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diciamo che sto cercando un algoritmo per dare una parvenza di metodologia, studio, diciamo un parolone grosso scientificità alla cosa.... hehehe.... ma forse è come dici te.
C'è una frase celebre di Einstein: se la teoria e i fatti non coincidono... cambia i fatti.
Continuando il discorso intrapreso con te mi piacerebbe misurarlo sul SP500.
Quindi, in relazione all'economia americana, è probabilmente piu' importante vedere quanto incide l'import degli Usa dalla Cina (in termini di mantenimento dei prezzi e quindi dell'inflazione).
Tu mi stai dicendo invece di misurare direttamente le vendite del retail in cina; questo pero' non mi da la misura di cui al punto precedente; ho capito giusto? e se si perche?
la storia dice che i mercati azionari salgono dei dividendo più una certa percentuale paragonabile alla crescita del PIL più qualcosa.
Nei periodi inflattivi alcune volte coprono e altre no
Per esempio negli USA lo spoore raggiunse il suo picco deflazionato nel 1966 e non lo supero che nel 1991 (circa ,ci sono studi che terminano con picco dell'87 e altri intorno ai 90 ma la sostanza non cambia).
25 anni di performance piatta con nel frattempo un turnover dei titoli componenti l'indice praticamente del 90% non è una gran cosa.
Che l'azionario sia sempre un hedge per l'inflazione lo sostiene chi sta in cima allo schema piramidale che sottende alla crescita di valore degli asset azionari.
Tendenzialmente i mercati finanziari nel loro complesso sono un gioco a somma zero, con dei cilci di sopra e sottoperformance delle varie componenti che è necesssario cavalcare per ottenere un vero hedge contro l'inflazione.
L'azionario ha dei vantaggi rispetto alle altre asset class perchè è il centro dello schema.
ah certo sorry, sono stato impreciso, ma cazzarola a cavallo di quegli anni ci fu nientemeno che la crisi petrolifera, lo shock dalla parte dell'offerta
ma negli anni '70 quali asset permisero di recuperare l'inflazione ?
forse solo gli immobili (ma non ne sono nemmeno troppo sicuro, non ho dati precisi)
ah certo sorry, sono stato impreciso, ma cazzarola a cavallo di quegli anni ci fu nientemeno che la crisi petrolifera, lo shock dalla parte dell'offerta
ma negli anni '70 quali asset permisero di recuperare l'inflazione ?
forse solo gli immobili (ma non ne sono nemmeno troppo sicuro, non ho dati precisi)
Direi le commodities che subirono uno shock dell'offerta (oil ecc.) ed i metalli preziosi, al contrario della fase attuale dove sono più le commodities industriali a fare da hedge.
E non ho molto tempo per guardare ma secondo me molto dipende dalla situazione dei tassi reali.
Io dico vendite retail Asia ex Japan per i seguenti motivi:
1)La sfera di influenza della Cina nelle economie dei paesi limitrofi è in forte crescita per gli ovvi motivi, molte aziende in Tailandia e Vietnam sono controllate da Cinesi ecc. e quindi vi potrà essere nel prossimo futuro una maggiore capacità di controllo dei consumi di quei paesi
2)Secondo me nel rapporto di trasmissione dei fenomeni i cinesi valuteranno prima se il livello di vendite dell'area è sufficente a compensare mancate vendite nell'area occidentale (fai conto che allo stato attuale l'export cinese che cresce più in fretta è quello verso i paesi UE), a quel punto verificato che vi sono abbastanza imprese Cinesi in tutto i settori chiave che possano competere con le controparti occidentali o Giapponesi, cominceranno a rivalutare il cambio e questo dovrebbe ridurre automaticamente la loro quota export. (però magari a favore del Vietnam o Cambogia dove il loro controllo è molto alto)