Bund Tbond and the final cut (VM89)

Sharnin 2 ha scritto:
Perchè, adesso è troppo tardi?

è sempre troppo tardi :rolleyes:

disse il saggio Sun T.
ogni cosa al mondo è come voler mangiare pesche
dovevi piantarle cinque anni fa per averle oggi
 
Giorno a tutti volevo chiedere a Gipa da piu' parti sembra che il Dollaro debba scendere ancora se si verifica questo movimento verso 1,50 gli indici azionari prenderanno ancora benzina dalla svalutazione del Dollaro grazie
 
gipa69 ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!


Un grosso ma invece è sulle istituzioni finanziarie in quanto sebbene abbiano obblighi di trasparenza e di controllo derivanti dagli accordi di basilea molto più stringenti che nel passato
ho paura che li abbiano allegramente bypassati attraverso società di rating compiacenti e attraverso la costituzione di società offshore fuori dal perimetro stesso delle istituzioni finanziarie ma che possono avere in caso di peggioramento della situazione delle ripercussioni sulle stesse.







I' d say
stika !!


weeeellll no more risk ?
Masgui aspietto la tua mail :P
io già adesso dichiaro: NON E' UNA GAUSSIANA e la kurtosi non ci abbasta
http://en.wikipedia.org/wiki/Beta_distribution
 
noi miscredenti, i segreti del futuro sono nell'astologia ! :lol:




20 ottobre 2007
I mercati e la cabala sul «sette»
di Mario Platero


NEW YORK – 2007, 1987, 1907, 1837. Non e' la prima volta che a Wall Street sento parlare di superstizione, di cabala, di cartomanti e di astrologi. Ma l'intensita' delle congetture astrali della settimana scorsa, anzi di ieri, 19 ottobre 2007, il ventesimo anniversario del crollo di borsa del 1987, il giorno in cui il Dow Jones ha ceduto 367 punti, il 2,64%, hanno superato ogni limite. Il numero oggetto di ansia e' quel finale sette, una costante in vari decenni di tre secoli diversi. Il panico del 1837 si diffuse con rapidita' sconosciuta dopo che il nuovo presidente americano Martin Van Buren rifiuto' di intervenire per alleviare una crisi di liquidita'. E ci fu il crollo. Ai primi di luglio di quell'anno (luglio, il settimo mese!) le perdite, solo a New York, ammontavano a cento milioni di dollari (di allora!). Su 850 banche americane 343 fallirono e 62 entrarono in crisi irreversibile. Il tutto in meno di due mesi.

Il Paese entro' una depressione economica da cui non usci' per i cinque anni successivi. Stessa dinamica nel 1907: uno speculatore di successo, tale F. Augustus Heinze, quattrini guadagnati nel Far West, aveva accumulato posizioni in varie banche newyorchesi con tecniche da furbetti del quartierino. Poi cerco' di monopolizzare il mercato del rame acquistando titoli della United Copper Company. Il prezzo del titolo arrivo' a un massimo iperbolico di 62 dollari il 14 ottobre del 1907. Ma qualcosa ando' storto e il 16 ottobre (altro anniversario per la settimana scorsa, questa volta centenario) il prezzo precipito' a quota 15. Heinze fu rovinato. Un anno dopo il mercato era sotto del 50%. E' interessante notare che i primi segnali forti di una crisi ci furono gia' nel marzo precedente. Non fu forse a cavallo di marzo di quest'anno che si comincio' a sentire l'effetto dei subprime andati male? Forse non dovrei lasciarmi prendere la mano.

Ma ottobre fu il mese della crisi anche nel 1929 oltre che nel 1987 e nel 1907. E parlando di crollo del 29, e' vero che il finale non ha un sette, ma quanto duro' la grande depressione? Gli esperti concordano: dal 1929 al 1936. Sette anni! Comunque sia, quelli erano tempi di capitalismo selvaggio. Nel 1907 non c'era neppure la Federal Reserve e ci si affido' a un piano di salvataggio del leggendario J.P. Morgan. Oggi, grazie ai monetaristi, sappiamo qualcosa di piu'. Nell'87 Greenspan intervenne con iniezioni di liquidita' e oggi Ben Bernanke ha fatto lo stesso. Il peggio, promette il G7(!) a Washington, sembra dietro le spalle. Ma la nemesi di quel pervasivo numero 7 incombe: e' davvero tutto finito? Chiedetelo agli astrologi.
http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...0d-11dc-88a0-00000e25108c&DocRulesView=Libero
 
Sharnin 2 ha scritto:
Perchè, adesso è troppo tardi?

In ottica di lungo (2/5 anni), con la situazione complessiva degli asset cartacei occidentali, con la richiesta di diversificazione valutaria, con la forte domanda di asset fisici, per loro natura finiti, io penso di no.
Inoltre il bull market dell'oro e delle commodities è evidentemente non solo causato dalla debolezza del dollaro sebbene esso ne sia una linfa importante.

Per il breve la situazione è comunque tirata....

