Bar del forum

Hai ragione ma sai qual'è il problema.. è tutto chiuso. Anche io vorrei uscir fuori ma dove vado? Chiusi musei, ristoranti, gallerie, bar, centri culturali, piscine, centri sportivi e via dicendo quindi difatto oltre alla passeggiata non c'è altro da fare. Io invece mi chiedo la logica per la quale da comune a comune ci si può spostare mentre da regione a regione no. Deve essere qualche strategia geniale a cui non arrivo proprio. Io posso andare da Bologna a Parma ma non da Parma a Genova che sono tutte alla stessa distanza..
Dimentichi stranamente la vita di relazione. Vedere amici, gente nuova, contatti, lavori progettati ... Nell'ultimo anno in Italia di tutti i luoghi che nomini ho frequentato -assai poco- uno o due. Invece quanto scrivo io era esperienza quotidiana. Magari irrilevante per Qualcuno perché non comporta scambi di denaro. A tanto siamo arrivati.
:cin::love::moglie::melo::consolare::godo::abbocca::ihih: :gossip:


(per le regioni, totalmente d'accordo, tanto più che non capisco quale danno faccia chi si sposta in auto da casa sua ad altro luogo, ovunque esso sia, posto che durante il tragitto se ne sta al chiuso. Dev'essere un provvedimento a compenso di chi non ha l'auto, del tipo: piuttosto che qualcuno ricco/qualcuno povero, meglio tutti poveri)
 
Memoriali per la Norimberga che verrà

'Il coronavirus non è Ebola, il vaccino non serve'

Estratti
L’attesa per un vaccino contro il coronavirus potrebbe essere inutile: “Se il virus ha come sembra una variante cinese e una padana, sarà complicato averne uno che funziona in entrambi i casi esattamente come avviene per i vaccini antinfluenzali che non coprono tutto”.

Giulio Tarro è un virologo di fama internazionale, discepolo di Albert Sabin – padre del vaccino contro la poliomelite – di cui ha diretto il laboratorio dopo la scomparsa. In Italia, invece, è molto discusso anche per i frequenti scontri a distanza con la star del web Roberto Burioni: “Non voglio fare polemica, ma è curioso – dice Tarro – che ancora si ascolti chi a inizio febbraio diceva che il rischio di contrarre il virus fosse zero perché in Italia non circolava, quando invece era già in giro da tempo”.

La lotta al virus ha diviso gli esperti in fazioni con le parti che – spesso – tendono a screditarsi, ma Tarro, classe 1938, non sembra interessato alla voci:
“Oggi ci si informa su internet, alla mia età e dall’alto della mia esperienza mi tengo alla larga. Ho isolato il vibrione del colera a Napoli, ho combattuto l’epidemia dell’Aids e ho sconfitto il male oscuro di Napoli, il virus respiratorio ‘sincinziale’ che provocava un’elevata mortalità nei bimbi da zero a due anni affetti da bronchiolite”.

“né per la prima Sars, né per la sindrome respiratoria del Medio Oriente sono stati preparati vaccini, si è fatto, invece, ricorso agli anticorpi dei soggetti guariti”.Come a dire che la chiave di volta per tornare verso la normalità è nella messa a punto di una terapia antivirale efficacie, “una cura che potrebbe arrivare anche per l’estate. Spero che la scienza e il caldo possano essere alleati. E confido che potremo andare a fare i bagni. Troppa gente parla del coronavirus senza avere il supporto dei dati scientifici e senza le giuste conoscenze”.

Tarro è convinto che intorno al Covid-19 ci sia molta esagerazione perché pur essendo “un virus un po’ particolare, fortunatamente non ha la stessa mortalità della Sars e neppure della Mers che uccideva un malato su tre. Oggi non lottiamo contro l’Ebola, ma il nostro nemico è una malattia che non è letale per quasi il 96% degli infetti”.
Perché quando abbiamo avuto le notizie dalla Cina, i francesi sono intervenuti subito sui posti in terapia intensiva e noi no? Abbiamo preferito bloccare i voli con la Cina: una misura davvero inutile. Per non parlare poi del caos mascherine. La verità è che all’inizio non le avevamo quindi si diceva che dovessero usarle sono medici e pazienti, poi siamo diventati produttori di mascherine e quindi diciamo che servono a tutti. E’ incredibile, bisognava dire a tutti subito di usarle e di mantenere le distanze, invece, è stato fatto un pasticcio dopo l’altro. Si voleva blindare la Lombardia come la Cina e poi si è permesso a migliaia di persone di migrare al sud… Francamente non si è capito quale sia stato l’approccio del governo e le misure di contenimento sono state prese in ritardo”.
’allarme è fonte di stress e lo stress, paradossalmente, determina un calo delle difese immunologiche. Lo sanno tutti gli esperti, eppure ogni giorno assistiamo a questi inutili numeri che comunica la Protezione civile. Sono dati che non vogliono dire nulla: non conosciamo il numero preciso dei contagiati e di conseguenza ci ritroviamo di fronte a un tasso di mortalità altissimo. Se andiamo a vedere alcuni studi inglesi, però, scopriamo che gli infetti sarebbero molti di più: secondo uno studio dell’Università di Oxford addirittura il 60-64% dell’intera popolazione; per l’Imperial College almeno 6 milioni. Con queste stime il tasso di decessi si abbassa enormemente. Credo che arriveremo sotto l’1% come in Cina”.
In attesa di un antivirale efficace, l’esperto fa tre ipotesi sulla fine dell’epidemia:

“Potrebbe sparire completamente come la prima Sars; ricomparire come la Mers, ma in maniera regionalizzata o diventare stagionale come l’aviaria. Per questo serve una cura più che un vaccino. Il fatto che in Africa non attecchisca mi fa ben sperare in vista dell’estate”.
 
A me pare una follia, non si sa il venerdì, visto che domani è festa, se le aziende riaprono il lunedì, ok se hai la seconda casa in regione, chi come me in Trentino non ci può andare nemmeno in auto, non si capisce il perchè. Allontanarmi di 10 Km a nord è possibile ma non di 20, a est altrettanto, a sud nemmeno di 5 Km perchè si cambia Regione, il triste destino di noi aree di confine. La ratifica dell'ovvio, ossia che c'è propagazione anche attraverso il condizionamento... ma va! Eppure la nave da crociera ancorata in Giappone qualche spunto l'aveva fornito.

60-enni che devono restare a casa perchè percepiti come anziani, ma a fini pensionistici devono lavorare fino a 70, provvedimenti che cambiano dalla sera alla mattina, eccesso di commissioni che si sovrappongono o spintonano e danno indicazioni generiche e inconsistenti, scuola in stand by dove non si lavora ma tutti allegramente promossi, dipendenti PA a pieno stipendio anche se insegnanti non insegnano, dirigenti non dirigno etc., ricchi professionisti che richiedono i miseri 600 Euro, risultati UE spacciati da grandi vittorie quando non si batte chiodo e non si porta a casa nulla se non "vaghezze" a lunghissima scadenza. Se non fosse realtà apparirebbe una tragica messa in scenda da teatro dell'assurdo che fa un baffo pure a Jonesco!
 
Ultima modifica:
Io questi vecchi non li capisco.
Han fatto tanto casino (ok, non loro, i familiari :rolleyes:) perché li han fatti morire soli e lontani da casa.
Adesso emettiamo un provvedimento che li fa morire in casa, e anche abbastanza rapidamente, sempre rintracciabili, praticamente come nuovi, e ancora non va bene?
Questi vecchi sono proprio asociali. L'unica è rinchiuderli nelle case di riposo, da chiamare RSA così non sanno più neanche dove cazzo si ritrovano, e mettere il filo spinato.
Volete scappare? Vi ritroveremo seguendo le tracce del sangue.
Vecchio avvisato mezzo ammazzato :clava:
 
Professor Francesco Le Foche, immunologo del Policlinico Umberto I di Roma, le sue parole fanno ben sperare. «È un dato di fatto, confermato dalla storia. Tutti i coronavirus hanno fasi pandemiche che si riducono man mano che si riduce l’entropia sociale. La circolazione del virus è già diminuita molto grazie al distanziamento sociale; giorno dopo giorno la sua vitalità e la sua carica biologica si abbasseranno sempre di più, fino a una “morte programmata”. È stato così anche con la Sars e con la Mers».

Non è ciò che dicono alcuni suoi colleghi, che al contrario teorizzano una lunga convivenza col virus. «Lo so, la comunicazione del mondo scientifico in questi mesi è stata caotica, ciascuno parla dal proprio oblò e per l’opinione pubblica è difficile orientarsi. Io mi affido alla storia, come le ho detto, che ci dà indicazioni chiare. In due mesi abbiamo imparato molto su questo virus e i risultati si vedono. Purtroppo abbiamo scontato il grave ritardo con cui le informazioni ci sono arrivate dalla Cina».

