Bonds ASTALDI

Astaldi: bondholder all'attacco

Il comitato degli obbligazionisti di Astaldi è sul piede di guerra e questo di sicuro non aiuta, visto che in parallelo sono in corso i lavori per arrivare a determinare un piano per il salvataggio dell'azienda di costruzioni.
Lunedì scorso, scrive MF, l'associazione «Comitato Bondholders Astaldi » ha ufficialmente conferito un mandato allo Studio Legale Legance Avvocati Associati per la presentazione del ricorso per la nomina del rappresentante comune dell'assemblea degli obbligazionisti, atto che verrà presentato nei prossimi giorni al Tribunale di Roma. Il Comitato rappresenta attualmente circa 50 milioni di euro del bond Astaldi 2020, ma sta raccogliendo ulteriori adesioni. Il prestito obbligazionario con scadenza 2020 è quello più delicato sia per l'importo (circa 750 milioni di euro) sia per il fatto che è in mano a pochissimi investitori istituzionali ed è invece in larga parte detenuto da investitori retail.
I bondholder, a quanto risulta, starebbero anche verificando se avviare un'azione legale proprio per il fatto che per circa un anno sarebbe mancato un rappresentante comune dell'assemblea. Per legge ogni obbligazione è tenuta ad avere un rappresentante e un trustee (che di norma coincidono), incarico che all'emissione dell'e obbligazioni era stato affidato a Hsbc, ma che a tre anni dall'emissione (quindi nel dicembre 2017) è scaduto senza che fosse rinnovato ad altri soggetti. Al di là degli effetti che potrebbe avere una causa nel merito, le manovre degli obbligazionisti sono sintomo di un certo attivismo, che, come detto, si sta manifestando in contemporanea rispetto ai colloqui in corso per presentare al Tribunale un piano di salvataggio credibile.

Dow Jones Newswires
December 05, 2018 03:12 ET (08:12 GMT)

ma quale attivismo.....cosa serve una roba del genere ? tempo PERSO

intanto .......oggi.....dato che sono in partenza ......ho chiuso a 23.65 lo Short aperto a 31.10 - 3lotti

al Paolino ......io non posso che ringraziarlo e baciarlo (in fronte )

ps
l'unica strada che gli asfaltati RETAIL possono provare a percorrere è la causa all'intermediario.....tutto il resto è ARIA FRITTA ( purtroppo .....)
 
Ultima modifica:
ROMA (Reuters) - Astaldi ha chiesto ieri sera al Tribunale la proroga di 60 giorni per presentare il piano di concordato per uscire dalla crisi, spiegando che sta discutendo le offerte non vincolanti da Salini-Impregilo e il gruppo giapponese IHI.
E' quanto riporta l'istanza depositata, il cui contenuto è stato illustrato a Reuters da una fonte che segue questo dossier.
La proposta di Salini Impregilo, descritta nel documento, prevede che Astaldi separi in una newco le attività non di concessione, quindi di costruzione, che verrebbero rilevate al 100% da Salini e uno o più partner anche con accollo del debito.
Una seconda fonte interpellata nel pomeriggio esclude che la proposta possa prevedere che la nuova società si accolli parte del debito. "Non c'è alcun accollo di debito o conversione del debito. Sarà fatta una newco senza debito. Il debito verso le banche di Astaldi verrà soddisfatto con l'offerta di Salini e con i proventi dalla cessione di altri asset", spiega.
Altre due fonti hanno detto che la proposta di Salini prevede il coinvolgimento di Cdp e delle banche creditrici, come riportato oggi anche da Il Messaggero.
Non ci sono commenti da Cdp nè da Salini.
La proposta del gruppo giapponese, che già si era impegnato ad entrare in Astaldi prima della crisi della società, prevede che alla base del piano di salvataggio ci sia un aumento da 600 milioni circa, coperto fino a 300 milioni da IHI e per il resto da un consorzio di garanzia. A esito di questa operazione di ricapitalizzazione, secondo il piano, IHI diventerebbe il principale azionista di Astaldi.
Tra le banche maggiormente esposte verso Astaldi, che ha un debito netto di 1,9 miliardi al 30 giugno, UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Bnp Paribas. In circolazione ci sono anche 900 milioni di bond.
 
ROMA (Reuters) - Astaldi ha chiesto ieri sera al Tribunale la proroga di 60 giorni per presentare il piano di concordato per uscire dalla crisi, spiegando che sta discutendo le offerte non vincolanti da Salini-Impregilo e il gruppo giapponese IHI.
E' quanto riporta l'istanza depositata, il cui contenuto è stato illustrato a Reuters da una fonte che segue questo dossier.
La proposta di Salini Impregilo, descritta nel documento, prevede che Astaldi separi in una newco le attività non di concessione, quindi di costruzione, che verrebbero rilevate al 100% da Salini e uno o più partner anche con accollo del debito.
Una seconda fonte interpellata nel pomeriggio esclude che la proposta possa prevedere che la nuova società si accolli parte del debito. "Non c'è alcun accollo di debito o conversione del debito. Sarà fatta una newco senza debito. Il debito verso le banche di Astaldi verrà soddisfatto con l'offerta di Salini e con i proventi dalla cessione di altri asset", spiega.
Altre due fonti hanno detto che la proposta di Salini prevede il coinvolgimento di Cdp e delle banche creditrici, come riportato oggi anche da Il Messaggero.
Non ci sono commenti da Cdp nè da Salini.
La proposta del gruppo giapponese, che già si era impegnato ad entrare in Astaldi prima della crisi della società, prevede che alla base del piano di salvataggio ci sia un aumento da 600 milioni circa, coperto fino a 300 milioni da IHI e per il resto da un consorzio di garanzia. A esito di questa operazione di ricapitalizzazione, secondo il piano, IHI diventerebbe il principale azionista di Astaldi.
Tra le banche maggiormente esposte verso Astaldi, che ha un debito netto di 1,9 miliardi al 30 giugno, UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Bnp Paribas. In circolazione ci sono anche 900 milioni di bond.
Speriamo che prevalga il buon senso e si dia tutto in mano ai giapponesi che sono in grado di rimettere in piedi questo carrozzone. Salini è già nei casini per se’
 
Milano, 17 dic. (askanews) - Astaldi ha presentato istanza per essere autorizzata in via d'urgenza a contrarre un finanziamento pari a 75 milioni, funzionale a urgenti necessità relative all'esercizio dell'attività aziendale con finalità ponte fino alla scadenza del termine per il deposito della proposta concordataria definitiva. Il finanziamento, spiega una nota, verrà contratto alle condizioni economiche e secondo la struttura, i termini e le condizioni declinate nell'offerta vincolante ricevuta da società affiliata a Fortress Investment Group per conto di fondi gestiti dalla stessa in data 13 dicembre 2018.
 

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