BUND, TBOND. Arriva l'inverno.......(VM99 anos)

f4f ha scritto:
slegano le loro valute dal dollaro ....
azz
ù

seeee e quotano il crudo in dollariarabi? :D :D ..azz no in euro..così domani abbiamo il crudo a 110 euri al barile ed alla pompa a 3 euri al litro :-o

telefono a giorgino e gli dico che qui per risanare il tutto ci vuole una guerra preventiva contro l'arabia saudita :D
 
dan24 ha scritto:
cosa vorrebbe dire decoupling?

intanto crescita occupazione europa in rallentamento al 0,2%



In economics, decoupling refers to the lessening of correlation or dependency between variables. It is often used in the context of economic production and environmental quality. In this context, it refers to the ability of an economy to grow without corresponding increases in environmental pressure. In many economies increasing production (GDP) would involve increased pressure on the environment. An economy that is able to sustain GDP growth, without also experiencing a worsening of environmental conditions, is said to be decoupled. Exactly how, if, or to what extent this can be achieved is a subject of much debate.

Similarly, decoupling can refer to "breaking" the link between a dependent variable and its cause for a specific industry or activity. For instance, decoupling green house gas emissions from increasing electrical power generation.

The OECD has made decoupling a major focus of the work of its Environment Directorate. The OECD defines the term as follows:

The term decoupling refers to breaking the link between “environmental bads”and “economic goods.” (OECD, 2002)

Decoupling and the stock market declines of January 2008
Decoupling holds that European and Asian economies, especially emerging ones, have broadened and deepened to the point that they no longer depend on the United States for growth, leaving them insulated from a severe slowdown there, even a fully fledged recession. Faith in the concept has generated strong outperformance for stocks outside the United States. In January 2008 as fears of recession mounted in the United States, stocks declined heavily. Contrary to what the decouplers would have expected, the losses were greater outside the United States, with the worst experienced in emerging markets and developed economies like Germany and Japan. Exports make up especially large portions of economic activity in those places, but that was not supposed to matter anymore in a decoupled world because domestic activity was thought to be so robust.[1]
 
dan24 ha scritto:
per chi ha voglia di fare una piccola analisi personale...e dare un proprio pensiero...
vi domando:

perchè nel 2001 dopo l'11 settembre tutte le banche mondiali centrali si affrettarono a tagliare i tassi di interesse a livelli sotto soglia inflazione e quindi a tassi reali negativi..che furono mantenuti bassi per anni...dando una risposta ad uno shock esogeno al mercato..compresa la Bce che tenne i tassi al 2% per anni...andando contro il proprio mandato...ma con un effetto anche sull'inflazione nullo...mentre oggi con una crisi di stampo finanziario e non uno shock esterno...la stessa Bce guarda solo al lato inflattivo?

qual'e' la differenza sostanziale dei due approcci da parte della Bce?
perchè nel caso di attentato tagliò i tassi al 2% tenendoli saldamente bassi per anni e creando così bolle speculative su tutto..(vedi immobili-borse-obbligazioni-oro ecc)..ed oggi quando la bolla è scoppiata e l'europa ha realmente bisogno di avere un allentamento della politica monetaria si è incaponita sull'inflazione?

1)All'epoca il prezzo delle commodities non era un problema mentre ora si
2)Secondo me se anche l'area euro prendesse iniziative inflazionistiche la fiducia sul sistema monetario attuale crollerebbe in maniera più massiccia di quanto non già stia facendo segno è la forza delll'oro contro tutte le valute, puoi immaginare dove sarebbero andati tutti i soldi fuoriusciti dal dollaro in questi mesi se anche l'euro adottava politiche monetarie aggressive?
 
Re: tasso di sconto taglio a sorpresa

feliceanima ha scritto:
taglio a sorpresa stanotte del tasso di sconto a 3,25 % della Fed e il dollaro giu' nei confronti di tutte le valute .
Stamane tutti giu' per terra gli indici mondiali

Non dormi la mattina presto . . . ??


Ma domani .... 18/03 ... RI-TAGLIERANNO ...... ancora ..... ?





.
 
gipa69 ha scritto:
1)All'epoca il prezzo delle commodities non era un problema mentre ora si
2)Secondo me se anche l'area euro prendesse iniziative inflazionistiche la fiducia sul sistema monetario attuale crollerebbe in maniera più massiccia di quanto non già stia facendo segno è la forza delll'oro contro tutte le valute, puoi immaginare dove sarebbero andati tutti i soldi fuoriusciti dal dollaro in questi mesi se anche l'euro adottava politiche monetarie aggressive?



appoggio pieno e vigoroso !
 
dan24 ha scritto:
cosa vorrebbe dire decoupling?

intanto crescita occupazione europa in rallentamento al 0,2%

vuol dire che si studia un modo per sciogliere il vincolo monetario tra quei paesi e gli USA che causa appunto queste forti pressioni inflazionistiche. Le monete dei paesi del golfo hanno la moneta legata con un rapporto di concambio al dollaro e le discese del dollaro portano ad aggiustamenti valutari continui che causano pressioni inflazionistiche insostenibili.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto