Bruciata viva...

basta accorgersene in tempo, fare ammenda, e riportarlo sui giusti binari. si può financo decidere di cancellare i post inappropriati.
lo dico a nome mio, sia chiaro.
 
Macerata, 8 giugno 2018 - Gli occhi tristi, persi nel vuoto o forse nel ricordo di quella notte: racconta di essere stata massacrata, tirata per i capelli, presa a calci e pugni sul viso e ovunque sul resto del corpo finché non ha perso conoscenza, e tutto per un messaggio dell’ex sul cellulare. Federica Luzio, 30 anni, originaria di Pollenza, gestisce il bar Taverna La Pecora Nera, in via Severini a Macerata. Nella notte tra il primo e il 2 giugno è andata a ballare a San Benedetto, in compagnia di un’amica maceratese e di due ragazzi. È nella città ascolana, in piazza San Filippo Neri, che sarebbe avvenuta l’aggressione.
I due le avrebbero anche rubato le chiavi di casa e quelle del ristorante. Un mese e mezzo fa Luzio aveva conosciuto uno dei due, 28 anni, originario di San Benedetto e domiciliato a Macerata, e da circa tre settimane si stavano frequentando. «Non stavamo insieme, non si può dire neppure che fossimo fidanzati – spiega la 30enne, con gli ematomi sul volto –, semplicemente uscivo con lui». La serata spensierata di lì a poco si è trasformata in un incubo. «Nel locale in cui siamo andati a ballare c’era anche il mio ex fidanzato – spiega Luzio –. La serata prosegue tranquilla, finché non usciamo da lì e io scambio due parole col mio ex, con cui ero stata insieme due anni. Non pensavo che gli altri mi avessero visto. Comunque poi saliamo in macchina tutti e quattro, non guidavo io ma l’amico del ragazzo che stavo frequentando, quando a un tratto mi arriva un messaggio dell’ex sul cellulare. Allora il tipo con cui uscivo mi strappa il telefono di mano. È allora che si scatena l’inferno».

L’auto si ferma: «Lui mi trascina fuori dalla macchina per i capelli, butta il telefono a terra e lo schiaccia col piede. Poi iniziano le botte. Una violenza inaudita. Poi ho perso conoscenza». Tutto questo sarebbe accaduto intorno alle 5 della mattina del 2 giugno. Il 28enne è stato denunciato. «Se ho deciso di raccontare tutto e metterci la faccia – spiega Luzio – è perché queste cose non devono assolutamente accadere. Consiglio alle donne di non aver paura di denunciare. Il ragazzo con cui uscivo ha pensato che io fossi una sua proprietà. Ma io non sono sua. Né di nessun altro». Il 28enne e l’amico sono poi stati fermati dalla polizia, poche ore dopo i fatti, alla stazione di Civitanova.

«Chiederò sia valutata una misura che la tuteli – sottolinea legale di Luzio, l’avvocato Federico Valori –. Tra l’altro, ora lui sta cercando di rappacificarsi, mandando messaggi all’amica di Federica e dicendo che lui non è così, e chiede come sta. È l’atteggiamento più pericoloso. Federica poi presenta lesioni non riconducibili alle percosse, forse bruciature di sigaretta, lei non sa cos’è accaduto dato che non era cosciente. La testimone racconta che l’amico di lui non è intervenuto, anzi stava a guardare e rideva», precisa Valori. Per l’amico del presunto aggressore, di origini albanesi e residente a Macerata, si può profilare il concorso, mentre per il 28enne l’avvocato Valori pensa si possano configurare i reati di lesioni personali gravi, rapina e violazione della privacy.


questi i fatti riportati dal Resto del Carlino , di mio voglio solo aggiungere una cosa : purtroppo se accadono certe cose è colpa nostra di una certa cultura maschile e anche femminile succube a quella maschile (ma qui il discorso sarebbe complesso)
ovviamente non siamo tutti così noi maschi e la cosa personalmente mi fa orrore, ma non pensiamo di chiamarci fuori una certa 'cultura maschile o meglio maschilista' si insinua nella ns. società e ci condiziona :
ricordo un parente molto vicino ame non dirò se si trattava di uno zio , un nonno un cognato o cosa e così recitava a proposito dello stupro "furto con scasso" e lo diceva divertito ... Era costui in violento un molestatore? Macchè era una degnissima persona
alla mia riprovazione mi guardava con sospetto quasi fossi un 'rammollito' o un omosessuale , c'è una componente di 'violenza' nel maschio italico ed è inutile negarlo , casomai va combattuta con la cultura e spiegando fin da bambini
che le donne sono nostre compagne di vita , non una proprietà , chi violenta e alza la mano non è un uomo e non è neppure un maschio è quantomeno un disadattato un tossico e tale va trattato anche con l'isolamento sociale
ancor prima della giusta punizione giudiziaria
 
Hater che scelgono le donne

(...)

