Portafogli e Strategie (investimento) Beppe Scienza

Vi riporto quanto è successo, l'incontro è stato interessante, Miguel Scordamaglia, che è un commecialista italo argentino, ha presentato alcune tabelle comparative fra Italia 2011 e Argentina 2001 e 2011 sottolineando le forti differenze:

1) PIL in standard di potere d'acquisto molto più basso dell'Italia e marginale anche in sudamerica;

2) debito/PIL basso 54% al momento del default, salito poi al 142% ma quasi totalmente in valuta estera;

3) incremento spaventoso della povertà dopo il default, circa la metà della popolazione, scesa adesso all'8%, se ricordo bene, un valore più basso dell'Italia;

4) alta crescita economica recente, ma PIL che dopo 10 anni è tornato all'incirca al livello del 2001, dove era in calo da alcuni anni;

5) corralito, cioè la legge che ha congelato i depositi bancari, qui c'è l'unica somiglianza con l'Italia, era stata presentata come una legge contro l'evasione fiscale, si potevano ritirare solo 250 dollari/peso alla settimana, ma si poteva pagare con carte di credito, bonifici e assegni;

6) corralon, asimmetria nella trasformazione dei debiti e crediti dopo l'abbandono della parità per i privati, i debiti sono stati trasformati con un rapporto più favorevole, mi sembra da 1,4 a 1, tuttavia sono rimasti in dollari e la forte svalutazione del peso (arrivata a 4 peso per un dollaro) ha reso difficile e spesso impossibile il pagamento dei debiti, si sono salvati invece quelli che avevano esportato dollari;


Gli ultimi 4 punti sottolineano il pericolo del default, nella sala erano comunque presenti numerosi militanti di vari movimenti di opinione che pensano che il default e il rifiuto del pagamento dei debiti "ingiusti" sia una bella festa.

Beppe Scienza ha prima sottolineato le forti differenze fra Italia e Argentina, soprattutto il fatto che l'Italia non è marginale in Europa, che ha tutto l'interesse a non farci fallire, così come la BCE, a differenza della FED che non era certo preoccupata per il destino dell'Argentina.
Ha elencato quindi una serie di investimenti difensivi negli scenari peggiori che vanno dal fallimento di alcune banche e assicurazioni fino al default dello stato italiano e il ritorno alla lira.
Prima di tutto ha fortemente sconsigliato oro, diamanti e simili, in particolare per l'oro ha detto che è difensivo se le cose vanno male, ma se la situazione dovesse migliorare si farebbe presto a perdere anche la metà: ad esempio il 30% nelle quotazioni dell'oro e un altro 20% nel cambio euro dollaro.
Ovviamente sconsigliati fondi e assicurazioni, sia per le pessime performance, sia perchè a rischio anche nello scenario meno catastrofico di fallimenti di banche e assicurazioni senza malversazioni.
Le soluzioni seguenti sono difensive, ovviamente non sono ottime negli scenari più ottimistici, ma non si perde tanto.
In questo scenario sono difensivi i buoni postali, soprattutto indicizzati all'inflazione (in quanto l'inflazione potrebbe essere una delle soluzioni per uscire dalla crisi) e i TdS italiani, anche qui soprattutto quelli indicizzati, però a differenza dei buoni questi possono e lo hanno fatto, oscillare fortemente di prezzo.
Se invece c'è anche malversazione, sarebbe meglio rivolgersi a banche estere, ma anche qui è difficile sapere quale siano veramente sicure, mentre le poste sono ancora da preferire.
In caso di default dello stato italiano bisognerebbe avere titoli in valuta estera, rimane il problema della scelta della banca.
Invece nel caso peggiore di default dello stato italiano, fallimenti bancari e assicurativi anche con malversazione, l'unica soluzione è avere proprio le banconote estere, non è vero che non ci siano più cassette di sicurezza libere in Svizzera, afferma che se ne trovano tantissime a un costo moderato, 100 euro circa all'anno. Ha presentato una simpatica tabella sullo spazio occupato dalle varie banconote esponendo l'ingombro per una cifra di 100.000 euro, le peggiori sono le sterline che occupano 16,6 cm, anche i dollari USA occupano spazio, perché il taglio massimo in stampa è di 100 dollari, esistono tagli superiori, ma da anni sono ritirati e distrutti dalla banche. I franchi svizzeri occupano poco posto, mi sembra che il taglio massimo sia da 1.000 e anche gli euro (100.000 euro in 2 cm) a causa delle banconote da 500 euro tanto apprezzate dalla mafia russa che opera nella ex Germania Est. Personalmente ho qualche perplessità sul fatto che dopo un eventuale default e uscita dell'Italia dall'euro le banconote in euro si possano cambiare facilmente, penso che occorrerebbe affidarsi a qualche professionista della "lavanderia", gli è stato chiesto se le banconote in euro il cui numero di serie inizia per X e che quindi sono state stampate in Germania, siano più sicure, ha risposto di no, tutte le banconote sono sullo stesso piano, anche quelle stampate italiane il cui numero di serie inizia per S.
Allo stato attuale ritiene improbabile un default dell'Italia e ha anche affermato che in questo caso il piccolo risparmiatore sarebbe trattato meglio, quindi non pensa che sia pericoloso avere cifre relativamente modeste, come 50.000 euro investite in TdS.
Gli è stato chiesto quali sono i segni che indicano sicuramente il default, ha risposto che è il default stesso, gli altri segnali sono ambigui e possono essere male interpretati.
Come ho detto ritiene improbabile un default dell'Italia, ma come sapete sostiene che il futuro è imprevedibile.

