Cazzeggiando per il web,,ho incontrato queste news..

Moody's attacca la porcilaia europea

Roma, 2 lug -
I PIGS sono sotto attacco. Stavolta Moody's si è svegliata e ancora insonne ha deciso che "stroncherà" il debito sovrano Spagnolo.
La Grecia è già stata "depilata" a dovere, il Portogallo è sotto esame e adesso è il turno della Spagna.
Manca l'Italia e vedremo. Qualche motivo ci sarà, ma intanto le Banche spagnole non hanno faticato oltre il dovuto a reperire risorse sul mercato domestico emettendo nuovi BONOS.
Probabilmente la deflagrazione della bolla immobiliare ha messo in difficoltà il sistema creditizio iberico, che ricordiamo è fatto da poche solidissime realtà di enormi dimensioni e da un sottobosco di piccole "cajas" più a rischio da punto di vista della solvibilità, ma la qualità del debito spagnolo in termini complessivi è sicuramente migliore del debito USA che resta la pietra dello scandalo della situazione economica attuale.
Quindi ci risiamo.
Un "Downgrade" del debito iberico soffocherà ancor di più le finanze spagnole costrette ad alzare i tassi per attrarre gli investitori e i tassi in rialzo aggraverebbero ancor di più la già difficile situazione del mercato immobiliare con conseguenze di un nuovo avvitamento dell'economia.
Non c'è bisogno delle news delle agenzie di rating per sapere che i debiti sovrani europei sono in difficoltà e che acquistare BONOS, piuttosto che BTP e GILT Britannici potrebbe riservare sorprese negative sul breve periodo.
Il premio al rischio è implicito nelle quotazioni.
Lo sanno gli investitori istituzionali così come la clientela "retail".
E allora?
Le agenzie di rating battono bandiera USA e mai come in questo periodo sono attive nello "screening" del debito europeo; abbozzano sulle difficoltà della Cina, hanno massacrato il Giappone e tentano di aprire delle falle nel sistema europeo sperando di affondarlo.
Sarà ora che gli Stati Europei certifichino i loro "bilanci di esercizio" e buttino giù dalla torre le tre sorelle in preda a crisi di onnipotenza?
 
Banche ora devono pagare il conto: $5 trilioni. Rischio credit crunch

Hanno dovuto raccogliere migliaia di miliardi di dollari di capitale per sopravvivere alla crisi. Nessuno ne parla, ma ora e' giunto il momento di pagare gli obbligazionisti. La situazione e' piu' grave in Europa.


Le banche di tutto il mondo hanno dovuto raccogliere migliaia di miliardi di dollari di capitale per sopravvivere alla crisi finanziaria e ora devono pagare il conto. Non e' un bel quadro: devono oltre $5000 miliardi di debito a obbligazionisti e a altri creditori da qui al 2012. Lo rivelano i dati della Bank for International Settlements.

"C'e' una montagna da scalare ed e' enorme" , ha dichiarato al New York Times l'economista di RBS Richard Barwell. "Nessuno ne sta parlando molto. Ma e' un elemento di prima importanza per i prestiti e la produzione". Dei $5 trilioni, le banche europee devono restituire $2600 miliardi, quelle americane $1300.

La situazione e' piu' grave in Europa. Non solo perche' il numero e' piu' elevato, ma anche perche' la crisi del debito sovrano sta colpendo il Vecchio Continente in maniera piu' pesante rispetto a quanto non stia avvenendo negli Stati Uniti.

Le banche che hanno bisogno di prestiti e di emettere bond dovranno fare i conti anche con i loro stessi governi, che hanno bisogno a loro volta di aiuti finanziari massicci. Questo potrebbe provocare un credit crunch diffuso, rendendo sempre piu' difficile la vita ai consumatori e le aziende che volessero chiedere soldi in prestito.
 
Bernanke: l'outlook economico resta "insolitamente incerto"

Davanti al Congresso, il numero uno della Fed ha ribadito che la banca centrale e' pronta ad agire per alimentare la crescita nel caso in cui le condizioni dovessero peggiorare. Il mercato reagisce male.


Le prospettive per l'economia americana rimangono "insolitamente" incerte e la Fed e' pronta ad agire nel caso in cui le condizioni dovessero peggiorare ancora. Lo ha detto Ben Bernanke durante l'"interrogatorio" di oggi davanti al Senate Banking Panel (la commissione che ha giurisdizione su banche, dazi, assicurazione sui depositi, promozione delle esportazioni, politica monetaria, sostegno finanziario alle imprese e cosi' via) nel primo dei due giorni di interventi del numero uno della Federal Reserve.