Le donne sono il bersaglio preferito per la pubblica gogna, una tendenza rimasta pressoché invariata dal 2016, segno che l’odio contro le donne ha radici profonde e trasversali. Sul totale dei tweet intolleranti analizzati dall’osservatorio tra maggio e novembre 2017 e marzo e maggio 2018 (in tutto 6.544.637 di tweet), le donne raccolgono infatti il 60% degli insulti, seguite da migranti (13,5%), islamici (11,8%), disabili (8,3%), omosessuali (4,3%), ebrei (2,8%)

Ma che problemi hanno gli italiani con le donne? :-x
 
Hater che scelgono le donne

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Le donne sono il bersaglio preferito per la pubblica gogna, una tendenza rimasta pressoché invariata dal 2016, segno che l’odio contro le donne ha radici profonde e trasversali. Sul totale dei tweet intolleranti analizzati dall’osservatorio tra maggio e novembre 2017 e marzo e maggio 2018 (in tutto 6.544.637 di tweet), le donne raccolgono infatti il 60% degli insulti, seguite da migranti (13,5%), islamici (11,8%), disabili (8,3%), omosessuali (4,3%), ebrei (2,8%)

Ma che problemi hanno gli italiani con le donne? :-x
io le amo :-o

penso che più che odiare le donne è che sono un bersaglio 'facile', dare della zoccola all'onorevole Pinco_Palla è un modo per chiuderle la bocca
insomma una roba da vigliacchi , ascoltavo la Boldrini ieri sera che raccontava di come questi cosidetti haters contattati direttamente , se la sono fatta sotto
ed hanno invocato pietà :D
soliti leoni da tastiera ....
la Boldrini non sta per niente simpatica , anzi la detesto proprio ma sarò sempre al suo fianco per difendere il suo diritto a parlare
Voltaire: "Non la penso come te ma darei la vita per farti dire quello che pensi"
 
Nel caso di uno stupro, se la vittima; ubriaca per avere assunto volontariamente alcol, alla pena non essere aggiunta aggravante del ricorso a sostanze alcoliche o stupefacenti. Lo ha stabilito la Cassazione, che ha disposto un nuovo processo su un caso di violenza sessuale di gruppo, nel quale la Corte Appello di Torino, nel condannare due cinquantenni, aveva applicato anche l'aggravante di aver commesso il fatto con l;uso di sostanze alcoliche
I
a me pare una sentenza discutibile... sarebbe come dire che se picchio un bambino, questi è consenziente in quanto non reagisce :mmmm:
 
In realtà non è stato così.
La Corte ha riconosciuto lo stupro di gruppo ma non ha applicato l'aggravante che riguarda l'aver indotto a bere la donna per potersene poi approfittare.
E va bene così perché è vero.
Non sono stati loro a farla ubriacare.
 
a me pare una sentenza discutibile... sarebbe come dire che se picchio un bambino, questi è consenziente in quanto non reagisce :mmmm:

Secondo me no: il bambino reagisce, per quel che può.

Cosa dice la Cassazione?
In generale, se uno/a è in difficoltà e qualcun altro/a se ne approfitta, per il colpevole c'è l'aggravante.
Ma se uno/a decide di mettersi in condizioni di incapacità temporale o vulnerabilità di sua spontanea e libera volontà, per chi se ne approfitta non c'è l'aggravante, secondo la Cassazione.
In concreto, violentare una donna che si è ubriacata non è più grave che violentare una donna sobria.

Boh.
 
Secondo me no: il bambino reagisce, per quel che può.

Cosa dice la Cassazione?
In generale, se uno/a è in difficoltà e qualcun altro/a se ne approfitta, per il colpevole c'è l'aggravante.
Ma se uno/a decide di mettersi in condizioni di incapacità temporale o vulnerabilità di sua spontanea e libera volontà, per chi se ne approfitta non c'è l'aggravante, secondo la Cassazione.
In concreto, violentare una donna che si è ubriacata non è più grave che violentare una donna sobria.

Boh.
Non è così.
Cioè in quel caso la donna era ubriaca. Questo l'ha messa in situazione di debolezza e i due se ne sono approfittati. C'è stupro proprio per l'inferiorità della donna che era ubriaca e che dunque non poteva esprimere consenso né ribellarsi.
L'aggravante che non è stata applicata è quell'anno prevista dal cp che vede come aggravante l'aver fatto ubriacare la vittima col disegno criminoso di violentarla perché resa apposta debole.
 

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