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Covid. Un integratore derivato dal glucosinato presente in molte piante crocifere potrebbe “intrappolare” il virus Sars-CoV-2
La scoperta, per ora testata solo in vitro, da parte di un gruppo internazionale di ricercatori che dopo aver identificato la classe di enzimi necessari al virus Sars-CoV-2 per uscire dalle cellule infettate e diffondersi a tutti i tessuti dell’organismo ha scoperto che un composto naturale già noto , l'Indolo-3 Carbinolo (I3C), è in grado di frenare l’uscita del virus dalle cellule. Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell Death & Disease, è stato coordinato dalle Università italiane di Tor Vergata e di Torino e del Nevada, Usa
24 MAR - Si chiama “I3C” un potenziale nuovo trattamento naturale che, almeno nelle sperimentazione in vitro, appare in grado di frenare l’uscita del virus Sars-CoV-2 dalle cellule e che, una volta eseguita la sperimentazione clinica sull'uomo, potrebbe anche essere rapidamente approvato, in quanto già utilizzato per altri trattamenti, una volta dimostrata l’efficacia sui pazienti Covid -19.
La scoperta è stata fatta da un gruppo internazionale di ricercatori che ha identificato la classe di enzimi (E3-ubiquitin ligasi) necessari al virus Sars-CoV-2 per uscire appunto dalle cellule infettate e diffondersi a tutti i tessuti dell’organismo. Queste stesse proteine svolgono un’azione simile anche per altri virus come l’Ebola.
Il team ha dimostrato che l’attività di questi enzimi può essere inibita da un composto naturale già noto e ben tollerato dall’organismo umano, l'
Indolo-3 Carbinolo (I3C), una sostanza organica naturale derivante dalla degradazione del glucosinolato glucobrassicina che si trova in quasi tutte le piante crocifere, e quindi, secondo i ricercatori, "potenzialmente utilizzabile, come antivirale in forma singola o in combinazione con altre terapie". Il composto I3C si è infatti dimostrato capace di bloccare, anche se per il momento solo in vitro, l’uscita e la moltiplicazione del virus dalle cellule infettate.
Dobbiamo pensare a lungo termine – afferma Pandolfi – i vaccini, pur essendo molto efficaci, potrebbero non esserlo più in futuro, perché il virus muta, e quindi è necessario disporre di più armi per combatterlo. La scoperta su I3C è importante, e ora dobbiamo avviare studi clinici per dimostrare la sua potenziale efficacia. Sarà importante valutare se I3C possa anche ridurre le gravissime complicazioni cliniche che molti pazienti sperimentano dopo aver superato la fase acuta dell’infezione. Questo rappresenterà un grave problema negli anni a venire, che dovremo gestire.
L'indolo-3-carbinolo è una sostanza organica naturale derivante dalla degradazione del glucosinolato glucobrassicina che si trova in quasi tutte le piante crocifere, in particolare per quelle commestibili nel broccolo, nel cavolo, nei cavolini di Bruxelles, nei cavolfiori. Wikipedia