Certificati di investimento - Cap. 1 (6 lettori)

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Chiusa ad ulteriori risposte.

mac

Forumer storico
Dopo un doveroso periodo di pausa, utilizzato per comprendere nel dettaglio come ho fatto ad azzerare in pochi mesi tutti i guadagni fatti sui certificati nello scorso 2015 ed in più ad avere un portafoglio residuo in profondo rosso, ora sono più consapevole dei rischi/opportunità insiti negli strumenti di cui discutiamo.
Si, perché si tratta proprio di rischi/opportunità insiti nella struttura proprie dei certificati.
A mio parere non va mai dimenticato che questi sono prodotti che hanno come sottostanti azioni, indici, valute o materie prime: tutti prodotti fortemente volatili e quindi assoggettati ad un rischio interno molto elevato.
Gli ultimi mesi mi hanno fatto rendere conto come non basta la profondità della barriera per sentirsi al sicuro; un'aumento di capitale, diluvio come si usano fare in questo periodo, basta a sgretolare qualunque barriera per profonda essa sia.
Allora, se rischio deve esserci, è giocoforza che per valere la pena di fare un investimento in certificati vi deve essere un adeguata remunerazione per questo rischio.
A mio parere le strutture che prevedono una autocallabilità a pochi mesi non la danno, perché se il sottostante decolla si resta col cerino in mano, portando a casa un rimborso di pochi percento mentre se affonda, rotta la barriera non c'è limite alla perdita potenziale.

Approfondiremo, se volete, questi concetti.
Ora vi dico che ho fatto pulizia di tutti quei prodotti che galleggiavano in attesa di un recupero, senza alcuna vera prospettiva concreta, del sottostante e mi sono messo alla ricerca di certificati con miglior rapporto rischio rendimento, partendo dal presupposto che il rischio è sempre elevato per cui il rendimento deve essere adeguato.

Ho fatto censire un paio di prodotti da BG (presso la quale non pago commissioni); appena li acquisto ne parliamo.
 

NoWay

It's time to play the game
Dopo un doveroso periodo di pausa, utilizzato per comprendere nel dettaglio come ho fatto ad azzerare in pochi mesi tutti i guadagni fatti sui certificati nello scorso 2015 ed in più ad avere un portafoglio residuo in profondo rosso, ora sono più consapevole dei rischi/opportunità insiti negli strumenti di cui discutiamo.
Si, perché si tratta proprio di rischi/opportunità insiti nella struttura proprie dei certificati.
A mio parere non va mai dimenticato che questi sono prodotti che hanno come sottostanti azioni, indici, valute o materie prime: tutti prodotti fortemente volatili e quindi assoggettati ad un rischio interno molto elevato.
Gli ultimi mesi mi hanno fatto rendere conto come non basta la profondità della barriera per sentirsi al sicuro; un'aumento di capitale, diluvio come si usano fare in questo periodo, basta a sgretolare qualunque barriera per profonda essa sia.
Allora, se rischio deve esserci, è giocoforza che per valere la pena di fare un investimento in certificati vi deve essere un adeguata remunerazione per questo rischio.
A mio parere le strutture che prevedono una autocallabilità a pochi mesi non la danno, perché se il sottostante decolla si resta col cerino in mano, portando a casa un rimborso di pochi percento mentre se affonda, rotta la barriera non c'è limite alla perdita potenziale.

Approfondiremo, se volete, questi concetti.
Ora vi dico che ho fatto pulizia di tutti quei prodotti che galleggiavano in attesa di un recupero, senza alcuna vera prospettiva concreta, del sottostante e mi sono messo alla ricerca di certificati con miglior rapporto rischio rendimento, partendo dal presupposto che il rischio è sempre elevato per cui il rendimento deve essere adeguato.

Ho fatto censire un paio di prodotti da BG (presso la quale non pago commissioni); appena li acquisto ne parliamo.

Boh... non mi sembra però che negli ultimi mesi le altre asset classes abbiano ottenuto chissà che risultati.
Secondo me, i nostri portafogli sono malconci per colpa dei mercati, non dei certificati...
 

isiras

Nuovo forumer
ragazzi io ho questo certificato ...barriera continua... sono al 30 % sopra la barriera ma, sinceramente mi fa paura. cosa ne pensate? NL0010730032
 

mac

Forumer storico
Boh... non mi sembra però che negli ultimi mesi le altre asset classes abbiano ottenuto chissà che risultati.
Secondo me, i nostri portafogli sono malconci per colpa dei mercati, non dei certificati...

Non c'è dubbio che la colpa dei loss è dei mercati. Se tu hai capito il contrario vuol dire che non sono riuscito a spiegarmi.

La mia riflessione era basata proprio sul fatto che il prodotto certificates è basato proprio sull'andamento del sottostante (che dipende direttamente dal mercato).

Se il sottostante scende c'è poco da fare (ed abbiamo sondato l'inconsistenza della protezione di barriere che sembravano inviolabili).

