Massimo Odiot
Giovane Povero
Vedo che c'è un dibattito inerente a diverse tipologie di investimento, ecco la mia breve esperienza personale.
Guardandomi indietro, da quando ho cominciato 5 anni fa, sono entrato su: conti deposito, azioni, obbligazioni corporate e bancarie, anche subordinate, e tds sia EU sia HY, incluso giretto su venezuela in €... Ancora oggi ho una bellissima obbligazione del Belize in $ che scade nel 2029... E su cui sono incastrato con un bel -30% Diciamo che la tengo in portafoglio a mo' di monito!
Il succo della domanda che ormai mi faccio ogni qualvolta entro su un prodotto finanziario è: considerando lo scenario peggiore, i.e. default dell'emittente, che probabilità ho di riavere qualcosa? E, soprattutto, chi è l'emittente?
Qualche esempio, che vi invito a commentare e/o confutare:
- se fallisce una banca: la storia recente (Lehman, Irlanda, Islanda) insegna che vengono salvati (in parte o totalmente) solo i risparmi dei correntisti, a volte solo quelli del Paese di appartenza ... Obbligazionisti e azionisti vengono perforati da dietro e fino alle tonsille
- se fallisce uno Stato estero: Argentina, Ecuador, Islanda, probabilmente la Grecia (tocchiamo ferro, ma sembra probabile)... Che è successo/sta succedendo? Per farla breve: o mangi la minestra che "generosamente" ti offrono (ristrutturazione del debito), o salti dalla finestra (hold-out)! Se un domani fallisse il Venezuela, che fate? Prendete l'aereo e andate dall'altra parte del mondo a cercare Chavez per gonfiarlo di cartelle? O subite in silenzio, perchè non c'è alternativa?
- se fallisse l'Italia: qui si gioca in casa, hai voglia a fare casino finchè non ti ridanno i soldi o ti ripagano in qualche altro modo: scioperi, ti incateni, smetti di pagare le tasse, scarichi letame davanti a casa dei politici, tiri uova marce fuori dai palazzi del potere, etc...
Insomma, non dimentichiamo mai di che stiamo parlando: in Italia siamo comunque italiani, mentre invece quando investiamo in multinazionali e stati esteri...
Guardandomi indietro, da quando ho cominciato 5 anni fa, sono entrato su: conti deposito, azioni, obbligazioni corporate e bancarie, anche subordinate, e tds sia EU sia HY, incluso giretto su venezuela in €... Ancora oggi ho una bellissima obbligazione del Belize in $ che scade nel 2029... E su cui sono incastrato con un bel -30% Diciamo che la tengo in portafoglio a mo' di monito!
Il succo della domanda che ormai mi faccio ogni qualvolta entro su un prodotto finanziario è: considerando lo scenario peggiore, i.e. default dell'emittente, che probabilità ho di riavere qualcosa? E, soprattutto, chi è l'emittente?
Qualche esempio, che vi invito a commentare e/o confutare:
- se fallisce una banca: la storia recente (Lehman, Irlanda, Islanda) insegna che vengono salvati (in parte o totalmente) solo i risparmi dei correntisti, a volte solo quelli del Paese di appartenza ... Obbligazionisti e azionisti vengono perforati da dietro e fino alle tonsille
- se fallisce uno Stato estero: Argentina, Ecuador, Islanda, probabilmente la Grecia (tocchiamo ferro, ma sembra probabile)... Che è successo/sta succedendo? Per farla breve: o mangi la minestra che "generosamente" ti offrono (ristrutturazione del debito), o salti dalla finestra (hold-out)! Se un domani fallisse il Venezuela, che fate? Prendete l'aereo e andate dall'altra parte del mondo a cercare Chavez per gonfiarlo di cartelle? O subite in silenzio, perchè non c'è alternativa?
- se fallisse l'Italia: qui si gioca in casa, hai voglia a fare casino finchè non ti ridanno i soldi o ti ripagano in qualche altro modo: scioperi, ti incateni, smetti di pagare le tasse, scarichi letame davanti a casa dei politici, tiri uova marce fuori dai palazzi del potere, etc...
Insomma, non dimentichiamo mai di che stiamo parlando: in Italia siamo comunque italiani, mentre invece quando investiamo in multinazionali e stati esteri...