Bund T-bond e il volo dell'elicottero - vietato a tutti

gipa69 ha scritto:
L'ultimo quote non esiste


devono cambiare radicalmente commento o l'Eu a breve si troverà nei casini senza neanche sapere perchè.

Il problema non è l'euro forte ma il dollaro debole.




!

il problema quindi è nelle mani di bernakk
ridurre oggi i tassi EU farebbe salire il dollaro in relazione all'euro
ma importerebbe inflazione in eu, anatema weimariano per i deutch

il bandolo della matassa non si può dipanare in eu, credo
va a finire che la soluzione è a pechino
 
f4f ha scritto:
il problema quindi è nelle mani di bernakk
ridurre oggi i tassi EU farebbe salire il dollaro in relazione all'euro
ma importerebbe inflazione in eu, anatema weimariano per i deutch

il bandolo della matassa non si può dipanare in eu, credo
va a finire che la soluzione è a pechino

no no la soluzione è nelle mani di tutti questi biscazzieri dell'economia finanziaria che hanno spinto all'inverosimile su giochini che definire truccati è un eufemismo.
(dove è la serietà in istituzioni finanziarie sia europee che USA che il giorno prima ti dicono che la loro esposizione è di un tipo ed il giorno dopo ti dicono che si sono sbagliati? Daiiiiiii)

Ma anche l'Europa e Pechino hanno le loro responsabilità perchè hanno voluto sfruttare il differenziale di crescita USA sui consumi oltre l'inverosimile ma non sarà ora , sarà fra due anni ma i conti andranno fatti ed il linkaggio dell'euro da una parte e dell'economia Cinese dall'altra avrà le sue ripercussioni.
E con il differenziale di ricchezza che si è creato tra i biscazzieri e coloro che lavorano e non giocano è tale che lentamente ma ineluttabilmente le tensioni sociali si accresceranno.


Queta è solo l'ennesimo tassello (secondo me non ancora quello definitivo come sostengo da tempo e dove vedo ancora risorse per parare il colpo) di quel fosco quadro verso dove ci stiamo dirigendo.

Come diceva nell'intervista linkata Faber, non possiamo sapere quando la crisi sistemica si verificherà ma è evidente che la strada tracciata porta proprio a quello.
 
gipa69 ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

hummmm
te lo appoggio ...

non sarà adesso la resa dei conti finale
ma cmq non vedo oggi lo spazio per il colpo d'ala
l'unica inaspettata notizia in grado di reversare tutto è una riduzione dei tassi EU
ma non credo sia nel carattere e nella possibilità di triquek
e forse nemmeno nella sua convenienza

aside
non credo che il gioco sia in mano ai biscazzieri
loro stanno sfruttando un gioco più grosso, gestito (male?) dai banchieri centrali
 
gipa69 ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

esatto...il problema è che la Bce ha scelto il male minore...e cioè ...meglio non uccidere gli Usa e quindi lasicamoli liberi di svalutare il dollaro...e qundi prima cerchiamo di salvare la loro economia e solo dopo vediamo se riusciamo a rilanciare anche la Ns...
non scordiamoci cmq che il dollaro è la moneta mondiale ...tutte le riserve monetarie sono in dollari....ed è per questo che tutto il mondo è legato al doppio filo dell'america e non la lasciano agonizzare nei loro problemi...prendi la Cina....negli anni di tassi ai minimi storici hanno continuato a mani basse a comprare titoli di stato Usa...il loro debito...andando in contro a perdite devastanti in valuta...e l'altra notte vengono a dire che vogliono riequilibrare le riserve...dandosi ancora la zappa sui piedi...
è la stessa identica cosa successa a fine 2004 inizi 2005 quando sull'ultima fiammata dell'euro/usd venne fuori che la russia stava riallocando le riserve passandole da Usd a eur...e poi perse 20 figure in 7 mesi...
 
dan24 ha scritto:
esatto...il problema è che la Bce ha scelto il male minore...e cioè ...meglio non uccidere gli Usa e quindi lasicamoli liberi di svalutare il dollaro...e qundi prima cerchiamo di salvare la loro economia e solo dopo vediamo se riusciamo a rilanciare anche la Ns...
...

aaaah qui ti appoggio :D
quasi quasi spingo pure :rolleyes:

incredibile il dax, relativamente fortissimo
 
f4f ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

Beh anche un commento maggiormente orientato alla crescita e non all'inflazione con timori sull'andamento dei cambi potrebbe dare qualche possibilità.... :rolleyes:

Poi se la colpa e delle banche centrali (ne dubito, esse sono solo un organismo di moral persuasion perchè i mercati fuori dal loro controllo sono orami troppo grandi) oppure dei banchieri che spesso costringono le banche centrali a comportarsi in un certo modo è difficile dirlo.

Se tu pensi che le riserve valutarie Cinesi in dollari in un certo periodo 2004/2006 crescevano più velocemente dell'attivo con l'estero ti spiega quale linkaggio hanno questi con il dollaro.
 
gipa69 ha scritto:
Beh anche un commento maggiormente orientato alla crescita e non all'inflazione con timori sull'andamento dei cambi potrebbe dare qualche possibilità.... :rolleyes:

.

ben che condivido il tuo pensiero
oggi la quaestio è (riprendendo i post di Alan):

è bear-trap o è la rottura della flag?
 
f4f ha scritto:
ben che condivido il tuo pensiero
oggi la quaestio è (riprendendo i post di Alan):

è bear-trap o è la rottura della flag?

Attualmente propendo per la prima ipotesi ma come detto oggi dipende molto dalla BCE.
 
oltre alla BCE vi ricordo che:

bernanke alle 16:00

Federal Reserve Chairman Ben Bernanke will speak about the economic outlook during his testimony before the Joint Economic Committee of Congress, in Washington DC.
 
Le vendite azionarie sono partite negli Usa - colpendo i titoli delle grosse società erogatrici di mutui - sulla notizia di un'inchiesta del procuratore generale di New York sull'industria dei finanziamenti per l'acquisto di casa e la previsione di Washington Mutual (NYSE: WM - notizie) di un prolungamento al 2008 del rallentamento immobiliare.


Ieri Morgan Stanley ha comunicato una perdita di 3,7 miliardi di dollari a causa dei mutui subprime e Merrill Lynch (NYSE: MER - notizie) ha indicato un'esposizione complessiva a mutui subprime e Cdo superiore a quanto rivelato in precedenza.


"I timori sono concentrati in due aree: la minaccia d'inflazione legata agli elevati prezzi delle materie prime e il fatto che ci sia un deficit di credibilità in quanto comunicano le banche", commenta Alain Bokobza, resposabile della strategia a Societe Generale (Parigi: FR0000130809 - notizie) a Parigi.
 

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