Derivati USA: CME-CBOT-NYMEX-ICE BUND, TBOND and the middle of the guado (VM 69)



Naturalmente condivido molto di questo articolo ma vorrei capire per l'economista cinese citato all'inizio dell'articolo cosa vogliono dire le riforme strutturali; se intende il ritorno ad una produzione manifatturiera di qualità ed efficente negli USA allora lo comprendo se invece vuol dire altro non sono daccordo; se loro in questi anni sono cresciuti ed anche grazie agli investimenti diretti delle aziende multinazionali USA in Cina e di ciò devono tenere conto, gli squilibri si creano tutti assieme, non esiste uno che li crea ed uno che li subisce...
 
Naturalmente condivido molto di questo articolo ma vorrei capire per l'economista cinese citato all'inizio dell'articolo cosa vogliono dire le riforme strutturali; se intende il ritorno ad una produzione manifatturiera di qualità ed efficente negli USA allora lo comprendo se invece vuol dire altro non sono daccordo; se loro in questi anni sono cresciuti ed anche grazie agli investimenti diretti delle aziende multinazionali USA in Cina e di ciò devono tenere conto, gli squilibri si creano tutti assieme, non esiste uno che li crea ed uno che li subisce...

Sono perfettamente d'accordo, credo cmq che intendesse quello in grossetto

L'articolo è cmq una denuncia ben articolata e documentata sulle cause del declino USA, che sottoscrivo a tutto tondo
Non condivido che venga addebbitato solo agli USA l'attuale situazione valutaria
Gli USA fanno di tutto per peggiorare i già precari equilibri, ma lo yuan è oggettivamente sottovalutato, ecco questo è l'unico appunto che sento di fare

Buona domenica :)
 
Sono perfettamente d'accordo, credo cmq che intendesse quello in grossetto

L'articolo è cmq una denuncia ben articolata e documentata sulle cause del declino USA, che sottoscrivo a tutto tondo
Non condivido che venga addebbitato solo agli USA l'attuale situazione valutaria
Gli USA fanno di tutto per peggiorare i già precari equilibri, ma lo yuan è oggettivamente sottovalutato, ecco questo è l'unico appunto che sento di fare

Buona domenica :)


Si mi sento di dire che anche gli altri emergenti ed il Giappone hanno le loro responsabilità con il mercantilismo sui cambi e la sterilizzazione virtuale dei cambi effettuata frequentemente.
 
Si mi sento di dire che anche gli altri emergenti ed il Giappone hanno le loro responsabilità con il mercantilismo sui cambi e la sterilizzazione virtuale dei cambi effettuata frequentemente.

e l'Europa con il suo rigore finanziario sacrosanto ma fuori luogo in un mondo globalizzato dove non puoi fare quello che vuoi ma devi convincere gli altri che quello che fai tu è meglio di quello che fanno loro.
 
allora ..
per il tol expo del 29ott, io saressi interessato a

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ergo


qualcheduno è presente? a uno dei due ?

graSie
 
Fed non ha ancora deciso su nuove misure QE - Lipsky (Fmi)
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Reuters - 18/10/2010 16:25:17
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SHANGHAI, 18 ottobre (Reuters)


- Un nuovo ciclo di allentamento quantitativo negli Stati Uniti non è un cosa fatta e dipenderà dalla performance dell'economia.

Lo ha detto John Lipsky, vice direttore generale del Fmi.

Parlando al termine di una riunione dei funzionari finanziari a Shanghai, Lipsky ha anche minimizzato le preoccupazioni di una "guerra di valuta", dicendo che litigare sui tassi di cambio potrebbe cedere il passo ad un approccio più coordinato tra i paesi.

"Non credo che vi sia alcuna chiarezza circa il fatto che la Fed stia per agire" ha detto Lipsky, rispondendo alla domanda circa le prospettive per una nuova fase di allentamento quantitativo, la cosiddetta QE2, negli Stati Uniti. "Sembra che essi si vogliano basare sui dati nuovi".

In alcuni mercati emergenti stanno aumentando le preoccupazioni circa il fatto che un maggior allentamento monetario da parte della Fed, sotto forma di acquisti di titoli di Stato, potrebbe portare ad una destabilizzante ondata di afflussi di capitale, un tema centrale del forum di Shanghai.

Dominique Strauss-Kahn, direttore generale del Fondo monetario internazionale, ha detto che i paesi asiatici si troverebbe ad affrontare una sfida, se i flussi di capitali portasse a surriscaldamenti del tasso di cambio, a un boom del credito o a bolle speculative.

Ma l'esponente Fmi ha osservato che questi paesi hanno molte politiche nel loro 'kit di strumenti' per affrontare i rischi: "tassi di interesse più bassi, accumulo di riserve, una politica fiscale più stretta, misure macro-prudenziali e, talvolta, i controlli sui capitali".

Xia Bin, consigliere accademico alla banca centrale cinese, ha detto a Reuters a margine del convegno che Pechino che è necessario rafforzare i propri controlli di capitale.

"Gli Stati Uniti stanno attuando un allentamento di politica monetaria, che è irresponsabile e sta generando flussi di capitale. Ecco perché stiamo parlando di controlli sui capitali in Asia" ha detto.


DIBATTITO SULLO YUAN
Ma Yi Gang, un vice governatore della banca centrale, ha detto che il problema non è così netto, facendo notare che i controlli sui capitali potrebbero essere dannosi e quindi dovrebbero essere limitati.

La Cina ha già conti tra i più strettamente controllati dell'Asia, ma l'organi di vigilanza sulla valuta estera del paese ha promesso di fare ancora di più.

I flussi verso la Cina stanno in parte rincorrendo l'apprezzamento dello yuan, il che è accelerato nelle ultime settimane insieme a un aumento delle richieste estere per una moneta cinese più forte. Yi ha ribadito l'impegno di Pechino per una riforma del tasso di cambio che lo renda più flessibile Inoltre ha detto che la riforma sarà graduale e che lo yuan è già vicino al suo 'fair value'.

"Siamo pienamente in grado di mantenere i tassi di cambio del renminbi sostanzialmente stabili a un livello ragionevole ed equilibrato, dal momento che l'avanzo commerciale della Cina si sta riducendo" ha detto Yi.

Funzionari Usa ed europei dicono gli esportatori cinesi hanno un vantaggio sleale per il fatto che Pechino tiene lo yuan sottovalutato. Pechino venerdì ha vinto una sorta di tregua da quella pressione, quando il dipartimento del Tesoro statunitense ha ritardato la decisione di etichettarlo come manipolatore di valuta.

Con la Cina che si muove lentamente sulla riforma yuan, gli Stati Uniti che vanno verso un dollaro più debole e il Giappone che interviene per indebolire lo yen, alcuni funzionari e gli investitori hanno espresso timori circa l'inizio di una battaglia di valuta.

Lipsky ha detto che è riduttivo guardare solo ai tassi di cambio per riequilibrare l'economia mondiale. E' necessaria una gamma più ampia di politiche per ottenere che i paesi con surplus commerciali di grandi dimensioni, come la Cina, spendano di più.

"Questo è il modo giusto di vedere le cose. Questo è anche il modo per garantire che non ci sarà una guerra moneta, ma un approccio coerente e collaboartivo" ha detto.
 

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