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Cina: Li, impossibile mancare target economici
MILANO (MF-DJ)--Il premier cinese Li Keqiang ha affermato che sarebbe "impossibile" per il Paese mancare i target economici. La Cina non subirà "un brusco atterraggio" e può crescere e andare avanti con le riforme contemporaneamente in quanto quest'ultime e lo sviluppo "non sono in contraddizione", ha spiegato il primo ministro, puntualizzando che "dovremmo essere in grado di stimolare la vitalità dei mercati e sostenere l'economia proprio attraverso le riforme strutturali". Il Congresso del Partito Comunista ha stabilito che Pechino crescerà tra il 6,5% e il 7% nel 2016 e che l'incremento del Pil non potrà essere inferiore al 6,5% da qui al 2020. Li ha poi puntualizzato che i ratio patrimoniali delle istituzioni finanziarie sono solidi, le sofferenze sono ben coperte dalle riserve e il Paese sta facendo progressi nella riduzione del debito delle aziende. Il premier ha aggiunto che farà tutto ciò che serve per rispettare i target e che comunque le autorità cinesi hanno "una buona riserva" distrumenti di politica nel caso in cui la crescita non rientrasse in unintervallo accettabile. Pechino adotterà "misure innovative" per garantireun progresso economico stabile. Li ha infine assicurato che la Cina continuerà a perseguire riforme orientate al mercato e a migliorare la propria struttura di regolamentazione. Pechino inoltre lavorerà per lanciare quest'anno un link tra le Borse di Shenzhen e Hong Kong visto il successo del collegamento già avvenuto tra quest'ultima e lo Shanghai Composite.
MILANO (MF-DJ)--Il premier cinese Li Keqiang ha affermato che sarebbe "impossibile" per il Paese mancare i target economici. La Cina non subirà "un brusco atterraggio" e può crescere e andare avanti con le riforme contemporaneamente in quanto quest'ultime e lo sviluppo "non sono in contraddizione", ha spiegato il primo ministro, puntualizzando che "dovremmo essere in grado di stimolare la vitalità dei mercati e sostenere l'economia proprio attraverso le riforme strutturali". Il Congresso del Partito Comunista ha stabilito che Pechino crescerà tra il 6,5% e il 7% nel 2016 e che l'incremento del Pil non potrà essere inferiore al 6,5% da qui al 2020. Li ha poi puntualizzato che i ratio patrimoniali delle istituzioni finanziarie sono solidi, le sofferenze sono ben coperte dalle riserve e il Paese sta facendo progressi nella riduzione del debito delle aziende. Il premier ha aggiunto che farà tutto ciò che serve per rispettare i target e che comunque le autorità cinesi hanno "una buona riserva" distrumenti di politica nel caso in cui la crescita non rientrasse in unintervallo accettabile. Pechino adotterà "misure innovative" per garantireun progresso economico stabile. Li ha infine assicurato che la Cina continuerà a perseguire riforme orientate al mercato e a migliorare la propria struttura di regolamentazione. Pechino inoltre lavorerà per lanciare quest'anno un link tra le Borse di Shenzhen e Hong Kong visto il successo del collegamento già avvenuto tra quest'ultima e lo Shanghai Composite.