovo coronavirus, come il virus della SARS nel 2002, ha avuto origine da un mercato animale, nel quale sono comparse le prime infezioni.

Gli esperti ipotizzano che il virus del Covid-19 abbia avuto origine dai pipistrelli, ma anche che possa essere stato diffuso attraverso altri animali.

L'istituto, lo ricordiamo, aveva già respinto la teoria a febbraio, dicendo di aver condiviso tutte le informazioni sull'agente patogeno con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Tuttavia, le dichiarazioni provenienti dagli Stati Uniti (il Segretario di Stato Mike Pompeo ha detto che è in corso un'«indagine completa» sull'origine del virus) hanno riacceso il dibattito nell'opinione pubblica, spingendo il Direttore del laboratorio a chiarire di nuovo la propria posizione in merito.
«Non è possibile che il coronavirus provenga dal nostro laboratorio a Wuhan»

Ok, uno può difendersi.
Ma perché nessuno, né il giornalista né il cinese, cita Montagnier?
Oh bella, lo stanno facendo sparire come un post dimenticato delle pagine precedenti?
 
Sono solo i primi 17 giorni successivi all’applicazione delle misure di contenimento a determinare l’entità della diffusione del contagio nella pandemia di Covid-19, che sembra dipendere esclusivamente dai focolai divampati per caso nei primi giorni (come quello successo all’ospedale di Codogno o la partita Atalanta–Valencia) e non dalle differenze nel rigore del lockdown.
Di conseguenza, qualsiasi misura restrittiva applicata dopo i primi 17 giorni (come la chiusura delle industrie o i divieti alla libertà di movimento dei cittadini) incide poco o nulla sull’andamento dei contagi e sul numero finale delle vittime.
E’ questo il risultato di una serie di studi avviati da un team internazionale di scienziati a guida italiana, sfociati in un modello predittivo delle vittime estremamente preciso, che coincide in tutti i Paesi, anche in quelli dove le industrie non sono mai state chiuse e i cittadini sono liberi di muoversi, come la Germania o la Svezia.
Corriere

Per questo ritengo necessaria una Norimberga per Contentenna e Burionull
 
Tra gli scenarti creati dal virus, ce n'è uno pesantino.
Breve: si consuma meno petrolio. I prezzi sono crollati, addirittura negativi nel giorno in cui si doveva comprarlo per davvero e stoccarlo.
Ci sono paesi produttori che stanno in piedi praticamente solo su quello: arabi, Venezuela, paesi nordafricani ecc.
La loro struttura sociale potrebbe essere sconvolta: popoli alla fame, rivoluzioni, guerre.
Impossibile che non ne sia toccato anche il nostro mondo, si pensi a quando la Libia fu presa da Geddafi, allo shock petrolifero (inverso) del 1974, alla guerra di Saddam Hussein ...

A questo punto parlare di arte, mercatini o mostre che sia, diverrà un piccolo esercizio d'élite in un mondo fumante. Già adesso non è che si sia in tanti, e questo bar ultimamente sembra la portineria di un ospedale.o_O
C'è comunque la speranza che il virus si calmi, e non lo dico io, ma esperti seri (non quelli Burloni venuti a galla con il Carnevale).

Se va male, parleremo di arte come a scuola, qualcosa che sta nei musei e che avrebbe dovuto guidare il mondo.

E a proposito di scuola e di trattarci come minorenni ...

Dal ministero della Salute è uscito a gennaio un «piano nazionale di emergenza» per contrastare il coronavirus. In quelle pagine sono scritti gli orientamenti programmatici che hanno ispirato le scelte del governo. Il documento contiene tre scenari per l’Italia, uno dei quali troppo drammatico per essere divulgato :ciapet: senza scatenare il panico tra i cittadini. Per questo il piano è stato secretato. :dietro:

Se la più fosca delle previsioni non si è realizzata, è perché il governo ha scelto, anche se gradualmente :ihih: di chiudere i battenti del Paese e imporre il distanziamento sociale. È questa la spiegazione che arriva dai tecnici del ministero della Salute dopo l’inchiesta del Corriere , che ha ricostruito un mese di ritardi nella gestione dell’emergenza. «Non c’è stato nessun vuoto decisionale :rotfl: - risponde Andrea Urbani, direttore generale della Programmazione sanitaria -. Già dal 20 gennaio avevamo pronto un piano secretato :tutti: e quel piano abbiamo seguito. La linea è stata non spaventare :specchio: la popolazione e lavorare per contenere il contagio :eeh:».
:clava::clava:
 
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Tra gli scenarti creati dal virus, ce n'è uno pesantino.
Breve: si consuma meno petrolio. I prezzi sono crollati, addirittura negativi nel giorno in cui si doveva comprarlo per davvero e stoccarlo.
Ci sono paesi produttori che stanno in piedi praticamente solo su quello: arabi, Venezuela, paesi nordafricani ecc.
La loro struttura sociale potrebbe essere sconvolta: popoli alla fame, rivoluzioni, guerre.
Impossibile che non ne sia toccato anche il nostro mondo, si pensi a quando la Libia fu presa da Geddafi, allo shock petrolifero (inverso) del 1974, alla guerra di Saddam Hussein ...

A questo punto parlare di arte, mercatini o mostre che sia, diverrà un piccolo esercizio d'élite in un mondo fumante. Già adesso non è che si sia in tanti, e questo bar ultimamente sembra la portineria di un ospedale.o_O
C'è comunque la speranza che il virus si calmi, e non lo dico io, ma esperti seri (non quelli Burloni venuti a galla con il Carnevale).

Se va male, parleremo di arte come a scuola, qualcosa che sta nei musei e che avrebbe dovuto guidare il mondo.

E a proposito di scuola e di trattarci come minorenni ...


:clava::clava:
Passata la nottata l'anno prossimo sarà un anno superattivo.E si apriranno nuove opportunità. Ovviamente se il virus scompare, al vaccino credo relativamente.
 

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