:bow: grazie anche da parte mia
p.s per il carca non ci credo pure io al ns default infatti ho preso il btpi 41 a 60 per la mia pensione :D altro che pip fpa ecc
 
:bow: grazie anche da parte mia
p.s per il carca non ci credo pure io al ns default infatti ho preso il btpi 41 a 60 per la mia pensione :D altro che pip fpa ecc
azzo...il 41 a 60.....sei in stragain.....sai quando andra' a 90/95......
chiudi baracca e ti ritiri in bellezza......

poi dopo i caz.zari tragicomani saranno spariti tutti.....;)

dai conti che ho fatto il 41 rende quasi come il 40.....
il prox anno lo supera....;)
 
azzo...il 41 a 60.....sei in stragain.....sai quando andra' a 90/95......
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poi dopo i caz.zari tragicomani saranno spariti tutti.....;)

dai conti che ho fatto il 41 rende quasi come il 40.....
il prox anno lo supera....;)

Non ne sarei tanto sicuro, adesso a "L'infedele" c'è un esimio economista, Giovanni Dosi, collaboratore di Stiglitz, per me un nano in confronto a De Cecco, ma tanto a la page, che è anche lui un carcarlo, nel senso che con perdite ritenute trascurabili e accettabili: il fallimento di qualche banca, assicurazione e altre amenità, chiede la ristrutturazione del debito italiano, cioè concambio con titoli di lunga durata e cedola bassa.
A Fubini, Corriere della Sera, che gli ha obiettato che l'Italia non riuscirebbe a tornare più sul mercato, ha fatto giustamente notare che siamo in avanzo primario.
All'obiezione più fondata che molti andrebbero in rovina ha risposto che qualcuno deve pagare ...


Ecco la dotta proposta:

http://www.sssup.it/news.jsp?ID_NEWS=3659&GTemplate=default.jsp

...
Italia, Spagna e Portogallo dovrebbero procedere con una ristrutturazione del debito, una bancarotta controllata, che certamente avrà serie conseguenze nel sistema finanziario internazionale, ma che alla fine risulterà positiva in quanto comporterà un "taglio dei capelli" al sistema finanziario. Il sistema bancario subirà una importante perdita, ma è inevitabile. L'Italia, infine, potrebbe essere il primo Paese a lanciare questa bomba atomica e a scatenare il cambiamento.
 
Ultima modifica:
Non ne sarei tanto sicuro, adesso a "L'infedele" c'è un esimio economista, Giovanni Dosi, collaboratore di Stiglitz, per me un nano in confronto a De Cecco, ma tanto a la page, che è anche lui un carcarlo, nel senso che con perdite ritenute trascurabili e accettabili: il fallimento di qualche banca, assicurazione e altre amenità, chiede la ristrutturazione del debito italiano, cioè concambio con titoli di lunga durata e cedola bassa.
A Fubini, Corriere della Sera, che gli ha obiettato che l'Italia non riuscirebbe a tornare più sul mercato, ha fatto giustamente notare che siamo in avanzo primario.
All'obiezione più fondata che molti andrebbero in rovina ha risposto che qualcuno deve pagare ...


Ecco la dotta proposta:

Scuola Superiore Sant'Anna - Il Prof. Dosi in Uruguay: tra due importanti convegni parla di crisi internazionale e politiche industriali

...
Italia, Spagna e Portogallo dovrebbero procedere con una ristrutturazione del debito, una bancarotta controllata, che certamente avrà serie conseguenze nel sistema finanziario internazionale, ma che alla fine risulterà positiva in quanto comporterà un "taglio dei capelli" al sistema finanziario. Il sistema bancario subirà una importante perdita, ma è inevitabile. L'Italia, infine, potrebbe essere il primo Paese a lanciare questa bomba atomica e a scatenare il cambiamento.

ma io non ho proclamato tutto questo....

io ho sempre sostenuto che si sarebbe tentata l' uscita dalla crisi con minori sacrifici stampando moneta.....
l' hanno fatto gli americani, gli inglesi, non capisco perche' noi dobbiamo cercare dei sotterfugi (il prestito da 1000 miliardi alle banche e' uno di quelli) per cercare di difendere il difendibile.....

