Wall Street continua a trattare in rialzo mentre
prosegue l'audizione della Commissione bancaria del Senato Usa per la
nomina di Jerome Powell alla presidenza della Federal Reserve.
Il Dow Jones sale dello 0,37% con nuovo massimo storico intraday a
23.673,42 punti, l'S&P 500 dello 0,33% con record a quota 2.610,45 e il
Nasdaq Composite avanza dello 0,11%. Deboli invece i prezzi del petrolio
che scendono dello 0,3% in attesa della riunione dell'Opec di giovedi'.
L'attenzione degli investitori resta poi focalizzata sulla votazione del
Senato americano sulla riforma fiscale e sul discorso di domani del numero
uno uscente della Fed, Janet Yellen.
Il presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, ha fatto molte
promesse in campagna elettorale, ma non e' riuscito a concretizzare molto,
dichiara Neil Dwane, global strategist di Allianz Global Investors.
Secondo l'esperto, nel caso in cui la riforma fiscale venisse approvata,
sarebbe molto diversa da quella promessa; nel caso in cui invece non
riuscisse a passare, potrebbe avere effetti molto negativi sul partito
Repubblicano alle elezioni di meta' mandato, innescando un aumento del
rischio politico.
"Non vedo" la nomina della nuova guida della Banca centrale "come
un'inversione a U nell'implementazione della politica monetaria", commenta
David Donabedian, chief investment officer di Cibc Atlantic Trust.
Con ogni probabilita' "continuita' sara' la parola d'ordine", conferma
Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners.
Gli investitori non sono preoccupati di una possibile svolta nella
politica monetaria degli Stati Uniti dal momento che Powell dovrebbeavere
un approccio molto simile a quello dei suoi due predecessori, Janet Yellen
e Ben Bernanke, ribadiscono infine gli strategist di Unicredit, secondo i
quali non dovrebbero esserci sorprese in occasione dell'audizione odierna.
Nel frattempo sul fronte macroeconomico, l'indice S&P/Case-Shiller dei
prezzi delle case nelle 20 maggiori citta' degli Usa e' salito dello 0,4% a
livello mensile a settembre, mentre ha mostrato un progresso del 6,2% a
livello tendenziale. L'indice riferito alle 10 maggiori citta' e' invece
salito dello 0,5% su base mensile e del 5,7% a/a.
Bene poi l'indice sulla fiducia dei consumatori che si e' attestato a
novembre a 129,5 punti, in aumento rispetto ai 125,9 di ottobre. Nel
dettaglio quello relativo alle aspettative e' salito a 113,3 punti dai 109
dello scorso mese, mentre quello sulla situazione attuale e' cresciuto a
153,9 da 152.
La lettura odierna sulla fiducia conferma non solo gli ottimi risultati
dellevendite in occasione del Black Friday ma anche lo stato positivo
dell'economia del Paese, emerso dai dati macro delle ultime settimane,
afferma Filippo Diodovich, strategist di Ig, sottolineando che la
crescente fiducia dei consumatori fa ben sperare anche in vista della
seconda lettura sul Pil degli Stati Uniti nel terzo trimestre del 2017 che
verra' rilasciata domani alle 14h30 e che dovrebbe mostrare un'espansione
del 3,2% a/a, in rialzo rispetto al 3% della stima preliminare.
Sul valutario il cambio euro/usd tratta a 1,1871 con minimo intraday a
1,1864 e massimo a 1,1919, mentre sull'obbligazionario il rendimento del
Treasury biennale e' in leggero rialzo all'1,746% e quello del decennale in
lieve calo al 2,321%.