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Comportamento assolutamente esecrabile e passibile di severi provvedimenti quali il commissariamento. Il problema sarebbero le inevitabili polemiche a livello politico. Però, per il bene di tutti, non si possono lasciare ai posti di comando siffatti individui. Spogliamo la vicenda di ogni connotato partitico e giudichiamola per i comportamenti. E le opposizioni vigilino nell' interesse dei cittadini, come dovrebbbe sempre essere.Purtroppo il pensiero comune che il privato debba prevalere sul pubblico ci rende complici di questo andazzo.
 
Dalla newsletter di LIMES di questo mese, a proposito di come ci siamo stretti il cappio intorno al collo da soli aderendo allo SME nel lontano 1978:

l'#IdeaLimes di oggi è un'altra anticipazione da Il vincolo interno, il nuovo numero in uscita venerdì 15 in edicola e libreria ma già interamente disponibile su Limesonline.
L'articolo che vi suggeriamo oggi apre la seconda parte del volume, dedicata al posto dell'Italia in Europa e nel Mediterraneo conteso.
L'ha scritto John Florio e si intitola "Scacco matto all'Eurozona". È importante nell'economia di questo numero perché descrive in maniera piuttosto chiara la genesi e i limiti dell'ideologia - tutta italiana - del vincolo esterno. Raccontando il processo di adesione del nostro paese alla moneta unica, Florio si sofferma su un pranzo tra l'ambasciatore americano e il governatore della Banca d'Italia. Siamo ai primi di novembre del 1978:Nel corso di un lungo pranzo a Villa Taverna, l’ambasciatore americano chiese all’allora governatore della Banca d’Italia, Paolo Baffi, quale fosse, in tutta franchezza, la sua opinione sul Sistema monetario europeo (Sme, antesignano dell’euro), l’accordo franco-tedesco firmato ad Aachen due mesi prima volto a creare un regime monetario con tassi di cambio fissi tra i paesi europei. L’Italia vi avrebbe aderito?
Baffi confidò di essere «fortemente contrario» all’entrata del paese nel Sistema monetario, e anzi chiese agli americani, vista la loro influenza su Andreotti (presidente del Consiglio), «di dirgli di essere prudente, di spiegargli che l’Italia non può entrare nello Sme nei termini attuali», perché farlo avrebbe significato condannare l’Italia alla deflazione. Il governatore spiegò di essere in disaccordo con la tesi condivisa dagli ambienti della presidenza del Consiglio secondo cui il paese «rischierebbe di più restando fuori dallo Sme che non aderendovi».
Allusioni, all’epoca, ventilate con insistenza da La Malfa e Andreatta, espressioni dell’atavica e provinciale aspirazione della classe politica italiana ad avere un «posto al tavolo» a prescindere dagli interessi concretamente in gioco (non per altro l’ambasciatore Piero Quaroni definiva impietosamente la politica estera italiana come «politica della sedia» e l’Italia, appunto, una «lunching power»). Allusioni in ogni caso prive di fondamento economico, come sottolineato da Baffi, ma che fecero breccia, grazie all’operosità di ristrette élite, in una classe politica ansiosa di non essere esclusa dai negoziati europei. Da cui in quegli anni sbocciarono i fiori del male del vincolismo europeo.
«La tesi per cui l’Italia ha bisogno di un’àncora democratica in Europa è insensata», profetizzò il governatore, «se la corda che dovrebbe tenere legata l’Italia all’àncora è destinata a spezzarsi». Baffi bollava già allora come privo di senso il vincolo esterno, sotto forma di ancoraggio democratico in Europa via Sistema monetario europeo, prevedendo che la corda (il vincolo monetario) che avrebbe dovuto legare l’Italia a tale «àncora» sarebbe stata destinata a spezzarsi, a causa dell’insostenibilità dei tassi di cambio fissi.
L’avvio della partecipazione italiana alla preistoria dell’euro ha così luogo nonostante il parere negativo della Banca d’Italia e del suo governatore, estromesso dal suo ruolo nel 1979 con oscure manovre che colpirono i vertici dell’istituto di emissione (oltre Baffi, Mario Sarcinelli, vicedirettore con delega alla vigilanza) architettate da una potente coalizione di «instruments of darkness» che coinvolgeva «giornalisti, finanzieri vaticani, dirigenti di istituti centrali di credito, uomini politici e loro caudatari, alti funzionari dello Stato, magistrati» riconducibili alla loggia massonica P2.
Fu un anno in cui – come le streghe del Macbeth – si poteva dire «bello è il brutto, e brutto il bello. Voliamo nella nebbia e nell’aria sozza». Baffi, travolto da una campagna denigratoria, venne sostituito con Ciampi che invece legherà, con la complicità di Andreatta, i destini italiani a quelli dello Sme e poi dell’euro, completando l’elaborazione concettuale del vincolismo come filosofia di governo.
 
