Bar del forum

Stavolta il Corriere cade nel ridicolo. Trae lo spunto da un articolo dell'Economist e si autotafazza fingendo di riportare il senso dell'articolo, ma in realtà interpretandolo a suo uso e consumo

Il senso degli autocrati per la pandemia articolo interno, la «pandemia di accaparramenti di potere» in pieno corso. «Ovunque i governanti si sono resi conto che questo è il momento perfetto per fare cose oltraggiose, sicuri che il resto del mondo a malapena se ne accorgerà».
Il primo fra i soliti sospetti è la Cina di Xi Jinping e il suo nuovo tentativo di soffocare l'odiato vento di libertà che si ostina a soffiare a Hong Kong (ne ha scritto lunedì, in America-Cina, Guido Santevecchi). Ma l'Economist non poteva dimenticare il premier ungherese Viktor Orban, che ha approfittato dell'epidemia per farsi concedere dal Parlamento i pieni poteri (suona familiare? sì, ma forse non per quello che il Corriere vuole sottintendere, v. commissioni a gogò ed editti assurdi in Italia). La verità è che «dappertutto la gente ha paura. Molti vogliono essere condotti alla sicurezza. E gli aspiranti uomini forti stanno afferrando gli strumenti coercitivi che hanno sempre agognato per, dicono, proteggere la salute pubblica».

Prendete il divieto di assembramenti. Utilissimo per limitare il contagio, ma anche per sbarazzarsi delle fastidiose proteste e manifestazioni di piazza, come hanno subito scoperto in India, Russia e in molti Paesi dell'Africa e dell'America Latina (in Italia no, vero?). Oppure le elezioni. Che possono essere rinviate causa virus, oppure manipolate nel modo più opportuno con la scusa del rischio d'infezione. Succede in Bolivia, Guinea, Togo, Polonia. Ma potrebbe succedere anche negli Stati Uniti (leggete sotto). E' successo anche in Italia, era così difficile dirlo?

E i tracciamenti elettronici anti contagio? Un'invasione della privacy che, scrive il settimanale, può magari essere circoscritta e tollerata (temporaneamente) in Paesi come la Norvegia o la Corea del Sud. Ma in Cina, Russia o Cambogia? magari anche in Italia ...E la meritoria lotta alle fake news sul virus non è la giustificazione perfetta per silenziare anche le critiche scomode? e infatti il Corriere appare in quella pubblicità TV "contro" le fake news, dando per scontato che chi non è d'accordo con loro sostiene fake: però parlando di sé dice che la lotta è meritoria. Questa è esattamente una fake new Se l'autoritario primo ministro tailandese Prayuth Chan-ocha proclama che «in questo momento la salute viene prima della libertà», meglio non sentirsi troppo al sicuro.
 
E non dimenticare che sempre a sua volta a novembre ha finanziato uno studio da pandemia COVID. Ma son tutte coincidenze
 
Ci sono studi che hanno mostrato che i vaccini già sperimentati contro la precedente SARS-1 causano immunopatologia polmonare quando si è successivamente esposti al coronavirus. La pregressa vaccinazione potrebbe quindi predisporre ad esagerate risposte immunitarie nel momento in cui si viene contagiati dal virus. La stessa cosa è osservata anche con altri vaccini. Questo ha rilevanza con quanto sta succedendo perché le risposte immunitarie esagerate a livello dei polmoni caratterizzano i casi gravi di covid-19.

Qui riporto il link ad uno di questi articoli (in inglese):
https://www.ncbi.nlm.nih.go...

Qui c'è la traduzione automatica dello stesso articolo in italiano:
https://z5h64q92x9.net/prox...

Sarebbe opportuno chiarire cosa è successo a Bergamo e dintorni dove, poche settimane prima dell'ecatombe da coronavirus, sono state state condotte 2 campagne straordinarie di vaccinazione (34000 vaccinazioni contro meningite e 185000 vaccinazioni contro l'influenza e penumococco). Hanno avuto un ruolo?

Qui trovate i link agli articoli sulle le campagne di vaccinazioni a Bergamo e dintorni fatte poco prima della crisi da coronavirus:
https://www.ecodibergamo.it...

https://www.bergamonews.it/...
da una lettera al blog de Il Giornale
Nello stesso blog
In Italia si assume che questo ‘total lockdown’ stile Wuhan sia giustificato data la mortalità triplicata o quadruplicata a Bergamo, Brescia, Piacenza, Pavia e altre province del Nord nel mese di marzo rispetto agli anni precedenti e si possono leggere articoli che citano ’14mila morti in più’. (…) In Italia siamo circa in 60 milioni, abbiamo 650 mila decessi l’anno e circa 230 mila decessi nel periodo gennaio-aprile e quest’anno, in base ai dati Istat, non si riscontra un aumento complessivo di mortalità rispetto agli anni precedenti. Nessuno ovviamente nega che in Lombardia, a Piacenza, in diverse province del Veneto e in Piemonte o persino a Genova si verifichi un picco drammatico di decessi rispetto agli anni precedenti, ma quando parliamo della mortalità complessiva nel nostro Paese, le cause dei decessi sono diverse, le province afflitte dai casi di Covid hanno un 20% della popolazione e questo inverno, come hanno notato diversi report (…) c’erano meno morti del solito. Se ci limitiamo a rilevare allora i dati dei decessi nazionali da inizio anno vediamo che, per gli anni precedenti, l’Istat fornisce un totale, dei primi 4 mesi dell’anno di 231 mila morti (arrotondando alle migliaia), parliamo di tutti i morti dal 1 gennaio al 30 aprile in tutta Italia. Quest’anno, alla data dell’ultimo aggiornamento del 13 aprile, siamo arrivati a 191 mila decessi. Per fare un confronto dobbiamo allora stimare quanti saranno allora i decessi nell’aprile 2020 per il quale abbiamo i dati fino al 13 aprile. Dato che ad esempio il 13 aprile ci sono stati 1.457 decessi, stimiamo il totale dei decessi per il resto del mese di aprile come 1.457 X 17 giorni = 25 mila decessi (arrotondando alle migliaia). Se allora sommiamo ai 191mila decessi alla data del 13 aprile (partendo dal 1 gennaio), la stima di altri 25 mila decessi nel resto del mese di aprile, ottengo 216mila decessi nei primi 4 mesi del 2020 in Italia complessivamente. Dato che la media degli anni precedenti è di 231 mila decessi (sempre nei primi 4 mesi dell’anno), si avrebbe che nel 2020 si stanno verificando meno decessi (…). In parole povere, in base ai dati pubblicati finora, non è morta più gente quest’anno rispetto agli anni precedenti in Italia nel suo complesso – fermo restando, ripetiamo, che in Lombardia, a Piacenza e altre province da fine febbraio c’è stata un mortalità tripla in media della media. (…) L’obiezione che il lockdown abbia ridotto la mortalità al punto di farla scendere persino sotto la media storica non sembra valida perché quella italiana è la seconda più alta del mondo per il Covid, con 338 morti per 1 milione di abitanti e tanti paesi che non hanno messo tutti agli ‘arresti domiciliari’ come noi (Corea, Giappone, Taiwan, Hong Kong, Australia, Svezia) hanno mortalità inferiore a 90 morti per 1 milione. Anche Paesi che hanno applicato una via di mezzo come l’Olanda e gli USA hanno mortalità dimezzata rispetto a noi. Sembra cioè poco plausibile che senza lockdown l’Italia avrebbe avuto una mortalità ancora più alta, visto che tanti altri paesi che lo applicano molto meno hanno anche molti meno morti. Del resto la Germania sta ottenendo ottimi risultati nel contenimento del virus con una politica che lascia molte libertà ai cittadini.Lasciamo ad altri le spiegazioni nel merito. Ci limitiamo ad osservare che non è la mortalità eccessiva a livello nazionale che giustifica il blocco prolungato dei diritti e della vita degli italiani. (…)”.
 
Dai che pian piano si riparte. Speriamo, non sarà elegante ma mi tocco, che non ci siano ricadute e che si torni ad una parvenza di normalità. In bocca al lupo a tutti quanti.
 
Della serie a volte meglio un buon bicchiere! :cool: Scusate se introduco un tema "diversivo" sul rapporto controverso di mamma Loryred e l'arte contemporanea... nonostante abbia pure letto il libro di Vanoni.

Oggi mi fa: "Sai ieri sera in TV c'era quell'artista con gli stracci, quello della mela a Milano vicino alla stazione... ecco sì Pignoletto!" :DD:Non ce la può fare! :noo:
 
Della serie a volte meglio un buon bicchiere! :cool: Scusate se introduco un tema "diversivo" sul rapporto controverso di mamma Loryred e l'arte contemporanea... nonostante abbia pure letto il libro di Vanoni.

Oggi mi fa: "Sai ieri sera in TV c'era quell'artista con gli stracci, quello della mela a Milano vicino alla stazione... ecco sì Pignoletto!" :DD:Non ce la può fare! :noo:
Ho la massima comprensione per mammaLory. Da sempre confondo Pistoletto con Paolini e la mia conoscenza di Penone è solo connotata dal senso di inferiorità che mi dà il suo cognome :depresso: . Non so dove siano finiti Jim Dine e Claes Oldemburg, che dovevano essere i massimi geni del secolo, e tutta l'arte concettuale mi pare una furbata, come lo scherzo di un bidello che a inizio anno scolastico si finga professore di fronte ai nuovi alunni. Torcere uno pneumatico mi sembra ancora azione più criminale che artistica, e se vedo un orinatoio rovesciato tenderei gentilmente a raddrizzarlo. Conosco bene la Venere degli stracci, e, da uomo sessualmente attivo, trovo che sia una malattia veramente fastidiosa. Ho sincera compassione verso gli artisti, come il Cucinellis, o Kounellis, boh, che non hanno i soldi per pagarsi altri colori che il nero, e penso che lo Stato dovrebbe almeno regalargli un cashmere per l'inverno, un pullover di cittadinanza non si nega a nessuno. In fin dei conti Italiani Greci una razza una faccia (di bronzo). E, a proposito di Pignoletto, grande artista, ma forse inferiore al Pannolini.Sicuramente poi mammaLory è terrorizzata dall'idea che tu compri un Griffa e lo appenda in cucina. A parte i problemi di protezione dalla polvere, da far impazzire una casalinga italica media, probabilmente sa di non avere più il totale autocontrollo che saprebbe evitarle di usarlo un giorno distrattamente come canovaccio per asciugare le stoviglie . Col rischio di disperdere i radi preziosi colori sopra il volgare acciaio delle pentole o l'insulso alluminio di qualche vecchio coperchio, e a quel punto non basta rigirare il filmato al contrario, no ...
 
Ultima modifica:
Caro Baleng abbbiamo capito che il declamato contemporaneo (che poi ha 30/40 anni alle spalle) non ti piace. Il tuo è un intervento molto puntuto ed ironico. Premesso che dei contemporanei da te citati apprezzo solo il Paolini, vorrei sapere se mi puoi indicare un contemporaneo che apprezzi (o sei rimasto al movimento Kobra ?)
 
Caro Baleng abbbiamo capito che il declamato contemporaneo (che poi ha 30/40 anni alle spalle) non ti piace. Il tuo è un intervento molto puntuto ed ironico. Premesso che dei contemporanei da te citati apprezzo solo il Paolini, vorrei sapere se mi puoi indicare un contemporaneo che apprezzi (o sei rimasto al movimento Kobra ?)
(... e lasciatemi divertire :D
a furia di divertirmi, mi verrà una strana malattia
la divertiti-colite
una variante della diverticolite, ma più allegra.)