stampando moneta, intanto si avrebbe il deprezzamento dell' euro che ti rende piu' competitivo....
e' pur vero che le materie prime le paghi in dollari e quindi si avrebbe altre all' inflazione nostrana in crescita pure un' inflazione importata.
pero' a ragionarci sopra, e' meglio prendere un salario che ti fa' arrivare al 20 del mese che trovarsi disoccupato a vita.....
poi io sono del parere che kl' inflazione non sarebbe nemmeno stata cosi' alta, ma sull' ordine di un 4/5%......
ebbene qua' in brasile ci convivono con un' inflazione del genere ed e' uno dei paesi emergenti numeri alla mano........
la germania sbaglia in pieno, anche perche' se rovina l' europa si tira la zappa sui piedi perche' verso la stessa esporta parecchio......
a questo punto per la grecia e' assurdo stare in un' europa che vuole strozzarla, ma se seguira' cosi' altri seguiranno a ruota.....

ora mi chiedo se e' giusto che un popolo paghi un prezzo cosi' alto per la testardaggine di 4 euroburocrati insulsi.....:wall::wall:
 
ma io non ho proclamato tutto questo....

io ho sempre sostenuto che si sarebbe tentata l' uscita dalla crisi con minori sacrifici stampando moneta.....
l' hanno fatto gli americani, gli inglesi, non capisco perche' noi dobbiamo cercare dei sotterfugi (il prestito da 1000 miliardi alle banche e' uno di quelli) per cercare di difendere il difendibile.....

stampando moneta, intanto si avrebbe il deprezzamento dell' euro che ti rende piu' competitivo....
e' pur vero che le materie prime le paghi in dollari e quindi si avrebbe altre all' inflazione nostrana in crescita pure un' inflazione importata.
pero' a ragionarci sopra, e' meglio prendere un salario che ti fa' arrivare al 20 del mese che trovarsi disoccupato a vita.....
poi io sono del parere che kl' inflazione non sarebbe nemmeno stata cosi' alta, ma sull' ordine di un 4/5%......
ebbene qua' in brasile ci convivono con un' inflazione del genere ed e' uno dei paesi emergenti numeri alla mano........
la germania sbaglia in pieno, anche perche' se rovina l' europa si tira la zappa sui piedi perche' verso la stessa esporta parecchio......
a questo punto per la grecia e' assurdo stare in un' europa che vuole strozzarla, ma se seguira' cosi' altri seguiranno a ruota.....

ora mi chiedo se e' giusto che un popolo paghi un prezzo cosi' alto per la testardaggine di 4 euroburocrati insulsi.....:wall::wall:

No intendevo un'altra cosa, "Carcarlo" nel senso di Carcarlo Pravettoni, non so se sia questo il motivo del tuo nick, che in una delle scene impersonava un imprenditore che commercializzava una schifezza che aveva alcuni trascurabili e accettabili effetti tossici su una trascurabile percentuale a 2 cifre dei consumatori.
Analogamente per Dosi il fallimento di qualche banca, assicurazione e la miseria di "qualche" risparmiatore sono conseguenze accettabili in nome di una fantomatica rinascita.
 
Ultima modifica:
No intendevo un'altra cosa, "Carcarlo" nel senso di Carcarlo Pravettoni, non so se sia questo il motivo del tuo nick, che in una delle scene impersonava un imprenditore che commercializzava una schifezza che aveva alcuni trascurabili e accettabili effetti tossici su una trascurabile percentuale a 2 cifre dei consumatori.
Analogamente per Dosi il fallimento di qualche banca, assicurazione e la miseria di "qualche" risparmiatore sono conseguenze accettabili in nome di una fantomatica rinascita.
ah ok...il mitico cinico quanto sarcastico senza scrupoli delle disgrazie altrui:D
la miserabile pecora come lo definiva la maestra...l' onesta', l' altruismo e la generosita' erano tutte doti del suo compagno di banco....:D
faceva anche dei seminari di falso in bilancio, corruzione di pubblico ufficiale etc alludendo che erano questi i managers del domani, mica quei mollaccioni di oggi, tipo i no global....
ebbene io non ho nulla contro i no globaldisse... loro sono contro la poverta', perbacco lo sono anch' io da sempre...difatti son miliardario!!!!!:lol::lol:
grande pravettoni peccato che si limita a 4 battute che oramai non sono nemmeno piu' di attualita'....
pero' a parte il personaggio mi piace anche il nome originale....

sarebbe poi carlocarlo per l' appunto da dove deriva il carcarlo.....:D

buona notte,,,,
 
Ciao :)

il prof ogni tanto cade nella polemica :rolleyes: comunque le sue critiche sono in parte condivisibili ;).
Rimango dell'opinione che la distribuzione della rivalutazione ha pro e contro non è un brutto titolo se compreso nel suo funzionamento.

Ciao Arancia,
condivido, e spero anche che sia stata tracciata una nuova via: l'emissione di BTP legati all'inflazione italiana.

:ciao:
 

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