È vero, non eravamo preparati. La domanda che si pone adesso è : "Siamo preparati adesso ad uscire dall'Unione Monetaria Europea ?" Per quanto mi riguarda, nonostante sia sempre stato euro scettico, la risposta è no. Sempre che ognuno di noi rinunci a metà della propria ricchezza, parte da destinare a ripianare i debiti, parte per far ripartire il paese. D'altra parte è probabile che dovremmo rinunciarci lo stesso, perché quanto sta succedendo avrà gravi ripercussioni economiche nei prossimi anni. Diciamo che il nostro futuro è ipotecato dai debiti, difficilmente ripianabili.
 
@RedArrow a proposito di bravi amministratori della Lega a livello locale di cui si parlava ieri, e del perché non si fanno abbastanza tamponi dove più servirebbero, cioè in questa disgraziata Lombardia:
In realtà l'ambito in cui credo che i leghisti se la cavino è quello comunale, cioè i sindaci, che si occupano di semafori, mense scolastiche, marciapiedi, essendo sensibili, e questo lo posso credere, alle necessità di quei cittadini che nei comuni più piccoli gli esponenti leghisti conoscono direttamente.
L'ambito regionale è già abbastanza ampio per essere governato da chi non ha nessuna visione della società, come scrivevo nel mio post.
In realtà non ho mai vissuto in comuni amministrati dai leghisti, quindi non lo so direttamente, ma leggo, mi informo. Se poi non fosse così mi cadrebbe l'unico giudizio positivo che ho della Lega.
Detto questo credo che la mostrificazione non vada mai fatta, nè dell'ominide sapiens leghista (il politico, perchè distinguo tra i dirigenti del partitito e chi lo vota, ma non riesco a spiegare la questione adesso), nè ad esempio dello sciocco e impreparato pentastellato. Del PD non mi occupo nemmeno perchè semplicemente non esiste. Del partito che faceva tremare il mondo, e che si sforzava di formare con serietà il personale politico (non attraverso i selfie come si fa oggi), non è rimasto più niente. Puoi capire che alle ultime elezioni per la prima volta non sono andato a votare. Non mi sento rappresentato da nessuno e ritengo che non ci sia oggi in Italia nessun partito in grado di governare.

P.S. vorrei partecipare a tutte le questioni interessanti che ponete ma non ci riesco !!!
 
Riporto un link che spiega molto bene le logiche retrostanti la sanità lombarda e non credo altrove siano poi così diverse! Gustosa anche l'intervista a Massimo Galli, uno dei più arguti e diretti tra gli esperti visti finora.

coronavirus, massimo galli: la notte del paziente uno ho sbagliato anche io. dissi che...

Corruzione in Lombardia: la torta della sanità spartita in un bar | Nurse Times

Come l'altro red anch'io non trovo proprio nulla di min affidabile/convincente nell'attuale offerta politica il che mi ha reso ancora più refrattaria a partecipare alle ultime tornate elettorali, spaziando senza pregiudizi di collocazione, anche se per vocazione mi definisco progressista.
In tal senso sono ancora più delusa o disillusa rispetto all'ectoplasma inconsistente che quell'area anche con una certa spocchia di superiorità morale è diventata e rappresenta, salverei forse il solo Bonaccini.

