baleng
Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Beh, come economista e con passato Deloitte ha le carte in regola per fregarci tutti. Soprattutto paragonando i morti di Milano 1940\45 con quelli di tutta la Lombardia, 2020. Come dire "Io porto queste otto mele senza sforzo, perché tu non riesci a portare sette sole angurie?"Di origine calabrese, dopo aver frequentato la scuola militare Nunziatella a Napoli, si laurea nel 1986 alla Luiss in Economia. Inizia a lavorare all'IRI, dove ricopre ruoli gestionali in varie società appartenenti al gruppo operanti nei settori dell'informatica, delle telecomunicazioni e della radiotelevisione. In seguito passa a lavorare alla Arthur Andersen dove guida il settore ‘’Telco, Media e Technology‘’.[4]
Nel 2004 viene nominato amministratore delegato della Deloitte Consulting, contribuendo all'espansione dell'azienda.
Nel 2007 viene nominato amministratore delegato di Invitalia, occupandosi della reindustrializzazione di aree industriali dismesse in crisi economica, tra cui la bonifica dell'area di Bagnoli e di Termini Imerese.
Dall’inizio dell'emergenza Coronavirus, Invitalia si è occupata di approvvigionamenti di apparecchiature e materiale sanitario.[5] Il 16 marzo 2020, dopo l’annuncio di qualche giorno prima, viene nominato dal premier Giuseppe Conte Commissario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere necessarie a far fronte all'emergenza Coronavirus,[6][7] operando in coordinamento con Angelo Borrelli e con il Dipartimento della protezione civile e avvalendosi di Invitalia.
Ma io credo che il suo fosse solo uno slancio poetico\funerario del furbone (imbranatiello) con faccia da menagramo per evidenziare che oggi la va male. E che la colpa è tutta di quegli altri.

D'altra parte, è evidente come oggi non si analizzi più quanto viene detto, ma si ascolti una specie di musica alla valàchevaibene. Gira su internet la storiella del fedele che chiede al parroco. padre, posso fumare mentre prego - e il parroco inorridisce. Ma un altro chiede: posso pregare mentre fumo?, e il parroco se ne compiace.
Se chi ascolta non presta davvero l'attenzione necessaria, è pur vero che dall'altra parte si pone invece estrema cura all'uso delle parole (o delle immagini, come negli spot che ogni tanto cerco di evidenziare, pur scherzando,negli aspetti manipolatori) in modo da intortare l'ascoltatore senza che si possa parlare legalmente di imbroglio.
E' il lato demoniaco della pubblicità, che si fa strada. Come quando (stesso filmato, in questi anni ho fatto personalmente tanti di quegli esempi che posso ben ora usare anche quelli altrui) si afferma che la Tale acqua minerale è diuretica. Tutte le acque lo sono, esclusa l'acqua ossigenata (da non bere, per carità)

E' che la pubblicità funziona non per logica ma per associazioni. In politica si fa ora lo stesso, e io me ne guardo, perché i politici e i televenditori usano i medesimi meccanismi. Diciamo che la scelta di costui nel ruolo che attualmente ricopre (tanto si paga noi, no?) corrisponde alla logica delle mostre "Carrà, De Chirico, Gonzaga & Nunziante" (ah, ancora non l'hanno fatta cosi? me ne farò una ragione)
Chi non abbia mai osservato lo spropositato numero di volte in cui ricorre nei discorsi di Casini la parola "serio" dovrebbe interrogarsi sul fatto che di solito si nascondono le proprie manchevolezze proprio con lo schermo del contrario. Così l'abusata frase (sempre da una certa parte politica) "ognuno si prenderà le proprie responsabilità" vale non solo come velata minaccia\non-minaccia-in quanto-a-norma-di-legge, per intimidire l'avversario con uno strumento ben più raffinato del vecchio randello.. Ma vale anche come freudiana rivelazione del fatto che chi la pronuncia non solo non è uno responsabile, a dispetto dell'effetto-accostamento della parola, di cui prova a giovarsi sul piano subconscio, ma anche testimonia la certezza che lui non sarà mai chiamato a prendersele, queste responsabilità - e qui non spiego più nulla, sennò diventa pericoloso.
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