Processo Irving/lipstadt il valore dei "periti" olocau$tici e dei sedicenti "sopravvissuti"
Christopher R.
Browning ha testimoniato, in qualità di perito di parte lipstadt, al processo che ha opposto a Londra nel 2000 lo storico inglese David Irving a lipstadt deborah,ebrea sionista americana.
Per il processo Irving-Penguin Books/Lipstadt,
Browning si è basato sulla testimonianza del “sopravvissuto dell’Olocausto” Rudold Reder, in modo da “dimostrare” che le camere a gas di Belzec esistettero davvero.
(In rete:
http://www.holocaustdenialontrial.com/trial/defense/browning/545.0 . Vedi: “Eyewitness Testimony concerning Gassing at Belzec, Sobibor, and Treblinka: Fifth Category”.)
Le indagini archeologiche di Belzec hanno accertato che almeno le testimonianze da lui utilizzate sono
inattendibili. Secondo il direttore degli scavi nel lager di Belzec,
Andrzej Kola, infatti:
“Il testimone [
Rudolf Reder] informa che nella seconda fase operativa del campo la
camera a gas era ubicata direttamente vicino alle fosse comuni. Secondo lui, tuttavia, la camera era fatta di
cemento.
Gli scavi condotti in questa zona non hanno trovato nessuna traccia di edifici costruiti in mattoni o in cemento, cosa che rende tale testimonianza inattendibile”.
(Andrzej Kola, Belzec: The Nazì Camp for Jews in the Light of Archeological Sources: Excavations 1997-1999 [Belzec: il campo nazista per ebrei alla luce delle fonti archeologiche – Scavi 1997-1999], United States Holocaust Memorial Museum, 2000, p. 61, nota 28.)
In un
documento preparato per il
processo Irving/Lipstadt a Londra, Browning tira fuori il suo argomento sul perché le testimonianze umane “
dimostrano” che a Belzec e in altri campi ebbe luogo lo sterminio degli ebrei.
Ammette che i resoconti dei “testimoni oculari” dello sterminio di Belzec sono contraddittori e in qualche modo inattendibili ma nondimeno dobbiamo comunque credere ad essi. Egli scrive:
“Ancora una volta, le testimonianze umane sono
imperfette. Le testimonianze, sia quelle dei sopravvissuti, che di altri testimoni, degli eventi di Belzec, Sobibor e Treblinka non sono più immuni da
dimenticanze,
errori,
esagerazioni,
distorsioni, e
repressioni, delle testimonianze oculari di altri eventi del passato. Esse differiscono, ad esempio,
su quanto tempo impiegasse ogni operazione di gasazione, sulle
dimensioni e sulla
capienza delle camere a gas, sul
numero delle baracche adibite a spogliatoi, e sul
ruolo di certi individui. Gerstein, citando Globocnik, affermò che i campi utilizzavano
motori diesel,
ma i testimoni che vennero davvero adibiti alla manutenzione dei motori a Belzec e a Sobibor (Reder e Fuchs)
parlarono di motori a benzina. Ancora una volta,
però,
tutto concorre senza eccezione a dimostrare la questione cruciale, e cioè che Belzec, Sobibor e Treblinka furono campi della morte il cui scopo primario era quello di uccidere nelle camere a gas, per mezzo del monossido di carbonio proveniente dal gas di scarico, e che le centinaia di migliaia di cadaveri di ebrei uccisi lì vennero dapprima sepolti e in seguito cremati.
[In rete:
http://www.holocaustdenialontrial.com/trial/defense/browning/545.0 . Vedi: “Eyewitness Testimony concerning Gassing at Belzec, Sobibor, and Treblinka: Fifth Category”.
Andrzej Kola, Belzec: The Nazì Camp for Jews in the Light of Archeological Sources: Excavations 1997-1999 [Belzec: il campo nazista per ebrei alla luce delle fonti archeologiche – Scavi 1997-1999], United States Holocaust Memorial Museum, 2000, p. 61, nota 28.]
CIOE': le testimonianze NON concordano su ALCUNO dei punti QUALIFICANTI un processo industriale di sterminio...ma il tutto si conferma!
Come dire : il "
fermati oh Sole!"di giosuè, è una "
cagata pazzesca",
ma siccome è scritta nel libro scritto dagli ebrei per gli ebrei...conferma la validità della "
cagata"!
Questo per mostrare i metodi usati per condannare Irving,davanti ad un giudice che ne sapeva meno della lipstadt, che è una
"bocca che non sapeva nulla",per definizione del "papa" dell'olocau$tianità!