Derivati USA: CME-CBOT-NYMEX-ICE BUND, TBOND and the middle of the guado (VM 69)

la volatilità dei cross è molto elevata e quindi i carry difficili da realizzare, la spostamento dei bond all'azionario con cambio di asset e ritorno alla normalità dei rendimenti obbligazionari pressochè conclusa, ulteriori sopostamenti alzerebbero troppo il costo del debito e quindi diventerebbe controproducente per cui per mantenere l'illusione della forza dell'azionario non resta che liquidare le posizioni più deboli e posizionarsi sulle più forti e quindi insistere sulla debolezza dei periferici europei per concentrarsi sui listini principali.

come riesci a sintetizzare le cose tu, non ci riesce nessuno . ho capito fino alla ultima parola grande ............:up:
 
ti faccio una domanda diretta, da ora in poi, non nel breve ma guardando a tutta la fase di medio lungo, c'è speranza che il ftsemib si possa riprendere e performare ALMENO come gli altri secondo te? e di conseguenza, non è mai troppo tardi passare ad altri cavalli sempre in area euro?
perchè è quello che penso, inutile insistere meglio decidersi a mollare la borsa italiana
grazie


p.s. la domanda l'ho scritta prima di leggere il tuo articolo sul blog :-o

I mercati si muovono al cambiare delle condizioni e quindi anche questo scenario è possibile sebbene al momento non è detto che succeda.
Il problema del listino italico è il sovrappeso dei titoli finanziari, è evidente che finchè i timori sui finanziari non si dissipano difficile vedere il listino italico sovraperformare, lo stress test europeo è stato un fallimento e se pensi che molti titoli finanziari italiani non erano poi troppo distanti dai valori minimi dello stress test ecco le necessità di aumenti di capitale indicate da banca d'Italia con tutti i problemi annessi e connessi.

Solo al risolversi delle beghe finanziarie il listino italico sovraperformerà.. per chi vuole restare sull'italia forse dovrebbe sovrappesare gli industriali soprattutto quelli diversificati sui paesi emergenti.

Sullo stress test poi una cosetta, le istituzioni finanziarie possono avere anche tutti i parametri apposto ma se improvvisamente subiscono un aumento del costo del funding e contemporaneamente una fuoriuscita massiccia di denari hanno ben poca possibilita di sopravvivere con le proprie gambe seppure in relativa buona salute.
 
I mercati si muovono al cambiare delle condizioni e quindi anche questo scenario è possibile sebbene al momento non è detto che succeda.
Il problema del listino italico è il sovrappeso dei titoli finanziari, è evidente che finchè i timori sui finanziari non si dissipano difficile vedere il listino italico sovraperformare, lo stress test europeo è stato un fallimento e se pensi che molti titoli finanziari italiani non erano poi troppo distanti dai valori minimi dello stress test ecco le necessità di aumenti di capitale indicate da banca d'Italia con tutti i problemi annessi e connessi.

Solo al risolversi delle beghe finanziarie il listino italico sovraperformerà.. per chi vuole restare sull'italia forse dovrebbe sovrappesare gli industriali soprattutto quelli diversificati sui paesi emergenti.

Sullo stress test poi una cosetta, le istituzioni finanziarie possono avere anche tutti i parametri apposto ma se improvvisamente subiscono un aumento del costo del funding e contemporaneamente una fuoriuscita massiccia di denari hanno ben poca possibilita di sopravvivere con le proprie gambe seppure in relativa buona salute.

perfetto, grazie :cool:
 
qualche numero... cosi tanto per dire


Italia, a vecchiaia 50% spesa sociale, a famiglie 4,5% - Istat
null.gif
Reuters -
20/12/2010 13:27:13
null.gif
null.gif
null.gif
ROMA, 20 dicembre (Reuters)


- Nel 2007 l'Italia ha destinato il 4,5% della spesa di protezione sociale alla famiglia, a fronte del 49,1% alle pensioni di vecchiaia.

È quanto emerge dalle tavole allegate al rapporto Istat sulla coesione sociale che è stato diffuso oggi.

