Azionario Italia - SPMIB
Risulta avverata l'ipotesi prospettata nella scorsa analisi e l'indice italiano rompe i minimi a tre anni portandosi nell'area 30000 già segnalata. Situazione dell'equity italiano che rimane difficile a causa dell'uscita frettoloso di alcuni hedge funds esteri in crisi di liquidità, investitori che erano molto sovrappesati su diversi titoli del paniero domestico. Dal punto di vista tecnico test perfetto nella giornata di ieri della ripida trend line ribassissta sui 30000 che potrebbe supportare nel breve il rimbalzo tecnico che appare inevitabile con primo obiettivo sui 32000. Sopra quest'ultima quota, in caso di rottura al rialzo, possibile il test dei 34500 sulla prima resistenza statica. Una ulteriore rottura al ribasso dei 30000 nel breve, senza rimbalzo tecnico, potrebbe avvenire solamente su una esplosione generalizzata della crisi nella prossima settimana, con target tecnici non prevedibili.
Azionario Europa - DAX
Test e parziale rimbalzo dell'indice da quota 6200 dove testa la ribaissista dinamica di medio termine. Situazione tecnica di breve che rimane fortemente negativa con l'indice che per ora non sembra trovare la forza del rimbalzo e i brevi allunghi vengono subito utilizzati per liquidare nuove posizioni.
Al momento sembra prevalere in Europa il timore di nuove difficoltà per qualche altra banca dopo la vicenda si Societe Generale e gli operatori rimangono negativi scontando dunque questa ipotesi. Solamente scongiurando l'avviarsi di una eventuale crisi finanziaria sistemica si potranno rivedere al rialzo le stime sull'equity europeo che per alcuni settori, telecomunicazioni, finanziari e immobiliari sconta p/e fortemente penalizzanti, tra 6 e 10. Analisi di prezzo/utili che al momento non viene comunque presa in considerazione fino a che il focus rimane su debito e cash flow, il vero nodo di questa recente crisi finanziaria. La scarsità di credito e la difficoltà di liquidare asset storicamente liquidi come equity e bond conducono a prezzare seriamente il rischio di default anche per aziende per la quali questa ipotesi risultava inimmaginabile un anno fa, tempi in cui il debito appariva un bene grazie al leverage e al differenziale di rendimento tra il costo del debito e quello del business.
Tecnicamente nuovamente negativi e in panic selling solo sotto i 6100/6200 sul Dax mentre sembrano aprirsi possibilità nel breve di un lieve rimbalzo verso i 6600/6500. Positivi nel breve solo sopra quota 7000.
Azionario USA - SP500
Ancora dati macro pesantissimi in America sul lato finanziario con l'uscita a sorpesa della notizia riguardante la drammatica crisi di liquidità di Bear and Stearns (che attualmente viene valutata solo per gli immobili di proprietà)i, colosso della finanza USA. Banca che nelle recenti settimane aveva invece smentito le difficoltà. Brutte notizie anche sul lato macro con ordinativi, fiducia e occupazione in veloce deterioramento a confermare che la crisi finanzairia si è già propagata sul lato reale.
Prezzi che scontano l'inceretezza rimanendo neell'area di minimo a 1300 punti con volatilità a livelli record.
Difficile prevedere un bottom per il trend di breve in questa fase molto confusa. Rimane a mio avviso valida la proiezione della trend line di medio con target 1200/1220 che sembra poter supportare l'estensione ribassista partita dai 1350, precendente massimo relativo. Possibile dunque il test dei 1200/1220 con rmbalzo tecnico verso i 1300/1320. Al momento situazione che rimane negativa con l'assenza di segnali convincenti di rimbalzo.
Ultimo punto da segnalare l'enorme creazione di liquidità fornita dalla Fed in prima istanza grazie al rifinanziamento eccezionale varato nella scorsa settimana al quale le banche stanno già attingendo e alla nuova liquidità, non artificiale ottenuta dall'uscita dall'equity. Liquidità che da un lato produrrà certamente da un lato fenomeni inflattivi, in caso di recessione inferiore alle attese, mentre un rimbalzo violentissimo sull'azionario nel caso di buone notizie nel breve termine.
Forex - Euro/Dollaro US
Movimento eccezionale del cross che si porta sui nuovi massimi storici e diventa oggetto dei carry trade che scontano già tassi al 2 in America. Dal punto di vista macro dati che confermano il tasso di cambio, con il differenziale tassi Usa Europa in ulteriore allargamento e crisi finanziaria Usa decisamente peggiore di quella Europea.
Possibilità comunque di uno storno tecnico in area 1.50/1.51 con trend che comunque rimarebbe sempre negativo. Cambiamento di trend solo sotto area 1.45.
Obbligazionario Euro - Bund Future
Bund che rimane saldamente in prossimità dei massimi grazie a mio avviso solo a fenomeni di fly to quality e quindi fuga dall'azionario. Dal punto di vista macro possibiltà di tagli dei tassi Europei sempre ridotta al minimo e incertei le motivazioni reali a sostegno di questi prezzi.
Outlook tecnico che rimane positivo nel medio con possibiltà di rivedere quota 116.00 in caso di recupero di breve del mercato azionario. Solo sotto questa quota possibiltà di un indebolimento nel medio termine.