I funzionari di politica monetaria sono pronti a mettere a punto una exit strategy e alzare i tassi di interesse dal livello pari a quasi a lo zero dove si trovano da dicembre 2008, ma allo stesso tempo "riconoscono che l'outlook economico rimane insolitamente incerto".

"Continueremo - ha proseguito Bernanke - a seguire gli sviluppi economici e finanziari e ci prepariamo a prendere tutte le misure necessarie per alimentare un ritorno al pieno utilizzo del potenziale produttivo della nostra nazione in un contesto di stabilita' dei prezzi".

Il mercato ha reagito male ai commenti, con gli indici che hanno ritracciato dai massimi di seduta. Il Dow ha perso 50 punti e al momento scambia di oltre 20 punti sotto la parita'.

I partecipanti al comitato di politica monetaria del FOMC in materia di attivita' economia e inflazione si aspettano un proseguimento della fase di ripresa e un contesto di prezzi sotto controlo, ma allo stesso tempo un'attivita' reale piu' debole rispetto alle previsione fatte nell'incontro di aprile 2010.

La maggior parte dei funzionari prevede inoltre che l'inflazione restera' su livellii relativamente bassi nel 2010. I partecipanti hanno rivisto al ribasso le loro stime sul PIL reale per il triennio 2010-2012, cosi' come elevato le attese sul tasso di disoccupazione nel medesimo arco di tempo.

Nel complesso i partecipanti continuano ad aspettarsi che il ritmo della ripresa sia compromesso da una serie di fattori, tra cui l'incertezza di aziende e famiglie, la persistente debolezza dei mercati immobiliari, un miglioramento limitato delle condizioni del mercato del lavoro, il venire meno delle misure fiscali di rilancio e il mercato creditizio che fatica a sbloccarsi nel settore bancario.

Le stime sul PIL 2010 sono in media per una crescita del 3.0-3.5%, in lieve ribasso rispetto ad aprile.

Anche se il FOMC continua a scommetere sul fatto che le condizioni economiche siano tali da garantire tassi guida su livelli eccezionalmente bassi ancora per un periodo prolungato, la Federal Reserve dovra' iniziare ad apportare misure volte ad un restringimento delle condizioni di politica monetaria, con l'obiettivo di prevenire il formarsi di pressioni inflative in un contesto di ripresa dell'economia. La stretta monetaria verra' raggiunta in parte tramite una serie di cambiamenti nella composizione e la dimensione del bilancio della Federal Reserve.

Due volte l’anno Bernanke si reca a Capitol Hill per cercare di difendere le proprie decisioni davanti alla platea di politici del Senate Banking Committee e l’House Financial Service Committee. L’ultima volta e' stata a febbraio, quando si era mostrato particolarmente preoccupato per l’andamento dell’economia anche se ha menzionato che "ad un certo punto" i tassi sarebbero dovuti salire. La preoccupazione maggiore riguardava il mercato del lavoro, che continua tutt’ora a soffrire in assenza di stimoli governativi, ed il mercato immobiliare che rimane sotto tono.
 
Banche italiane alle prese con $69 miliardi di debiti in scadenza

E' la cifra maggiore per quest'anno tra gli istituti nei paesi piu' indebitati d'Europa, il cui conto complessivo e' di $122 miliardi. Le obbligazioni quasi giunte a maturazione per Intesa Sanpaolo valgono $28 miliardi, $21 per Unicredit.


In Italia, ma non solo, per le banche sta per scoccare l'ora delle scadenze...obbligazionarie. Nel 2010 gli istituti tricolore devono rifinanziare bond per $69 miliardi, che saliranno a $157 l'anno prossimo. Stando ai dati forniti da Bloomberg, soltanto Intesa Sanpaolo ha titoli obbligazionari quasi giunti a maturazione per $28 miliardi. Segue Unicredit con una cifra di $21 miliardi.