With the gold price having risen on 8 of the past 9 weeks and with the speculative net-long position in COMEX gold futures having just reached a new all-time high, the gold market is clearly very extended to the upside and in need of a break. However, the persistent rise over the past several weeks doesn't qualify as an upside blow-off, which leaves the door open to a rally to new highs following a pullback. A routine pullback within a continuing upward trend would take the December futures back to the 720s.

As discussed in previous commentaries, by far the biggest risk is that the US$ commences an intermediate-term advance. While gold is sometimes capable of rallying concurrently with a rally in the Dollar Index, the current situation is that a lot of speculators own gold as a play on a US$ decline and will likely exit their positions once it becomes evident that the US$ has bottomed on more than an interim basis. As a result, we expect that the first few months of the next intermediate-term advance in the Dollar Index will be a decidedly negative period for gold.

From a gold bull's perspective the ideal situation would be for the US$ to rebound over the coming 2-3 weeks by enough to alleviate its 'oversold' condition but not by enough to confirm an upward reversal of its intermediate-term trend.
 
feliceanima ha scritto:
Giorno a tutti volevo chiedere a Gipa da piu' parti sembra che il Dollaro debba scendere ancora se si verifica questo movimento verso 1,50 gli indici azionari prenderanno ancora benzina dalla svalutazione del Dollaro grazie

Sebbene ci sia una chiara correlazione tra l'andamento del dollaro e degli asset finanziari denominati in quella valuta finchè i movimenti valutari sono governato dal differenziale dei tassi e dalla ripidità della curva, (questo per il costituirsi di possibili carry profittevoli sulla stessa che vanno ad investire almeno i settori beta oriented di quella valuta) venerdì abbiamo assistito ad una liquidazione degli asset più rischiosi, ad un flight to quality verso gli asset meno rischiosi ma anche ad una debolezza della valuta confermata sul finale sintomo di una liquidazione dell'asset dollaro determinata probabilmente dall'aumentare delle considerazioni sul rischio recessione di quell'area e di un decouping complessivo di altre aree.

Sebbene pensi che questa seconda ondata di fear determinata dalla crisi dei mercati monetari più opachi (gli spread tra titoli obbligazionari high yield e titoli di stato si sta di nuovo allargando così come lo spread dei commercial paper e la ripidità della curva USA tutti segnali di ristringimento della liquidità) potrebbe investire maggiormente i settori che si sono mostrati più resistenti nella fase precedente e quindi i paesi emergenti dove molta della liquidità creata anche dal taglio dei tassi USA è andata a posizionarsi e quindi poter creare un ritorno di asset sull'area dollaro.

Sebbene pensi che a breve l'area Euro comincerà a manifestare i soliti segnali di debolezza ritardati rispetto al ciclo USA ma non certo molto lontani dagli stessi e che quindi le aspettative di differenziale sui tassi dovrebbero fermarsi.

Detto tutto questo obiettivamente sarei neutrale sul dollaro e negativo sul breve sui mercati.
Se come penso la debolezza dei mercati colpirà anche gli emergenti allora il dollaro potrebbe tenere le posizioni sebbene la liquidazione da parte di alcune Banche Centrali e SWF potrebbe proseguire.

Se ci fosse accelerazione di debolezza sul dollaro ho paura che per i mercati nel loro complesso non sarebbe un bel segnale perchè la liquidità dei paesi emergenti subirebbe un contraccolpo. (al contrario che nel recente passato dove la debolezza deel dollaro era visto come una forza dell'economia mondiale)

Ci sono molte trimestrali importanti la prossima settimana e quindi la volatilità si accentuerà parecchio nelle sedute intraday anche se adesso è il macro che comincia a preoccuppare maggiormente a causa dei rischi recessivi.

Spero di essere stato chiaro.
 
Lieve rafforzamento del dollaro rispetto ai minimi e debolezza dei mercati finanziari....

Ora lo scenario più probabile è un lieve recupero poi un nuovo affondo per l'apertura USA e poi sul finale USA un nuovo recupero.
Potrebbe realizzarsi il minimo di questa correzione nel corso di questa seduta.

Però occorre continuare ad osservare il dollaro e le valute carry.
 
gipa69 ha scritto:
Lieve rafforzamento del dollaro rispetto ai minimi e debolezza dei mercati finanziari....

Ora lo scenario più probabile è un lieve recupero poi un nuovo affondo per l'apertura USA e poi sul finale USA un nuovo recupero.
Potrebbe realizzarsi il minimo di questa correzione nel corso di questa seduta.

Però occorre continuare ad osservare il dollaro e le valute carry.

io invece provo a fare quest'ipotesi, oggi niente dati o eventi rilevanti, rimbalzo/ino
domani parla paulson e primi dati abitazioni, ancora discesa forse per la parte finale di questo movimento
 
QuickS ha scritto:
io invece provo a fare quest'ipotesi, oggi niente dati o eventi rilevanti, rimbalzo/ino
domani parla paulson e primi dati abitazioni, ancora discesa forse per la parte finale di questo movimento


goooooooooooood morning bbbbanda

non mi azzardo alle previsioni
ribadisco però la mia idea che tutti aspettino le trimestrali, in particoare quelle dei finanziari
quindi
non vedo per oggi spazi per eclatanti recuperi
 

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