Coronavirus in Veneto, «Gravi ritardi dalla Cina, ma il virus si auto-spegnerà. Ora si deve riaprire l’Italia»
 
A me pare una follia, non si sa il venerdì, visto che domani è festa, se le aziende riaprono il lunedì, ok se hai la seconda casa in regione, chi come me in Trentino non ci può andare nemmeno in auto, non si capisce il perchè. Allontanarmi di 10 Km a nord è possibile ma non di 20, a est altrettanto, a sud nemmeno di 5 Km perchè si cambia Regione, il triste destino di noi aree di confine. La ratifica dell'ovvio, ossia che c'è propagazione anche attraverso il condizionamento... ma va! Eppure la nave da crociera ancorata in Giappone qualche spunto l'aveva fornito.

60-enni che devono restare a casa perchè percepiti come anziani, ma a fini pensionistici devono lavorare fino a 70, provvedimenti che cambiano dalla sera alla mattina, eccesso di commissioni che si sovrappongono o spintonano e danno indicazioni generiche e inconsistenti, scuola in stand by dove non si lavora ma tutti allegramente promossi, dipendenti PA a pieno stipendio anche se insegnanti non insegnano, dirigenti non dirigno etc., ricchi professionisti che richiedono i miseri 600 Euro, risultati UE spacciati da grandi vittorie quando non si batte chiodo e non si porta a casa nulla se non "vaghezze" a lunghissima scadenza. Se non fosse realtà apparirebbe una tragica messa in scenda da teatro dell'assurdo che fa un baffo pure a Jonesco!

Sei stata ancora buona.
Tante altre cose si potrebbero aggiungere ma il vero problema è che questa situazione sta sfiancando anche coloro che vogliono andare avanti e non dire "... c'è crisi perché c'è il COVID".
Dalle crisi ho sempre cercato, spesso se non quasi sempre, di prendere il meglio, il lato ottimista, la spinta per cambiare in meglio.
Qui sembra quasi che se non ti allinei al pensiero ricorrente e ti sbatti a cercare soluzioni sei un tipo strano da isolare.
Da un lato tutti a dire che occorre fare, ripensare, riorganizzare, ecc...ma poi in realtà a nessuno interessa cambiare nulla. Come dici tu 9 milioni di persone che aspettano lo stipendio che gli sta arrivando a fine mese senza fare una mazza cosa vuoi che vogliano cambiare.
Inizio ad essere stanco, molto stanco e demoralizzato.
 
Mi ripeto : dubito che troveranno un vaccino,tuttalpiù una cura. Si aspetta semplicemente che il virus si indebolisca(muti o sparisca) anche perché per le attività commerciali non ci può essere una ripresa in quanto non vi sono le condizioni di messa in sicurezza sanitaria perché riaprano. Si prende tempo e basta in attesa che i numeri di contagi e di vittime si riducano sensibilmente. Per l'industria invece è un altro discorso : si assumono più rischi per la ragion di Stato ma scordatevi comunque che si possa tutelare totalmente la salute di coloro che lavorano. I rischi possono essere diminuitii ma non azzerati.
 
Quindi c'è la proposta di blindare in casa gli ultra sessantenni, ovviamente per proteggérli dal Virus.. poveri vecchietti rimbambiti... MI PIACEREBBE FARE UNA GARA DI NUOTO, O 50KM IN BICI COL MINISTRO SPERANZA O UNO DEI TROMBONI CHE FANNO LE STAR IN TV.. E CI GONFIANO I MARONI CON NOTIZIE CONTRADDITTORIE UN GIORNO SI E L'ALTRO PURE... :mad:
 
Pensieri in Libertà.

Vogliono una società a rischio zero, la gente viene trattata dalla politica e dalla classe dirigente come dei bambini.

Mettiti il casco se no ti fai male, mettiti le cinture così rischi meno, vai piano in macchina così fai meno incidenti in cui puoi morire ( questo però riguarda anche gli altri che possono essere coinvolti dai nostri comportamenti scorretti).

Hanno visto troppi film di medici in prima linea, dove quasi tutti vengono salvati, la soluzione la medicina la trova sempre?

Se si esagera si può avere l'effetto contrario, ora vogliono che tutti viviamo in una società tipo sala operatoria. Sarà giusto vivere in una società che vuole i rischi zero? Io penso che la vita è un rischio perenne, si possono prendere degli accorgimenti, ma ora mi sembra che eccedano.

Forse perchè questo virus non guarda se uno è popolino o classe dirigente?
Quindi un virus a suo modo democratico, ma i potenti non ci stanno ad essere come il popolino ed allora stringono i cordoni della libertà al popolo?
 

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