Derivati USA: CME-CBOT-NYMEX-ICE BUND, TBOND and the middle of the guado (VM 69) (1 Viewer)

Zen lento

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Riassunto odierno per fondamentalisti:

- debito italiano aumentato di 15 miliardi da aprile (+0,8% ), stock pari a 1827 miliardi, e di 65 rispetto a fine 2009 (pero' le entrate migliorano del 0,7 % u base annua
- l'Istat stima l'evasione in 255/275 miliardi (range 16-19% del pil)
- indice Zew negativo ovunque in eurolandia
- rating giappone sotto oservazione (moody's)
- rating Portogallo tagliato (sempre Moody')
- Trichet spara sull'Oligopolio delle societa di Rating
(ma quella Cinese non è che sia più tenera)

- L'ONU boccia il governo italiano sul DDL intercettazioni



... e si sale allegramente :D

Fonte : tutto in prima pagina odierna del corriere.it
 

Zen lento

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beh

forse eravamo troppo sotto
un eccesso di pessimismo diziamo

Non è proprio un quotidiano e conomico, ma abbiamo anche un nuovo indice Olandese


Debito e sostenibilità: disastro Italia

Nel Primo mondo solo la Grecia peggio di noi Lo sostiene l’istituto olandese Rabobank. Secondo il suo “Sovereign Vulnerability Index” la finanza pubblica della Penisola è, Grecia a parte, la più fragile del mondo industrializzato. A condizionare il risultato il riconoscimento della scarsa credibilità del governo. Chissà cosa ne pensa Tremonti…Meno di un mese fa Giulio Tremonti cantava vittoria. L’Unione Europea accettava di includere il debito netto dei privati (famiglie, banche e imprese) nel suo indice di sostenibilità sovrana superando il vecchio schema del rapporto debito/Pil che vedeva la Penisola in cima alla lista nera del rischio con il suo ineguagliabile 115%, il peggior quoziente d’Europa. “Nell’insieme abbiamo un sistema molto sostenibile” affermava convinto il superministro italiano per il quale la crisi restava essenzialmente un problema di salvataggi bancari. Ma gli indici di solidità, è noto, possono sempre essere corretti, almeno fintantoché c’è spazio per nuovi indicatori capaci di produrre una visione d’insieme più precisa. E allora può arrivare la brutta sorpresa. Il quadro si fa più nitido e il Paese dal “sistema molto sostenibile” può scoprirsi, disgraziatissima Grecia a parte, il più fragile del Primo mondo.

A riferire la poco lieta novella è stato Shahim Kamalodin, ricercatore e analista presso l’istituto olandese Rabobank. La sua creatura si chiama “Indice di Vulnerabilità Sovrana” e, da qualche giorno, ha preso a girare in rete dopo aver catturato, per prima, l’attenzione del più importante quotidiano economico europeo: il Financial Times. Si tratta di uno strumento di analisi che misura in senso lato la fragilità della finanza pubblica mettendo insieme in un colpo solo otto diversi indicatori. Dal più classico rapporto debito/Pil fino allo “sforzo” monetario da impiegare per riportare i conti ai livelli pre-crisi. Passando, ed è questo l’aspetto più interessante, dal fantomatico “corruption perception index”, vera e propria chiave di volta dell’analisi. Ma andiamo con ordine.

La tabella elaborata da Kamalodin ci dice che tra i Paesi più industrializzati la Grecia resta la nazione più fragile. Nessuna novità, direte voi, ma le sorprese, manco a dirlo, sono dietro l’angolo. Ellade a parte, infatti, a stabilire il punteggio peggiore su scala globale è proprio l’Italia, che con i suoi 15.39 punti precede in graduatoria un altro membro del club dei “Pigs” (o Piigs, come direbbe qualcuno…): il Portogallo. Forse è giunta l’ora di inventare una nuova sigla, commenta ironicamente il Financial Times. Basta scalare a ritroso le posizioni della classifica, infatti, per scoprire che un paio di vituperati “maiali”, Spagna e Irlanda, se la passano decisamente meglio di altre nazioni giudicate molto abitualmente più solide. Ci sono il Giappone primatista mondiale del rapporto debito/Pil e gli Usa dei mega deficit statali, ma non mancano nelle piazze d’onore nemmeno i colossi europei Francia e Gran Bretagna che fanno compagnia, nel gruppo di testa, alla sorpresa Belgio (quando mai se ne era parlato?). Eh sì, è decisamente tempo di un nuovo acronimo.

Tornando ai guai di casa nostra, la domanda sembra sorgere spontanea: che cosa ha spinto l’Italia sul secondo gradino del podio? Istintivamente verrebbe da chiamare in causa il micidiale debito pubblico – un fardello da 1812,79 miliardi di euro cresciuto a ritmi record (+2,9%) dalla fine del 2009 – ma la risposta va cercata altrove. A determinare il disastro italiano, spiega infatti Rabobank, è il famigerato “indicatore numero 8”, proprio quel “corruption perception index” che, si legge, misura “la credibilità, la capacità e l’abilità di un governo nel portare avanti le necessarie misure di austerity”. Roma, insomma, aveva promesso rigore e serietà. Ma qualcuno non le ha creduto. I soliti scettici e pessimisti?


Fonte : Debito e sostenibilità: disastro Italia Nel Primo mondo solo la Grecia peggio di noi | Il Fatto Quotidiano
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
per i VIX watchers ecco qua

Is something really scary coming in October?

Posted by Izabella Kaminska on Jul 14 11:38.
What on earth is going on with the Vix? Dedicated Vix watchers at the Daily Options Report and Vix and More blogs are getting a little agitated.
It’s all down to the Vix futures contango, which has sharply steepened recently. More curiously still, it is running a particularly high premium for the month October.
As the DOR noted on Tuesday (emphasis ours):
October is roughly 3 month’s (and change) away, and the VIX futures are roughly $8 Nov even higher than that.
Pretty clearly Mr. Market expects a volatility pause this summer, followed by a return to Excitement this Fall. That’s normally a safe assumption as summer is the lowest vol. time of year.
What stands out now though are two things. One is the magnitude of the expected volatility pop. 3-4 points I could easily see. But 8 points? That’s some serious Fear.
But that’s not all. According to DOR the Vix itself is already running modestly high by trading at the 25.80 mark. For the market to expect it to hit the low 30s in October is therefore quite significant.
To compare, the index hit 56.32 back in October 2008.
Looking at the most recent futures curve, meanwhile, you can definitely see a pronounced bump around October:

But just to highlight the level of the steepening, here’s a chart from Vix and More of the historical difference between the VIX third month futures and front month futures going back about six months.
It really does shoot higher:

Although, with that in mind, we would like to add some more charts to the mix of our own. These in our opinion suggest there might be more to this October premium than just a simple fundamental volatitilty view.
First here’s a chart showing quite a significant build up in short interest in the VXX (the iShares Vix based ETN) from about February onwards:

And another showing the general volume explosion in the same period (against a mostly falling share price):

Curiously, there was an equal volume explosion in iPath’s mid-term ETN the VXZ (which sits further down the curve from the fourth (October) month onwards) around the same period — although with a significantly larger price gain:

And lastly Barclays’ own data regarding AUM and liquidity regarding the two funds (found in an SEC filing, rather than on the ETN’s actual home page):

We can’t think the last time all those trends came together in an exchange traded product and underlying future.
Oh, apart from the time both the USO and UNG exchange-traded commodity funds saw assets under management spike, short interest surge and contango in the underlying jump — all against a largely static or falling price.
As for NAV/price deviations… Here’s the VXX deviation getting larger of late (courtesy of Morningstar):

And one last curiosity: why would the short-term VIX ETF (VXX) see no price anomaly during May 6 ‘flash crash’ day (first chart) but the VXZ see quite a substantial one (second chart)?


Answers on a postcard to FT Alphaville please (or in comments below).
Although, our hunch is that the VXX and VXZ are the latest funds to attract some sort of high frequency based contango-spread arbitrage trade.

http://ftalphaville.ft.com/blog/2010/07/14/285751/is-something-really-scary-coming-in-october/
 

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