ciao scarla.....ti hanno concesso la pausa sigaretta???
Ciao CalcaCalcone(BelCarcarlo)
Pil, il Brasile supera la Gran Bretagna
Il Paese carioca con prodotto interno lordo di 2,52 trilioni di dollari diventa la sesta economia mondiale, superando quella britannica ferma a 2,48 trilioni di dollari
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI Lo leggo dopo
Il ministro delle Finanze brasiliano, Guido Mantega
LONDRA - C’è stato un nuovo sorpasso nella classifica delle più grandi potenze economiche della terra: il Brasile è salito in sesta posizione, superando la Gran Bretagna. Il nuovo exploit di uno dei paesi emergenti del cosiddetto gruppo Bric (Brasile Russia India Cina) è stato annunciato oggi dal ministro delle Finanze brasiliano Guido Mantega e confermato da istituti di ricerca indipendenti. L’economia del Brasile ha ora un valore di 2 trilioni e mezzo di dollari (per l’esattezza 2,52 trilioni) contro i 2,48 trilioni di dollari di quella britannica.
Due anni or sono, secondo cifre del Fondo Monetario Internazionale, il Regno Unito era ancora in testa, con un’economia da 2,25 trilioni di dollari, rispetto a quella brasiliana che era a quota 2,09. Ma da allora il Brasile ha continuato a godere di un boom economico, sostenuto dagli alti prezzi di petrolio e materie prime, ed il suo prodotto interno lordo ha proseguito la crescita, mentre la Gran Bretagna è rimasta in bilico tra stagnazione e recessione come la maggior parte dell’Occidente. L’anno scorso il pil del Brasile è aumentato del 2,7 per cento, mentre quello del Regno Unito soltanto di un anemico 0,8 per cento.
“Ma l’importante per noi non è essere la sesta maggiore economia mondiale, bensì essere una delle economie più dinamiche e con una crescita sostenibile”, osserva il ministro Mantega. Negli anni precedenti la crescita del Brasile era stata prodigiosa: + 5 per cento nel 2010 e + 34 per cento nel 2009. Secondo la presidente Dilma Rousseff, il rallentamento nel 2011 dipende dalla debole situazione economica globale e dalla necessità di combattere l’inflazione.
La scalata al vertice del potere economico mondiale, tuttavia, non si ferma al sesto posto. Con grandi giacimenti di petrolio e gas scoperti di recente lungo le sue coste, il Brasile è ora il nono produttore mondiale di greggio e aspira a entrare fra le prime cinque economie della terra, superando anche la Francia. Insieme a quella della Cina, che l’anno scorso ha sorpassato il Giappone salendo al secondo posto, subito dietro gli Stati Uniti, l’ascesa brasiliana è l’altro più evidente fenomeno globale del momento. La graduatoria attuale vede dunque Usa, Cina, Giappone, Germania, Francia, Brasile e Gran Bretagna nelle prime sette posizioni. Il governo di Rio de Janeiro ammette di avere ancora problemi di forte diseguaglianza tra la sua popolazione di 190 milioni di abitanti, ma nell’ultimo decennio la povertà è diminuita: il 50 per cento meno agiato dei brasiliani ha visto crescere il proprio reddito del 68 per cento. Tra il 2014, quando ospiterà la Coppa del Mondo, e il 2016, quando ospiterà le Olimpiadi, non ci sarebbe da meravigliarsi se il Brasile facesse un altro sorpasso.
(06 marzo 2012) © Riproduzione riservata
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