Ehm ...
Egregio stimato ed amato Heimat, la Sua domanda mi pose in gran tumulto. Che potea io, meschino, risponderle al proposito da lei indicato? Puotesi dare in tempi cupi uno spiraglio qualechesia di luce? Convinto come sono che la notte degli anni settanta abbia asfaltato l'arte, e che questo fatto sia in qualche modo legato a decisioni di un mondo spirituale che noi ostentiamo di ignorare, fatico a darle laboriosa e sincera risposta. Vagando alla ricerca di relitti e naufraghi quantomeno dotati di qualità riconoscibili, pochi nominativi vengonmi al pensiero, ma soprattutto al cuore, che conta tuttavia qualcosa, almen sin che si vive.
Lasciando perdere per eccesso di parzialità il giovine Calderon, che essendo un cubano si trova in ritardo irrimediabile di 60 anni, ed è comunque da mo' passato ad esperienze massimamente diaboliche quali la videoart e l'installazionismo più trito, vengo al dunque.
E' tuttora vivo Arik Brauer, ma Lei giustamente mi opporrà che si tratta di autore ormai fissato negli anni 60/70, ed ha molta ragione, così come De Chirico negli anni 50 non poteva dirsi un metafisico, ma solo un postdechirichiano. Solo che l'italiano tutti lo conoscono (di nome, eh!), l'austriaco-ebreo nella Penisola è Nessuno per Nessuno.
Sono poi stato molto toccato da Anselm Kiefer in alcune delle sue manifestazioni. Il ragazzo (ha solo 75 anni) dimostra di sentire molto ciò che crea, e, pur ripetendosi spesso, è senz'altro un degno continuatore delle migliori tradizioni rivoluzionarie, se mi si permette l'ossimoro.
La Transavanguardia e i suoi corrispondenti tedeschi, i Nuovi Selvaggi, scoperti alla Biennale di Venezia quando ancora uno potea recarvicisi speranzoso, hanno credo dato un ultimo impulso di vita, una specie di scossa elettrica ad un mondo ormai avviato al letargo, il quale ora necessita di scosse ben più potenti solo per accennare ad un sussulto cadaverico.
Nel Belpaese, oramai Conte-nuto entrro miseri condomìni, ho apprezzato la spinta vitale di Frangi, che mi sta guardando immoto dal muro qui a sinistra, e quella, assai differente, di Simone Pellegrini.
Mi creda, Stimatissimo, senza dubbio, nonostante le apparenze, non è invero mia colpa se la fredda teoria al tempo attuale ha rimpiazzato l'opera. Havvi oggidì eziandio di coloro che vansi al ristorante non a gustar lasagne o fiorentine, ma direttamente a ficcarsi in gola delle ricette. Scritte su carta, praticamente indigeribili, procurano forti dolori intestinali. E spessamente il conto è ancor più salato che per filetto e tortellini. Né esso viene ficcato in gola, bensì per altro ignobil orifizio. Vai a sapere con quali motivazioni vi sia chi si sottopone a tal rituale tortura, il mio modesto ingegno non ne ha possa.
Certamente per oblio senile la mia risposta è dunque carente di nomi che pure la mente obnubilata avrebbe ben dovuto ricondurre alla penna. Purtroppo oramai che i tempi delle sinapsi sian divenuti incontrollabili, arbitrari, pigri, è una certezza. Due mesi di clausura fecero il resto, ma non disperiamo, ché proprio in Italia i giovani futuristi ebbero ad insegnarci la rivolta, lo scandalo, l'urlo e il volantino. Questo di tanta speme oggi ci resta, mio caro amico, ne tenga Conte anche Lei.
Venezia, addì 27/4 anno II era P.D. (post democratica)
Suo Balangzeschi :jack:
 
Ultima modifica:

Users who are viewing this thread

Back
Alto