Bonds ASTALDI

Rating Action:
Moody's downgrades Astaldi's PDR to Ca-PD/LD after expiration of grace period for missed interest payment

04 Jan 2019
Frankfurt am Main, January 04, 2019 -- Moody's Investors Service ("Moody's") has today downgraded to Ca-PD/LD from Caa2-PD the probability of default rating (PDR) of Italian construction company Astaldi S.p.A. ("Astaldi" or "group") after the group has missed to pay the interest on its EUR750 million senior unsecured notes. Concurrently, Moody's downgraded to Ca from Caa2 the group's corporate family rating (CFR), assuming a 35%-65% recovery rate, and to Ca from Caa2 the instrument rating on the EUR750 million senior unsecured notes due 2020.
 
ROMA (MF-DJ)--Salini Impregilo cambia il piano su Astaldi e prova a ipotecare l'esito finale del salvataggio, in vista del termine per la presentazione delle offerte vincolanti: lunedì 21 per dare tempo al consiglio di scegliere quella migliore rispetto a Ihi Corpe al prof Corrado Gatti di asseverare il piano concordatario.
Lo scrive Il Messaggero aggiungendo che il Tribunale di Roma e i commissari attendono il piano definitivo per il 14 febbraio. Il gruppo romano guidato da Pietro Salini negli ultimi giorni ha rivisto radicalmente l'impostazione iniziale della proposta assieme ai suoi partners Cdp e banche (Intesa Sanpaolo e Unicredit) ed è avviato verso una soluzione di continuità diretta, gradita a Paolo Astaldi e sicuramente alla massa dei creditori.
Il nuovo piano in cantiere prevede l'ingresso diretto, senza più newco, nella Astaldi spa assistita da Rothschild, Enrico Laghi e Gop, attraverso un aumento di capitale che potrebbe aggirarsi sui 350 milioni e poi liquidare le concessioni. Nel nuovo piano, Salini avrà il 51% e si dovrà far carico dei rimborsi. Alla Fin.Ast rimarrà circa il 10% e probabilmente nessuna carica di vertice. In totale il gruppo romano ha circa 1,1 miliardi di debiti per cassa verso le banche più un bond da 750 milioni in scadenza nel 2021. Ci sono poi i debiti di firma sulle commesse.
 
ROMA (MF-DJ)--Salini Impregilo cambia il piano su Astaldi e prova a ipotecare l'esito finale del salvataggio, in vista del termine per la presentazione delle offerte vincolanti: lunedì 21 per dare tempo al consiglio di scegliere quella migliore rispetto a Ihi Corpe al prof Corrado Gatti di asseverare il piano concordatario.
Lo scrive Il Messaggero aggiungendo che il Tribunale di Roma e i commissari attendono il piano definitivo per il 14 febbraio. Il gruppo romano guidato da Pietro Salini negli ultimi giorni ha rivisto radicalmente l'impostazione iniziale della proposta assieme ai suoi partners Cdp e banche (Intesa Sanpaolo e Unicredit) ed è avviato verso una soluzione di continuità diretta, gradita a Paolo Astaldi e sicuramente alla massa dei creditori.
Il nuovo piano in cantiere prevede l'ingresso diretto, senza più newco, nella Astaldi spa assistita da Rothschild, Enrico Laghi e Gop, attraverso un aumento di capitale che potrebbe aggirarsi sui 350 milioni e poi liquidare le concessioni. Nel nuovo piano, Salini avrà il 51% e si dovrà far carico dei rimborsi. Alla Fin.Ast rimarrà circa il 10% e probabilmente nessuna carica di vertice. In totale il gruppo romano ha circa 1,1 miliardi di debiti per cassa verso le banche più un bond da 750 milioni in scadenza nel 2021. Ci sono poi i debiti di firma sulle commesse.

non dovrebbe essere male per i bond....
 
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Il Sole 24 ore
 
(MF-DJ)--Colpo di freno di Cassa depositi e prestiti sul piano di salvataggio e rilancio di Astaldi: lo scrive il Messaggero, spiegando che Salini Impregilo va però avanti spedita e a giorni dovrebbe consegnare ai commissari guidati da Stefano Ambrosini e ai consulenti del gruppo in concordato con riserva la bozza dell'offerta vincolante.
Oltre a quella di Salini Impregilo, prosegue il quotidiano, dovrebbe formalizzare la sua proposta anche Ihi Corporation, anche se non è detto che il gruppo giapponese, che si è avvicinato al dossier in tempi recenti, faccia un'offerta coerente con le necessità del piano concordatario da presentare entro il 14 febbraio.
Lo stop di Cdp è una variabile tutta da considerare ai fini dell'efficacia del piano di Salini Impregilo: il gruppo romano sta ultimando la stesura della bozza di offerta e, tramite i suoi advisor, avrebbe voluto aprire a Cdp il capitale della società romana quotata, dando un 20-25%. Nel salvataggio di Astaldi, un ruolo importante lo avrano le banche creditrici, a partire da Unicredit e Intesa Sanpaolo. Ma fonti bancarie direttamente coinvolte nel dossier fanno capire che Cdp non ne vuole sapere di prendere parte a un'operazione difficile da rendere compatibile con i paletti stringenti del proprio statuto, intervenendo in una società non in equilibrio finanziario.
Salvo ulteriori ritocchi, la proposta che verrà consegnata a Rotschild, Enrico Laghi e Gop prevede una ricapitalizzazione di Astaldi per 350 milioni, di cui 300 destinati ai creditori privilegiati e a quelli in prededuzione.
 

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