Questi numeri si confrontano con quelli degli istituti spagnoli, che devono prepararsi a rimborsare $28 miliardi quest'anno e $73 miliardi nel 2011. Qualche esempio: Banco Santander (la piu' grande banca della nazione) entro fine anno vedra' giungere a scadenza 14.2 miliardi di euro di bond. L'anno prossimo saranno 25.8 miliardi. Il punto e' che la banca ha pagato margini piu' alti del 50% nell'asta del 29 luglio rispetto a quella di febbraio. BBVA, che dovra' rimborsare entro dicembre 5.1 miliardi di euro, ha sborsato il doppio.
Se vuoi guadagnare anche in fase di ribasso con i titoli e i comparti giusti,

In Portogallo, le banche dovranno presto fare i conti con bond in scadenza per 1.4 miliardi di euro, nulla se si confronta questa cifra con quella prevista per il 2011 e pari a 8.6 miliardi. In Grecia, i numeri per il 2010 e il 2011 sono rispettivamenti di 1.1 miliardi e 11.4 miliardi.

Il conto dei rifinanziamenti per le banche dei paesi piu' indebitati in Europa quest'anno sara' pari a $122 miliardi. Stando a Bloomberg, i 24 istituti facenti parte dello Stoxx 600 Banks Index e basati in Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna dovranno rifinanziare debiti per $271 miliardi nel 2011 e $230 nel 2012.

Quando l'ora X si avvicinera' sara' interessante vedere chi, e per che cifra, bussera' alla porta della Bce per chiedere fondi. Le banche spagnole, che rappresentano il 10.5% del sistema finanziario europeo, hanno chiesto alla banca centrale europea prestiti record per 126.3 miliardi soltanto a giugno.
 
Mosca lancia il primo reattore iraniano
Il 21 agosto la Russia caricherà il carburante
nella centrale nucleare di Bushehr


L'ANNUNCIO

Mosca lancia il primo reattore iraniano

Il 21 agosto la Russia caricherà il carburante
nella centrale nucleare di Bushehr

MILANO - Nonostante l'allarme lanciato poche settimane fa dal suo presidente Dmitrij Medvedev, la Russia annuncia l'avvio della prima centrale nucleare iraniana, quella di Bushehr, nel sud del Paese. «Il combustibile sarà caricato nel reattore il 21 agosto» ha detto Sergeij Novikov, portavoce dell'agenzia atomica di Mosca Rosatom. «E' l'inizio del lancio fisico del reattore» ha aggiunto.

L'IMPIANTO - La costruzione della centrale era stata avviata dalla tedesca Siemens oltre 30 anni fa, prima della rivoluzione islamica del 1979. Era stata poi interrotta dalla guerra Iran-Irak del 1980 ed era stata Mosca, nel 1994, a riavviare il cantiere. «Le cassette di combustibile si trovano dentro la centrale, il loro caricamento nella zona attiva durerà un mese e dopo tre-quattro mesi il blocco energetico sarà alla sua potenza minima dell'1%», ha fatto sapere ancora Rosatom.

LE SANZIONI - La comunità internazionale aveva chiesto di ritardare la partenza dell'impianto ma la Russia ha ignorato l'appello. Secondo Mosca la centrale esula dalle sanzioni inflitte dal consiglio di sicurezza dell'Onu a Teheran per il suo programma di ricerca nucleare, sospettato di avere una natura militare. Sarà la Russia a gestire l'impianto, fornire il carburante e smaltire i rifiuti. Mosca è il principale fornitore di armi e tecnologie dell'Iran. Di recente però i rapporti si erano raffreddati, dopo che Mosca si era detta favorevole a sanzioni più dure nei confronti di Teheran per bloccare l'arricchimento dell'uranio. La collaborazione di Mosca è ritenuta decisiva perché le sanzioni siano efficaci.

Redazione online corriere.it
 
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Altro che fine della crisi. Negli Stati Uniti è allarme bancarotta

E' la prima volta dagli ultimi tre mesi 2005 che le richieste su base trimestrale superano le 400 mila unità. Tra gli stati americani che hanno il triste primato, si mettono in luce il Nevada e la California.


Ai massimi degli ultimi cinque anni le richieste di bancarotta in Usa: secondo i dati fra aprile e giugno le richieste sono state 422.061. Si tratta del 9% in piu' rispetto alle 388.148 del primo trimestre 2010, e l'11% in piu' rispetto allo stesso periodo del 2009.

E' la prima volta dagli ultimi tre mesi 2005 che a livello trimestrale vengono superate le 400mila. Considerando 12 mesi da giugno 2009 a giugno 2010 le bancarotte sono state 1,57 milioni, il 20% sugli 1,13 milioni di 12 mesi prima.

Tra gli stati in cui le richieste di bancarotta sono più alte, si mettono in evidenza il Nevada e la California; gli esperti spiegano il fenomeno con la ripresa dell'economia degli Stati Uniti più anemica del previsto e con l'aumento del tasso di disoccupazione.

