Certificati di investimento - Cap. 1 (7 lettori)

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2* UPDATE: Draghi, stiamo ancora valutando impatto sanzioni Russia su Ue

(aggiunge dettagli)

MILANO (MF-DJ)--Il presidente della Banca centrale, Mario Draghi, ha detto che i membri dell'Istituto stanno ancora valutando gli impatti delle sanzioni russe sulle esportazioni dell'Ue.

E' troppo presto per giudicare se le misure di Mosca colpiranno in maniera significativa la modesta ripresa economica dell'Eurozona, ha sottolineato Draghi nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.

"Guardando i dati relativi ai flussi commerciali e finanziari, in generale si apre un quadro di interconnessioni molto limitato", ha concluso il governatore.

Oggi, infatti, la Russia ha ufficialmente vietato l'importazione di un ampio numero di prodotti alimentari provenienti dai Paesi che hanno imposto le sanzioni contro Mosca.

Il primo ministro russo, Dmitry Medvedev, ha annunciato in apertura della sessione parlamentare la lista dei prodotti che per un anno saranno bloccati alle frontiere, aggiungendo che il Paese sta pensando anche a misure di ritorsione contro le compagnie aeree di Europa e Usa. La decisione potrebbe essere estesa ai produttori di aerei, automobili e navi, ha proseguito il premier.

"Ho firmato il decreto del Governo soddisfacendo l'ordine del presidente. La Russia impone un divieto totale all'importazione di carne bovina, carne di maiale, frutta, verdura, pollame, pesce, formaggi, latte e prodotti lattiero-caseari", ha sottolineato Medvedev.

Il primo ministro russo ha specificato che i prodotti citati non potranno essere importati da Unione europea, Usa, Australia, Canada e Norvegia per un anno, aggiungendo che la decisione sull'embargo potrebbe essere rivista in questo periodo.

Medvedev ha affermato anche che il Cremlino ora vieterá alle compagnie aeree ucraine di attraversare il territorio russo e sta prendendo in considerazione l'imposizione di restrizioni simili su quelle dell'Unione europea e degli Stati Uniti. Le eventuali sanzioni nei confronti delle compagnie aeree occidentali, prevedono il divieto di sorvolo sulla Siberia. Queste sono ritorsioni per le sanzioni inflitte contro la filiale di Aerflot, Dobrolet, ha sottolineato il primo ministro.

Medvedev ha dichiarato che le sanzioni contro le societá di trasporto aereo occidentali "sono sul tavolo" ma non avranno effetto immediato. Mosca non vuole imporre sanzioni ma spera di poter ripristinare la cooperazione economica con l'Occidente, ha concluso.

Prendendo di mira gli alimenti di importazione, Mosca ha fatto sapere di essere disposta a fare sacrifici per reagire all'Occidente. Allo stesso tempo, questi divieti avranno un impatto limitato sulla maggior parte della popolazione russa che fa affidamento principalmente sui prodotti nazionali o importati da altri Paesi ex sovietici. Gli abitanti delle cittá piú ricche, che dipendono maggiormente dalle importazioni occidentali, non fanno parte della base politica di Putin. Tuttavia, gli economisti affermano che il Governo di Mosca dovrá gestire con attenzione le restrizioni per evitare un ulteriore aumento dell'inflazione e far perdere consensi al presidente.

Il divieto sui prodotti alimentari colpirá gli agricoltori europei.

Secondo Eurostat, lo scorso anno l'Unione europea ha esportato 8,8 mld di euro tra prodotti alimentari e bestiame verso la Russia, che rappresentano solo una piccola frazione del totale delle esportazioni del blocco.

Sulla questione è intervenuto anche il ministro tedesco per l'Agricoltura, Christian Schmidt, giudicando la decisione di Mosca come "una forma inadeguata di pressione politica" che avrá un profondo impatto sull'economia tedesca ed europea.

"La Russia dovrebbe contribuire a ristabilire la pace in Ucraina orientale, con una strategia costruttiva", ha detto Schmidt in un comunicato rilasciato dal suo Dicastero.

Secondo il ministro tedesco, gli effetti dei divieti di Mosca sull'industria alimentare del Paese saranno "notevoli" e ha aggiunto che la decisione presa dal Cremlino è guidata da "motivazioni politiche" e mette a dura prova la cooperazione tra i due Governi.

La Russia è il terzo Paese extra europeo destinatario delle esportazioni agricole e alimentari tedesche. Nel 2013, secondo Berlino, Mosca ha importato dalla Germania 1,6 mld di euro di prodotti agro-alimentari.
 

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Una domanda per tutti...
Ma oggi non sarebbe stato il giorno ideale per annunciare un QE europeo (ammesso che si voglia davvero fare)?
 
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