Obbligazioni indicizzate inflazione Carcabar: Btp, Etf, Bond, commenti liberi sugli investimenti (9 lettori)

il carcarlo

only etf
et encore......


Euro, 172 economisti scrivono a Merkel: ti sbagli di grosso

di: WSI Pubblicato il 06 luglio 2012| Ora 12:12
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Un nutrito gruppo di analisti tedeschiu ha scritto una lettera aperta alla Cancelliera: consentire che vengano usate risorse del fondo salva stati per aiutare le banche dei paesi "colpevoli" e' "sbagliato".



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Merkel ha respinto le accuse: "prima di tutto si tratta di migliorare la supervisione delle banche e questo sappiamo tutti che e' urgente".
New York - "Miei cari compatrioti, le decisioni che la Cancelliera si e' trovata costretta a prendere al Summit dei paesi dell'Unione Europea sono sbagliate". Cosi' inizia una lettera aperta inviata al capo di governo da un gruppo di influenti economisti tedeschi.

Gli analisti, molto noti in patria tra cui il numero uno dell'influente think tank Ifo Hans-Werner Sinn, sostengono che la Cancelliera tedesca abbia intrapreso una strada piena di pericoli verso una unione bancaria.

Gli accordi stretti in linea teorica allo scorso vertice di Bruxelles dai leader dell'Unione Europea prevedono che le risorse dei due fondi salva stati del MES (Meccanismo Europeo di Stabilita') e dell'EFSF (European Financial Stability Facility) vengano utilizzate per aiutare direttamente le banche - piuttosto che passando dai governi. Sono stati immediatamente accolti come un importante passo in avanti verso l'unione bancaria e fiscale dell'Eurozona.

Con questa misura, le banche spagnole, che hanno trascinato sull'orlo del baratro la quarta potenza economica del blocco a 17, potranno usufruire anche di 100 miliardi di euro di finanziamenti.

Ma nella lettera, pubblicata dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, gli economisti dicono chiaro e tondo che Merkel ha torto. "I debiti delle banche sono tre volte piu' alti dei debiti dei governi. I contribuenti, i pensionati e i piccoli risparmiatori dei paesi dai bilanci piu' solidi d'Europa non devono pagare per i passivi e gli errori commessi dagli istituti di credito, in particolare non per le perdite gigantesche che verranno provocate con ogni probabilita' dalle bolle economiche inflazionistiche dei paesi del sud d'Europa".

Gli analisti tedeschi si dicono inoltre "molto preoccupati" per il passo successivo che sembra verra' compiuto verso l'unione bancaria - che prevede la condivisione delle passivita' e del debito delle banche del sistema euro.
 

il carcarlo

only etf
questa poi.......


"Libor dei banksters"

di: WSI Pubblicato il 06 luglio 2012| Ora 12:21
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Un tempo banchieri, oggi gangster della finanza. Il ciclone che ha travolto Barclays è appena iniziato. I tentativi di manipolare il tasso potrebbero tradursi nella frode finanziaria più imponente della storia.



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Il Libor affair. Banksters. Come lo scandalo della manipolazione dei tassi potrebbe diffondersi e cosa fare. La vignetta dell'Economist.
Roma - Già la fiducia verso i banchieri di tutto il mondo era scesa ai minimi storici, complice la crisi finanziaria del 2008, le rivelazioni shock sui bonus e gli stipendi dei dirigenti, l'ultimo scandalo di trading che ha visto JP Morgan nell'occhio del ciclone. La tempesta che si è abbattuta sulla City di Londra e che ha visto colossi britannici del calibro di Barclays manipolare il tasso interbancario Libor, è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. E che ha fatto infuriare tutti: governo britannico, cittadini inglesi e non solo, piccoli investitori e...anche la stampa. Tanto che l' Economist non risparmia critiche all'intero settore bancario in un articolo di oggi e ribattezza i bankers, ergo i banchieri, con l'appellativo di banksters.

Ecco a voi i gangster delle banche. Indicativo quanto scrive il settimanale: "i tentativi di manipolare il Libor tradiscono semplicemente una cultura fatta di disonestà gratuita, oltre a dare il via a una serie di cause legali e a una maggiore regolamentazione in tutto il mondo". Questo potrebbe essere davvero essere il momento della verità, che l'Economist definisce come "tobacco moment", riferendosi alle cause legali che colpirono pesantemente l'industria del tabacco anni fa. Il momento,insomma, di fare i conti con la giustizia. "I pericoli di tutto ciò sono ovvi: la furia popolare e le cause collettive raramente rappresentano un buon punto di partenza per la creazione di nuove regole".

Al momento, continua l'articolo, "lo scandalo sta colpendo un paese e una banca in particolare. Barclays è stata multata con $450 milioni dalle autorità di regolamentazione americane e britanniche per i suoi tentativi di manipolare il Libor. Gli sforzi compiuti dall'istituto per sedare lo scandalo sono falliti miseramente, con Bob Diamond, l'amministratore delegato, che si è dimesso questa settimana". Il governo britannico ha ordinato nel frattempo una revisione parlamentare per far luce sulle banche inglesi e il risultato è che la "reputazione della City è stata ulteriormente intaccata".

Ma "questa storia va al di là del Regno Unito. Barclays è la prima banca a essere finita sotto i riflettori in quanto ha deciso di offrire la sua cooperazione alle indagini. Non sarà l'ultima. Le indagini sulla manipolazione del Libor e di altri tassi sono in corso in America, Canada e nell'Unione europea. E tra queste, spuntano molti tra i nomi più altisonanti della finanza: come quelli di Citigroup, JP Morgan Chase, UBS, Deutsche Bank e HSBC. A essere implicati, sono i dipendenti da New York a Tokyo".

Lo scandalo "potrebbe finire con il costare molti soldi alle banche. Il Libor è utilizzato infatti per fissare il valore di strumenti finanziari stimato a 800.000 miliardi di dollari, ed è capace di condizionare i prezzi di tutto, dai semplici mutui ai derivati sul tasso di interesse. Se i tentativi di manipolare il Libor sono riusciti - e le autorità di regolamentazione ritengono che in alcuni casi Barclays abbia ottenuto i risultati sperati - allora questa si confermerà la frode finanziaria più grande della storia, condizionando investitori di tutto il mondo. E tutto ciò darà il via a una serie di cause legali che saranno avviate non solo dai clienti diretti delle banche implicate, ma da ognuno che abbia un interesse finanziario legato al Libor. Le cause, probabilmente, sono già iniziate".
 

il carcarlo

only etf
caz.zi nostrani invece.....:D


Le famiglie hanno sempre meno soldi
Istat: reddito disponibile in termini reali giù dell'1% su base congiunturale, del 2% su base annua
06 luglio, 11:43
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Cala il potere d'acquisto
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Crisi pesa, giù consumi alimentari per famiglie

ROMA - Nel primo trimestre del 2012, tenuto conto dell'inflazione, il potere d'acquisto delle famiglie consumatrici, cioé il reddito disponibile in termini reali, è calato dell'1% su base congiunturale del 2% su base annua. Lo rileva l'Istat.

Inoltre, rileva sempre l'Istat, nel primo trimestre del 2012 il tasso d'investimento delle famiglie consumatrici (definito dal rapporto tra gli investimenti fissi lordi, che comprendono esclusivamente gli acquisti di abitazioni, e il reddito disponibile lordo) è stato pari al 6,7%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali sul trimestre precedente e di 0,4 punti rispetto ai primi tre mesi del 2011. Gli investimenti fissi lordi delle famiglie consumatrici hanno subito una consistente contrazione, diminuendo del 2,7% in termini congiunturali e del 4,6% su base annua.

Nel primo trimestre del 2012 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è sceso dello 0,5% sul trimestre precedente, mentre risulta in aumento dello 0,9% su base annua. Lo rileva l'Istat aggiungendo che nei primi tre mesi dell'anno la propensione al risparmio, misurata al netto della stagionalità, è stata pari al 9,2%, ferma su base congiunturale e in aumento (+0,4 punti percentuali) in termini tendenziali.

Nei primi tre mesi del 2012 la spesa delle famiglie consumatrici per consumi finali è scesa dello 0,4% rispetto al trimestre precedente, mentre risulta in rialzo dello 0,4% su base annua.

GIU' QUOTA PROFITTO IMPRESE IN PRIMI TRE MESI 2012 - Nel primo trimestre del 2012 la quota di profitto delle società non finanziarie è risultata pari al 38,8%, con una riduzione di 0,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 1,3 punti rispetto al corrispondente trimestre del 2011. Lo rileva l'Istat.