Per scelte, vincoli, costrizioni allo stato attuale non mi pare ci restino molte opzioni sul tavolo se non scegliere tra corda o pistola, una sorta di effetto domino irreversibile dicui il COVID 19 è stato il detonatore, ma in una situazione ormai incancrenita sotto gli occhi di tutti.

Ai tempi del referendum renziano ho votato NO, non perchè ritenga non necessarie modifiche costituzionali, ma perchè una visione tanto accentratrice e arraffazzonata sarebbe stata un pasticcio ed avrebbe tolto anche il min diritto alla protesta se mettono una piattaforma petrolifera sotto costa, una discarica sotto casa perchè tanto la tua area è già inquinata o lo stoccaggio di gas in zona sismica.

Sul rapporto Nord-Sud è vero quanto scritto ma mettiamoci pure la qualità e complicità delle classi dirigenti meridionali, tra assistenzialismo e criminalità organizzata, che purtroppo ha ormai attecchito benissimo anche da noi.
 
Riporto un link che spiega molto bene le logiche retrostanti la sanità lombarda e non credo altrove siano poi così diverse! Gustosa anche l'intervista a Massimo Galli, uno dei più arguti e diretti tra gli esperti visti finora.

coronavirus, massimo galli: la notte del paziente uno ho sbagliato anche io. dissi che...

Corruzione in Lombardia: la torta della sanità spartita in un bar | Nurse Times

Come l'altro red anch'io non trovo proprio nulla di min affidabile/convincente nell'attuale offerta politica il che mi ha reso ancora più refrattaria a partecipare alle ultime tornate elettorali, spaziando senza pregiudizi di collocazione, anche se per vocazione mi definisco progressista.
In tal senso sono ancora più delusa o disillusa rispetto all'ectoplasma inconsistente che quell'area anche con una certa spocchia di superiorità morale è diventata e rappresenta, salverei forse il solo Bonaccini.

Per scelte, vincoli, costrizioni allo stato attuale non mi pare ci restino molte opzioni sul tavolo se non scegliere tra corda o pistola, una sorta di effetto domino irreversibile dicui il COVID 19 è stato il detonatore, ma in una situazione ormai incancrenita sotto gli occhi di tutti.

Ai tempi del referendum renziano ho votato NO, non perchè ritenga non necessarie modifiche costituzionali, ma perchè una visione tanto accentratrice e arraffazzonata sarebbe stata un pasticcio ed avrebbe tolto anche il min diritto alla protesta se mettono una piattaforma petrolifera sotto costa, una discarica sotto casa perchè tanto la tua area è già inquinata o lo stoccaggio di gas in zona sismica.

Sul rapporto Nord-Sud è vero quanto scritto ma mettiamoci pure la qualità e complicità delle classi dirigenti meridionali, tra assistenzialismo e criminalità organizzata, che purtroppo ha ormai attecchito benissimo anche da noi.
Intervista molto bella, quella a Massimo Galli, grazie per averla segnalata qui. Le sue apparizioni in Tv, almeno quelle che ho visto io, non lasciavano trasparire la sua umanità.
 
Massimo Galli l'ho sempre trovato intellettualmente onesto, uno che dice apertamente quello che pensa senza nascondersi, prob. avendo anche una carriera solida e inattaccabile alle spalle. Sono doti per me apprezzabilissime oltre ad una sana e graffiante ironia, alla faccia di tanti virologi egocentrici, altra figura meno presenzialista che mi ha datto l'impressone di sobrietà è Alberto Mantovani.

P.S. Si coglie anche la simpatia umana della Lucarelli nei suoi confronti.
 
A dimostrazione che quanto dico dei leghisti è osservabile ogni giorno.

Oggi in Parlamento. Belotti (Lega) contro un deputato 5Stelle: "Ti faccio un culo così"
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A dicembre 2019, Centinaio (Lega), rivolto a un deputato di altro partito: "Vengo lì e ti faccio un c...così. A te e alla tua famiglia."

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Non so che dirti se non che un quarto degli elettorii li vota. Ciò significa che molti italiani si rispecchiano in loro e nei loro atteggiamenti. Si spiegano quindi tante cose......
 

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