Il problema è che quando si imbrocca il sottostante che sale non ci può andar bene che siamo stoppati dall'autocallabilità del prodotto.

Qualche tempo fa fu postato, penso in questa discussione, questo certificato di Commercial Bank DE000CZ44R06 la cui struttura mi piacque subito e non solo perché offriva una cedola trimestrale del 3,93% (ben il 16,66% annuo) ma anche, e soprattutto, soprattutto perché il primo 16,66% annuo era comunque garantito se non si rompeva la barriera.

In un normale poenix (o analogo cash collected), con le quotazioni odierne, basta che il worst enel raggiunga lo strike a quota 4 (cosa niente affatto impossibile entro il prossimo 30 giugno) per attivare il rimborso e, di conseguenza, limitare il mio guadagno al 3,93%.

Spero di essermi spiegato che tipologia di certificati sto cercando: buono rendimenti (possibilmente con cedole mensili o trimestrali) e autocallabilità lontana (per me rappresenta più una negatività che una positività). In definitiva un possibile ritorno commisurato al rischio, che nei certificati non è mai trascurabile.

Gradirei conoscere anche il vostro parere al riguardo.
 

NoWay

It's time to play the game
Non c'è dubbio che la colpa dei loss è dei mercati. Se tu hai capito il contrario vuol dire che non sono riuscito a spiegarmi.

La mia riflessione era basata proprio sul fatto che il prodotto certificates è basato proprio sull'andamento del sottostante (che dipende direttamente dal mercato).

Se il sottostante scende c'è poco da fare (ed abbiamo sondato l'inconsistenza della protezione di barriere che sembravano inviolabili).

Il problema è che quando si imbrocca il sottostante che sale non ci può andar bene che siamo stoppati dall'autocallabilità del prodotto.

Qualche tempo fa fu postato, penso in questa discussione, questo certificato di Commercial Bank DE000CZ44R06 la cui struttura mi piacque subito e non solo perché offriva una cedola trimestrale del 3,93% (ben il 16,66% annuo) ma anche, e soprattutto, soprattutto perché il primo 16,66% annuo era comunque garantito se non si rompeva la barriera.

In un normale poenix (o analogo cash collected), con le quotazioni odierne, basta che il worst enel raggiunga lo strike a quota 4 (cosa niente affatto impossibile entro il prossimo 30 giugno) per attivare il rimborso e, di conseguenza, limitare il mio guadagno al 3,93%.

Spero di essermi spiegato che tipologia di certificati sto cercando: buono rendimenti (possibilmente con cedole mensili o trimestrali) e autocallabilità lontana (per me rappresenta più una negatività che una positività). In definitiva un possibile ritorno commisurato al rischio, che nei certificati non è mai trascurabile.

Gradirei conoscere anche il vostro parere al riguardo.

Il punto di partenza è che i certificati sono ottimi strumenti di investimento quando il mercato è in leggera salita, laterale o in leggera discesa.
In fasi di bull market ovviamente meglio le azioni.
In periodi di bear market meglio le obbligazioni o, visto il discorso del rischio-rendimento, la liquidità.
Sul tipo di certificati è un discorso davvero molto soggettivo. Io (è ormai palese) sono un sostenitore dei prodotti con effetto memoria sulle cedole ed eventuale premio in caso di rimborso anticipato.
 

mac

Forumer storico
ragazzi io ho questo certificato ...barriera continua... sono al 30 % sopra la barriera ma, sinceramente mi fa paura. cosa ne pensate? NL0010730032

In effetti, anche se è la nostra banca con i migliori fondamentali, da fine dell'estate scorsa è scesa più del 30%.

Le domande da farsi sono:
- cosa potrebbe succedere al sistema banche nazionali se, ad es., la prossima trimestrale di MPS fosse negativa e questa banca fosse costretta a fare l'ennesimo aumento di capitale?
- a fronte di questo rischio qual'è il mio guadagno potenziale (oggi quota tra 101 e 102) ed a scadenza mi restituisce il 20% in più

Tutto sommato il rapporto rischio rendimento non è tra i peggiori, anche se i certificati sulle banche non sono tra i miei investimenti preferiti quest'anno (ne ho liquidati molti in forte perdita). Non mi piace molto, inoltre, che non vi siano cedole intermedie per attutire le conseguenze di possibili forti ribassi.

IMHO
 

tower68

Forumer storico
ragazzi io ho questo certificato ...barriera continua... sono al 30 % sopra la barriera ma, sinceramente mi fa paura. cosa ne pensate? NL0010730032
Io ho questo su Intesa LU1004004302 con la barriera più vicina discreta (1,50) rispetto ad altri certificati worst of con Intesa come sottostante che ho in carico. Cmq è il titolo bancario con maggior forza relativa rispetto ad altri e quindi in teoria meno rischioso.
 
Stato
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