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il carcarlo

only etf
Schaeuble, fine euro catastrofe mondiale
Monito del ministro delle Finanze tedesco
06 luglio, 12:38



(ANSA) - ROMA, 6 LUG - La fine dell'euro porterebbe ad una ''catastrofe economica '' per la Germania, l'Europa e il mondo.

Lo ha detto il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, in una intervista alla radio tedesca Rbb Inforadio.:eek::eek::eek::eek:
 

il carcarlo

only etf
:eek::eek::eek::eek::eek:


Giappone a rischio: potrebbe finire il contante già entro ottobre

di: WSI Pubblicato il 06 luglio 2012| Ora 08:16
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A dirlo è lo stesso ministro delle Finanze. La fase di stallo in parlamento rischia di mettere in serio pericolo i bilanci. Chiesta cooperazione tra i partiti per approvare la richiesta di maggiori vendite di bond.



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Jun Azumi, ministro delle Finanze del Giappone: "Non importa quale partito è in carica. Senza questa legge i bilanci del paese crolleranno".
Tokyo - Il Giappone potrebbe finire presto a corto del contante necessario per finanziare le spese in bilancio, già entro ottobre. Lo stallo in parlamento sulla legge che rivede il finanziamento del deficit rischia di portare il paese al crollo. A dirlo è lo stesso ministro delle Finanze nipponico, Jun Azumi.

L’annuncio è una chiamata ai partiti di opposizione, di interrompere il freno sulla proposta di legge avanzata dal Partito Democratico in carica, o si rischiano conseguenze veramente gravi per l’intero sistema economico, in primo luogo tramite revisione del merito di credito da parte delle agenzie di rating.

"Non importa quale partito è in carica. Senza questa legge i bilanci del paese crolleranno", ha detto Azumi. "Spero proprio che alla fine si riesca a raggiungere un accordo".

Il budget del Giappone, per l’anno fiscale in corso, con inizio lo scorso aprile, ammonta a 90,3 trilioni di yen, circa $1,13 trilioni. La proposta di legge consentirebbe al paese di vendere 38,3 trilioni di bond, circa $480 miliardi, per finanziare il budget.

Entro la fine di settembre la spesa dovrebbe raggiungere i 43,9 trilioni di yen, circa $550 miliardi. "Assumendo che la legge non dovesse passare, il governo avrebbe a disposizione appena 46,1 trilioni di yen ($577 miliardi) fino a settembre", ha detto il ministro. "Non sufficienti per arrivare alla fine di ottobre".

Il Giappone ha il debito più grande al mondo, circa il doppio del Pil, che si aggira sui $5 trilioni.:benedizione::benedizione::benedizione:


amen:D
 

Hank

Contengo Solfiti
Come cigliegina sulla torta MPS ammette che fu un errore avere tanti btp in pancia.

Anche se gli "errori" di MPS sembrerebbero altri!
 

il carcarlo

only etf
Finlandia: meglio fuori da euro. E intanto Italia minaccia boicottaggio

di: WSI-Agenzie Pubblicato il 06 luglio 2012| Ora 14:59
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La Finlandia preferisce l'uscita dall'euro alla prospettiva di pagare per gli altri partner dell'Eurozona. Lo ha dichiarato la ministro delle Finanze Jutta Urpilainen (foto). Nouriel Roubini: italiani infuriati, "i politici minacciano di boicottare Nokia".



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Il ministro finlandese delle Finanze Jutta Urpilainen.
Roma - Hanno fatto "infuriare" l'Italia le minacce della Finlandia di uscire dall'euro e di imporre un ipotetico veto sullo scudo anti spread, tanto che secondo l'economista Nouriel Roubini in maniera riservata la penisola avrebbe minacciato Helsinki di boicottarne i prodotti.

"Rischi di guerra commerciale", afferma l'economista in uno messaggio dal social network Twitter. "Con la Finlandia che blocca l'utilizzo del Esm-Efsf per acquistare titoli di Stato di Italia e Spagna, riservatamente - scrive Roubini - i politici italiani minacciano di boicottare Nokia".

questi se la tirano un sacco......
se togli loro la nokia (samsung le sta facendo perdre mercato a go' go') restano con gli orsi, la neve e lo zufolo in mano......:lol::lol::lol:

cominciamo a boicottare......
i nazi scassano la minkiaccia???? e noi non compriamo piu' i loro prodotti.....etc etc
oppure ripristiniamo le dogane e tasse a go' go' sui loro prodotti....;)
 

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