Bund: 2° Semestrale rel 1.1
“Il superamento di 143,96 (1,391) e/o un Tracy positivo insindacabilmente ci posizionarenno nel 2° T+2 del Semestrale” così, a bocce ferme, abbiamo ragionato il 16/3/2013 su
Bund: 2° Semestrale rel. 1.0.
semestrale
E’ stato sufficiente l’apertura della seduta con la
Cipria per confermare quanto il contesto ciclico prospettava: da 142,27 un 2° T+2 ha preso piede e dopo 6 sedute esercita la sua
fase rialzo.
Dall’altra parte del grafico il reciproco T+2
inverso dopo 10 sedute assume polarità negativa vincolando il secondo T+1 inverso che ha da venire a medesima polarità negativa ove desideri fare parte dell’oscillazione ciclica del Semestrale inverso e nella fattispecie del suo 3° T+2.
La prospettiva
lineare chiama dunque un nuovo top in concomitanza con il massimo del 2° T+1 nella prima parte di aprile ad un prezzo superiore a quello che il 1° T+1, in cammino ciclico da 6 sedute ed in fase rialzo, sarà capace di realizzare. Il Punto di controllo, essendo in prima parte di oscillazione non può che essere fissato, in attesa delle prossime mosse cicliche, a 142,27.
L’ipotesi
alternativa, per nulla peregrina ma sulla quale ricade l’onere della controprova, non può che passare oltreché dal
fattore prezzo con la rottura di 142,27, anche dal
fattore tempo capace di interrompere la
sequenza negativa sull’
ordine dei T+1. Tale contesto permetterebbe di isolare l’attuale T+1
inverso negativo, di rendere
inconsistente il T+2 inverso e soprattutto di annunciare, per il
principio di reciprocità che se un nuovo T+3 trova spazio nella ciclicità dei massimi il T+3 di sottostante intraprende la sua fase ribasso. Per un esempio quanto mai calzante e recente basti tornare indietro all’ultimo T+1 (dal 11/1 al 3071) del precedente T+3.
Quale che sia lo scenario vincente non potrà che mostrare la sua credibilità nel prossimo T+1. Nel frattempo il
trend di
medio periodo è ancora da considerarsi rialzista quand’anche inizieranno le operazioni della fase di chiusura del 1° T+1.
breve periodo
A parità di ordine un ciclo in seconda parte ed in fase ribasso, ancor più se negativo, offre rispetto ad un suo pari in prima parte ed in fase rialzo, maggiori e più stringenti
Punti di controllo.
L’ordine sul breve periodo che continua a garantire consistenza e reciprocità è senza dubbio il T+1 scandito fedelmente dal T-1.
E se il T+1 dei bottom, dopo 6 sedute e nel suo 2° T-1, deve essere considerato in fase rialzo, il T+1 inverso, percorse 10 sedute e nel suo 3° T-1, che ha intrapreso la sua fase ribasso ed ha assunto polarità negativa non può che essere prioritario nella nostra analisi.
Va da se dunque che lo
Staus Quo di breve periodo sopra descritto rimarrà tale
solo e se le sequenze negative dei T-2 dei top garantiranno continuità ad iniziare dal 2° T-2 del 3° T-1 obbligato ad una chiusura superiore a 143,69. Diversamente in
linearità il T+1 dei bottom avrà trovato il suo massimo ed inizierà le pratiche di chiusura di ciclo.
Appunto!!!
Le indicazioni di analisi tecnica possono essere errate e non rappresentano in alcun modo un invito all’investimento. Chi segue questi consigli lo fa cosciente di tutti i rischi e se ne assume la totale responsabilità.