Buona giornata a tutti/e
se fai come me,conosco diversi frontalieri e ogni tanto cambio il loro stipendio in € ma li tengo a casa,se dovrei andare in banca a cambiarli in €
qualche anno fa mi hanno detto che avrebbero dovuto indicare la provenienza,non so adesso,non mi interessa e metto sotto il materasso.In mezz'ora sono fuori dall'Italia.
Roma - Del rischio della rottura dell'euro si sta parlando sempre più spesso,. Nessun presidente della Bce aveva però lanciato un avvertimento così netto contro tale pericolo, come ha fatto invece Mario Draghi, in quella che è stata la sua prima intervista al Financial Times da quando ha preso le redini dell'istituto di Francoforte, lo scorso 1° novembre.
Il suo predecessore Jean-Claude Trichet non si era mai spinto a tal punto, liminandosi a parlare di uno scenario "assurdo". Di qui la dichiarazione del Ft stesso, secondo cui
Draghi ha rotto un tabù.
Il numero uno della Banca centrale europea è tornato però a ribadire quanto i mercati non hanno finora ancora digerito bene. "La gente deve accettare che noi dobbiamo, e dovremo sempre,
agire in linea con il nostro mandato e negli ambiti fissati dalle nostre leggi - ha detto - La cosa importante ora è ripristinare la fiducia della gente - cittadini, così come investitori - nel nostro continente. E non raggiungeremo questo risultato distruggendo la credibilità della Bce".
Dunque, coerente con quanto aveva già detto, Draghi ha puntualizzato che spetta ai governi trovare una soluzione alla crisi del debito. Così come
spetta alle banche decidere il da farsi. "Una delle cose che potrebbero fare sarebbe acquistare i titoli sovrani - ha continuato - Ma si tratta solo di un fattore. E ovviamente tale mossa non sarebbe la stessa cosa di una Bce che si fa avanti acquistando bond. Un auspicio è che esse (le banche) finanzino l'economia reale, specialmente le imprese a piccola -media dimensione".
Insomma, i limiti della Bce sono stati ben ricordati. "La politica monetaria non può fare tutto", ha avvertito, rispondendo all'eventualità che la Bce possa fissare un tetto massimo ai rendimenti.
La soluzione è a suo avviso nei politici, che devono a questo punto muoversi velocemente per rendere il Fondo salva stati operativo.
Illustrando uno scenario per l'Europa, Draghi ha avvertito che, nel caso in cui un paese dell'Eurozona decidesse di lasciare l'euro, le sue prospettive economiche subirebbero un forte peggioramento. In quel caso, i paesi rimanenti dovrebbero cambiare la legge dell'Unione europea e non si saprebbe "come il tutto andrebbe a finire".
Sicuramente, per i paesi al di fuori dell'euro, le prospettive sarebbero di una "forte inflazione".
-7merry christmans
M5S ci saremo anche noi
belli&brutti