Non c'è alcun dubbio sul fatto che questi ultimi numeri alimentano nuovi timori sul futuro della congiuntura americana; i dati confermano infatti l'inabilità di molti americani di riuscire a ottemperare ai loro debiti, in un momento tra l'altro caratterizzato da tassi di interesse ai minimi storici e dall'adozione dunque di una politica monetaria espansiva.

Samuel J. Gerdano, direttore dell'American Bankruptcy Institute di Washington, non è sorpreso del fenomeno e, in una intervista al Wall Street Journal, precisa anche che, mentre le aziende stanno cercando di risolvere la questione debiti al di fuori delle corti - dunque senza far ricorso al Chapter 11 e all'amministrazione controllata - i consumatori vedono nella richiesta di bancarotta l'unica soluzione per "proteggersi" dai creditori.

E visti i problemi che continuano ad attanagliare il settore immobiliare commerciale, Gerdano teme anche che il ricorso al Chapter 11 possa "ritornare ai livelli a cui si assiste di norma nei periodi di crisi dell'economia".
 
Israele ha 8 giorni di tempo per attaccare l’Iran

Carina l’intervista rilasciata da quel Criminale e sciacallo chiamato John Bolton (Khazare), l’ex Ambasciatore Americano alle Nazioni Unite non sa più cosa inventarsi per far scoppiare una guerra sproporzionata contro l’Iran e incita il Governo Israeliano ad attaccare prima che l’Iran metta in funzione il suo reattore Atomico che serve esclusivamente per produrre energia Elettrica.

Sappiamo che il 21 Agosto sarà varato questo reattore che fa tanto paura solo a loro.. ai guerrafondai come Obama??

Bush, Bolton, Blair.. Brown.. e tutto lo staff del Governo Israeliano, il caro Bolton come ben sappiamo è uno dei Falchi (Avvoltoio come Kissinger) del governo Bush e uno dei più abominevoli Neocons che Architettò la guerra contro l’Iraq fabbricando le bugie delle Armi di distruzione di massa che portarono a tale iniziativa, è chiaro che se Israele attacca l’Iran dopo aver impiantato le bacchette di Uranio nel Reattore ci sarà un pericolo di contaminazione di quasi tutto il Medio Oriente, ma stavolta il Bugiardone ammette che è troppo tardi per un attacco contro l’Iran e sembra molto dispiaciuto che Obama non abbia dato a Israele il benestare di un attacco già mesi fa.


Ma qui c’è da scommettere che l’attacco ci sarà e l’intervista serve solamente a pacificare gli animi di coloro che NON vogliono un attacco da parte di Israele, Usa, Nato contro la Centrale Atomica Iraniana, la tipica mossa degli Infami e viscidi Vermi che si infiltrano dappertutto per poi colpire alle spalle solo per gratificare le scelte dei Rothschild, al lecca fondelli Bolton si deve ricordare che Israele bombardò quel fantomatico Reattore atomico a Osirak in Iraq nel 1981 usando lo spazio Aereo dell’Arabia Saudita.. il 16 Settembre 2007 toccò la Siria nella zona di Deir ez-Zor sempre con la scusa che ci fosse una centrale Atomica.. che atomica non era, forse questo criminale non sa che costruire una Centrale Atomica non vuol dire costruire Armi Atomiche ma che serve pure per scopi civili ed avere energia per il paese, se la pensa sempre cosi.. allora si dovrebbe Bombardare la Francia, la Germania, l’America stessa e tutte le altre Nazioni che hanno costruito le centrali Nucleari per sfruttarne Energia, ma si sa.. come sempre i media Europei e oltre oceano sempre umili schiavi e lecca fondelli di chi gli da il tozzo di pane fatto con il sangue di innocenti ..scrivono che l’Iran sta costruendo armi Atomiche e se cosi fosse??

Perchè Israele si e l’Iran no??

Perchè in Europa ci sono tante testate atomiche sparse dappertutto ..quando sappiamo che la maggior parte delle Costituzioni dei Paesi Europei vieta il possesso e la custodia di armi Atomiche??

..logico.. perchè nessun Paese appartenente alla UE ha una propria Costituzione VALIDA sin dal 1948 e con l’entrata del Trattato di Lisbona ogni Testa di minkia atomica eletto capo Governo ..che sia Cancelliere o Premier ha dovuto calarsi le brache e dare il fondello ben oliato a chi fa da Padrone.

