shabib
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G20/ Ban Ki-moon: Temo collasso mondiale, servono 1.000 mld Usd
di Apcom
Si rischia profonda crisi politica, con forti tensioni sociali
Roma, 2 apr. (Apcom) - Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, lancia un grido di allarme ai leader del G20 riuniti a Londra sulle conseguenze dell'attuale crisi economica e finanziaria sui Paesi poveri, ma anche sul resto del mondo. "Temo che il peggio debba ancora arrivare - scrive sul quotidiano britannico The Guardian - una profonda crisi politica caratterizzata da crescenti tensioni sociali, da governi deboli e da un'opinione pubblica arrabbiata senza più fiducia nei loro leader e nel loro futuro". Il vertice del G20, dice Ban, "può fare la differenza tra speranza e disperazione, tra ripresa economica e crollo in una più profonda recessione". "Dobbiamo fermare il crollo - afferma - la recessione colpisce tutti, ma colpisce di più i poveri, persone senza casa o senza risparmi, che in alcuni Paesi spendono l'80% del proprio reddito per nutrirsi, e spesso non hanno accesso alle cure sanitarie di base, all'acqua potabile e ai servizi igienici. Queste persone sono la maggioranza della popolazione mondiale e non hanno reti di salvataggio". "Se non saremo in grado di favorire una ripresa mondiale - continua - ci troveremo a fronteggiare una catastrofe per lo sviluppo umano". Ban sottolinea la necessità che il mondo riconosca la propria interdipendenza, per cui "nessuna nazione può sperare di trovare da sola sicurezza economica senza tenere in considerazione il benessere degli altri". Per questo motivo, i leader mondiali dovrebbero definire un "vero piano di stimolo globale" che garantisca "da ora alla fine del prossimo anno almeno un trilione di dollari americani" per fornire "liquidità, risorse a lungo termine per investimenti e tutele per i più poveri e i più vulnerabili". "Il summit di Londra offre l'opportunità ai Paesi più potenti del mondo di agire insieme e di mostrare solidarietà ai loro vicini meno fortunati del nostro piccolo e sempre più a vulnerabile pianeta - conclude Ban - in tutto il mondo contiamo grossi tagli all'occupazione. Molti dei disoccupati sono giovani e arrabbiati. Molti lavorano in terre straniere, mandando il denaro a casa per cibo, medicine e tasse scolastiche. Queste rimesse rappresentano grosse percentuali della ricchezza prodotta da alcuni Paesi. Il loro crollo rappresenta una pericolosa miccia sociale. Un trilione di dollari per due anni non è una grande somma di denaro, se si considerano le conseguenze. Alcuni potrebbero definirlo un imperativo morale, ma se il nostro obiettivo è fermare il crollo globale, potrebbe anche essere definito economico".

lui ha ragione : BISOGNA AIUTARE CHI E' DAVVERO MISERO , ma
vogliamo forse dimostrare che sara' in futuro l'ampiezza del tasso di sconto a determinare il maggior valore di una valuta a prescindere dalla Mm ?
