Salve.
Mi affaccio da poco nel campo dei BFP e cerco di districarmi in questa materia ancora per me un pò ostica , ma tanto affascinante per le potenzialità economiche che comporta.
Spero che l'esperienza dei "veterani" di questo Forum mi aiuti a capire meglio.
Passo al dunque: ho fatto una simulazione tra i BFPI e i BFP18m .
Ponendo come base le emissioni di Febbraio 2009, ho visto che presupponendo un investimento di 100.000 € in entrambi i casi, e decidendo una vendita ai 18 mesi (termine naturale per i BFP18m) e la stessa vendita per i BFPI interrompendoli sempre a 18 mesi, i guadagni mi sembrano essere molto differenti gli uni dagli altri.
Infatti (secondo il calcolatore sul sito Poste Italiane) si ha un guadagno netto così differenziato:
100.000 € BFPI serie I37 Febb. '09 venduti ad Agosto 2010 frutterebbero
394,14 €
100.000 € BFP18m serie 1P8 Febb. '09 scaden. Agosto 2010 frutterebbero
2019,32 €
Se i calcoli fatti sono giusti, mi chiedo , da profano
non conviene a parità di periodo
puntare sui BFP18m visto che la cedola si incassa dopo un anno e mezzo, mentre per quelli indicizzati all'inflazione (seppur in prospettiva + remunerativi nel tempo) bisogna attendere 10 anni, dato che come visto se dismessi prima (es. 18 mesi) danno guadagno irrisorio ?
Mi si potrà dire che per i BFPI c'è sempre lo switch, ma così facendo gli anni da 10 diventano sempre più numerosi nel tempo... (quel che si poteva ottenere in 10, per cercare di spuntare di più si potrebbe avere in 11, 13, 15 anni etc.) e per un investitore poniamo di 60 anni la prospettiva temporale comincerebbe a far paura.
P.S. Non desidero prendere in considerazione la soluzione Conto-Deposito !
Mi dite la vostra ? Grazie. (Spero di aver spiegato le mie perplessità in modo chiaro).