VIDEO: [ame=http://www.youtube.com/watch?v=w9qB5PVCZag&feature=player_embedded]YouTube - Iran Set to Launch First Nuclear Reactor Next Week.com[/ame]

AFGANISTAN - La guerra privata di Obama.

Gli Apologici della politica guerrafondaia Americana dicono che Obama il Barraccone ha erditato da suo compare Giorgino Boy la guerra in Afganistan e che è costretto a continuarla per motivi di natura non precisata.. è come dire "sono Vergine e ho 10 figli tutti partoriti da mè".

La verità è ben altra, primo.. ha sempre sostenuto davanti ai soldati di essere un Santo ed ha aumentato la presenza di truppe notevolmente, secondo.. da quando è subentrato LUI la cifra di soldati morti è aumentata notevolmente, quindi possiamo ben dire che dopo il Nobel per la Pace, adesso possiamo dargli il Nobel per la Guerra.

Da quando Obamuzzo è presidente - Gennaio 2009 - sono stati uccisi 588 Soldati Americani, sotto Bush furono 564, secondo la statistica, ma mentre Obama ci è riuscito in due anni a far cadere 588 soldati, Bush ha impiegato 7 anni per far cadere 564 soldati.. sempre secondo la statistica, ciò significa che il numero dei morti si è raddoppiato!

Complimenti.. l’anno 2009 è stato l’anno dei record.. 310 caduti, il doppio del 2008 sotto Bush.. 153.. questo sotto gli ordini di Obama e cadono sulla sua coscienza.. anche gli ultimi 3 caduti il 17-08-2010.

Il motto di Obama?

..yes we can ..kill more than Bush..

Mentre nella coalizione ISAF si registrano 2.004 caduti, cosa hanno raggiunto? Nulla a parte centinaia di migliaia di morti nella Popolazione Afgana e Irachena senza contare le centinaia di migliaia di feriti e mutilati, una nazione totalmente distrutta con a capo un governo di Marionette e corrotti, una fiorente coltivazione di Oppio che garantisce i profitti della CIA e della Mafia, tutto ciò costa enormi somme di denaro che sta trascinando l’America in un baratro sempre più profondo e buio, la disoccupazione è arrivata al 22%, ciò vuol dire che Obama ha superato Bush non solo nella cifra di soldati caduti.. ma anche nell’indebitarsi e provocato il doppio di disoccupazione, quello che ha fatto con la catastrofe nel Golfo del Messico ha superato di gran lunga Bush con l’Uragano Katrinaa New Orleans...

E' chiaro che il mister si sa vendere bene con l’aiuto dei Media, ha fatto sapere che era andato nel Golfo del Messico a fare il bagno ..proprio nella zona dove è fuoriuscito il Petrolio.. si vede ..ne è uscito più scuro, certo che tutto serviva a far capire alla gente che tutto è andato bene e che il Petrolio è scomparso del tutto.

Ma veniamo a quello che disse nel suo discorso fatto durante la campagna per le Presidenziali il 27 Ottobre 2007:

"Vi prometto che se diventerò presidente degli Stati Uniti, la prima cosa che farò è quella di portare i nostri Soldati a casa e terminerò questa Guerra, questo lo potete portare in Banca..." in Inglese significa che è sicuro come sono sicuri i vostri soldi in banca... di questo potete starne certi al 100% (da notare la risatina sarcastica nel filmato).

VIDEO: [ame=http://www.youtube.com/watch?v=kr9ywEFRQkQ&feature=player_embedded]YouTube - Obama Campaign Promise - October 27, 2007[/ame]


Sembra uscito dalla scuola di Satana, fino ad oggi non ha mantenuto nessuna promessa di quello che ha detto.. anzi ha fatto tutto di peggio, ..peggio del suo predecessore, ingannando i cittadini americani con Bugie e continuità della Guerra. Ora gli Americani capiscono che sono stati presi per i fondelli facendo proprio quello che l’Elite gli ha dettato... non è capace di risolvere i problemi nella nazione ..e tanto per far completa la presa per i fondelli ..Giovedi partirà con la sua famiglia in ferie nell’Isola di Martha's Vineyard.. mangiare il suo Glace, mentre i cittadini fanno la fila per assicurarsi un tozzo di pane e vengono buttati fuori dalle case, non c’è da meravigliarsi se ha perso consenso e fiducia.

Corrado Belli
Fonte: Sito d'Informazione - Mentereale
 

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