L'Istat fornisce anche un quadro comparato a livello comunitario, dal quale si desume che i Paesi aderenti alla Zona euro hanno destinato nello stesso anno il 7,6% in media alla famiglia e il 37,9% alla vecchiaia.

Lo squilibrio degli stanziamenti verso gli anziani risulta confermato anche rispetto al confronto con i singoli più importanti Paesi europei. La Germania destina alla famiglia il 10,2% contro il 34,1% a favore della vecchiaia, la Francia ha percentuali pari a 8,1 e a 36,8%, la Spagna 5,9 e 31,1%.

La parte del leone nelle prestazioni la fanno naturalmente le pensioni e le rendite, che nel 2009 hanno drenato risorse pari a 235,759 miliardi su un totale di 402,189 miliardi (58,6%). Le prestazioni sociali in denaro (pensione sociale, di guerra, invalidità civili, non vedenti e non udenti) ammontavano nel 2009 a 25,697 miliardi.

I sussidi alla disoccupazione (che con l'esplosione della crisi risulta molto più alta tra i giovani) ammontavano nel 2009 a 11,576 miliardi, il 2,88% del totale della spesa di protezione sociale.
 
qualche numero... cosi tanto per dire


Italia, a vecchiaia 50% spesa sociale, a famiglie 4,5% - Istat
null.gif
Reuters -
20/12/2010 13:27:13
null.gif
null.gif
null.gif
ROMA, 20 dicembre (Reuters)


- Nel 2007 l'Italia ha destinato il 4,5% della spesa di protezione sociale alla famiglia, a fronte del 49,1% alle pensioni di vecchiaia.

È quanto emerge dalle tavole allegate al rapporto Istat sulla coesione sociale che è stato diffuso oggi.

L'Istat fornisce anche un quadro comparato a livello comunitario, dal quale si desume che i Paesi aderenti alla Zona euro hanno destinato nello stesso anno il 7,6% in media alla famiglia e il 37,9% alla vecchiaia.

Lo squilibrio degli stanziamenti verso gli anziani risulta confermato anche rispetto al confronto con i singoli più importanti Paesi europei. La Germania destina alla famiglia il 10,2% contro il 34,1% a favore della vecchiaia, la Francia ha percentuali pari a 8,1 e a 36,8%, la Spagna 5,9 e 31,1%.

La parte del leone nelle prestazioni la fanno naturalmente le pensioni e le rendite, che nel 2009 hanno drenato risorse pari a 235,759 miliardi su un totale di 402,189 miliardi (58,6%). Le prestazioni sociali in denaro (pensione sociale, di guerra, invalidità civili, non vedenti e non udenti) ammontavano nel 2009 a 25,697 miliardi.

I sussidi alla disoccupazione (che con l'esplosione della crisi risulta molto più alta tra i giovani) ammontavano nel 2009 a 11,576 miliardi, il 2,88% del totale della spesa di protezione sociale.

più che mai un paese di vekki
poi quando qualche centinaio di gggiovani si incaxxano , a torto a ragione che sia , parte la criminalizzazione per metterli al loro posto ancora una volta
 
segnalo a causa del gravissimo buco di operatività tuttora in corso il topics nella stessa sezione "CLASS ACTION CONTRO WEBANK" per attivare un risarcimento per tutti i trader sfortunati di tale banca
 
più che mai un paese di vekki
poi quando qualche centinaio di gggiovani si incaxxano , a torto a ragione che sia , parte la criminalizzazione per metterli al loro posto ancora una volta

A volte mi domando se è più violento il cretino che spakka tutto per strada o quelli che ti dicono che a causa della globalizzazione devi pagare di piu gli studi, lavorare di piu guadagnare di meno e accettare quanto le aziende impongono in giro per il mondo come se la natura giuridica fosse più importante degli uomini.
 
A volte mi domando se è più violento il cretino che spakka tutto per strada o quelli che ti dicono che a causa della globalizzazione devi pagare di piu gli studi, lavorare di piu guadagnare di meno e accettare quanto le aziende impongono in giro per il mondo come se la natura giuridica fosse più importante degli uomini.


eh !! :up::up::up:
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto