Valutazioni e le maginot della psiche
La chiusura negativa di fine settimana è la conseguenza delle paure dei mercati relativamente alla situazione macro in generale e alle prossime trimestrali dei finanziari.
Le prossime settimane saranno cruciali per i mercati e da adesso a fine gennaio probabilmente sapremo se il mercato ha terminato il suo ciclo rialzista oppure semplicemente l'aumento della volatilità sistemica causato dall'innalzamento del premio al rischio porti ad oscillazioni più rilevanti gli indici.
In particolare la prossima settimana per le condizioni tecniche dei mercati si presenta molto importante
Al momento lo spoore non presenta una situazione tecnica invidiabile:
la trendline di sostegno dell'intero bull market 2003/2007 è stata perforata e anche ritestata in settimana come nei più classici movimenti direzionali.
L'area 1370/1364 nella prossima settimana diventa cruciale perchè news negative ci porterebbero al loro test e probabilmente visto la negatività presente alla loro perforazione mentre news positive potrebbero allontanarci significativamente da esse.
In caso di rottura le aree cruciali si collocano intorno ai 1315 (un terzo del rintracciamento complessivo del bullmarket) e poi intorno ai 1275 dove si colloca un rintraccio di fibonacci e circa il 20% di correzione, spartiacque chiave per gli scenari futuri.
Il mercato arriva su questi livelli in una forte condizione di ipervenduto e con un sentiment degli investitori individuali molto negativo come non si vedeva da anni, solitamente un segnale contrarian
Molti analisti sostengono che la FED ha le mani legate a causa delle politiche altamente accomodanti in termini di liquidità creata e che questo porterà in caso di ulteriore abbassamento di tassi ad una ondata inflazionistica simile a quella degli anni 70.
I dati ci dicono altro:
la crescita della base monetaria, la componente monetaria controllata direttamente dalla FED è intorno al 2% anno su anno. Diverso il discorso delle altre misure monetarie a partire dalla MZM che cresce attualmente del 13% anno su anno che sembra segnalare un desiderio di liquidità da parte degli investitori spaventati dalla situazione macro nel suo complesso. (la MZM tiene dentro la base monetaria più i fondi monetari i depositi a tempo i conti correnti ecc.. cioè tutte le componenti monetarie della liquidità)
In considerazione che la liquidità evaporata dai mercati era la da me definita liquidità sintetica derivante da tutte le operazioni legate alla derivatizzazione di molti prodotti finanziari e dal forte successo delle strategie carry che sfruttavano la bassa volatilità sistemica è necessario da parte della FED un intervento a ripristinare almeno in parte la liquidità necessaria e quindi ripristinare la fiducia nei meccanismi monetari classici di controllare l'economia attraverso il loro potere reale ma soprattutto di persuasione che il sistema funziona.
passiamo alla valutazione dei mercati:
questa interessante charts mostra come gli analisti tendono a sbagliare le valutazioni sugli utili futuri quando la situazione economica tende a deteriorarsi in maniera consistente mentre sono molto precisi in situazioni positive di mercato.
La Hays Advisory ha modellato il modello di valutazione dei mercati che confronta le obbligazioni alle azioni considerando il punto peggiore di valutazione dei mercati da parte degli analisti è il risultato è che le azioni risulterebbero comunque sottovalutate al prezzo attuale dei bond di circa un 19%.
Naturalmente un rialzo dei bond che prezzasse le pressioni inflazionistiche cambierebbe di molto lo scenario.
Come dicevo l'altro giorno telefonicamente ad un AMICO

le condizioni dei mercati non sono così negative come vengono dipinte da molti analisti ma quello che è assolutamente necessario ai mercati perchè non ci sia un pericoloso avvitamento negativo è un deciso intervento della FED ha ripristinare la liquidità ed a ridare fiducia agli operatori che attualmente sono complessivamente poco fiduciosi nell'andamento dei mercati.