Certificati di investimento - Cap. 1 (6 lettori)

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Jackfol

Forumer storico
Diciamo che è un promotore con molto appetito per il rischio... da una nostra chiacchierata al telefono mi aveva confidato di aver acquistato anche per conto di altri suoi clienti alcuni certificati sull'oil. Non sò poi come è andata a finire è molto che non lo sento è uno che non si sbottona molto e i rapporti si sono raffreddati... Senti una cosa volevo chiederti cosa significa che il petrolio con consegna a maggio è stabile intorno ai 40 dollari e quì invece ancora si scende? Grazie.


Negli ultimi giorni del 2015 ho avuto un incontro con un promotore.

In due ore mi riempito la testa sui investimenti remunerativi, illustrandomi tutte le performance ottenute da lui e dai suoi prodotti e soprattutto mi dice con una certa sicurezza che i mercati su cui puntare era il mercato azionario europeo ed in particolare italiano. "guardi abbiamo fatto delle riunioni ad alto livello e tutti gli analisti ci hanno indicato che per il 2016 bisogna puntare con tranquillità sull'equity europeo."
Abbiamo sfiorato anche l'argomento certificati me ne ha proposto uno della casa e li ho capito nascondeva qualcosa....

Ci siamo rivisti ad inizio 2016 e ........ecco questoè il momento per investire..ne approfitti.. da quel giorno i mercati ha perso un ulteriore 10%.

Ho resistito alle sirene del promotore ma ora è una palla al piede.
 

NoWay

It's time to play the game
Diciamo che è un promotore con molto appetito per il rischio... da una nostra chiacchierata al telefono mi aveva confidato di aver acquistato anche per conto di altri suoi clienti alcuni certificati sull'oil. Non sò poi come è andata a finire è molto che non lo sento è uno che non si sbottona molto e i rapporti si sono raffreddati... Senti una cosa volevo chiederti cosa significa che il petrolio con consegna a maggio è stabile intorno ai 40 dollari e quì invece ancora si scende? Grazie.

Non è che sia molto stabile e neanche intorno ai 40$... :rolleyes:
Crude Oil Futures Quotes - CME Group
Brent Last Day Financial Futures Quotes - CME Group
 

Jackfol

Forumer storico
L’Iran fa crollare le Borse del Golfo. Riad perde il 5,5%

di Gabriele Meoni con un’analisi di Morya Longo17 gennaio 2016
IN QUESTO ARTICOLO

Argomenti: Turquoise Partners | Nimr Al-Nimr | Ali Al-Naimi | Rami Rabii | Saudi Fransi Capital | Borsa Valori | Opec | Riad | Teheran



My24
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Bloomberg
Bloomberg
Il calo del prezzo del petrolio e la revoca delle sanzioni all'Iran fanno sprofondare le Borse del Golfo Persico. Oggi sui mercati della regione - che sono aperti la domenica- si sono vissute ore davvero difficili: l'indice Tasi della Borsa di Riad ha chiuso in calo del 5,44% dopo aver perso fino al 7% ed è scivolato ai minimi dal marzo 2011, quello di Dubai ha perso il 4,64%, la peggior performance degli ultimi 5 mesi, mentre Abu Dhabi è entrato ufficialmente in una fase ribassista (-4,2%con l’indice in calo del 21% dal picco toccato lo scorso luglio) . Male anche il Qatar (-7,2%) e il Kuwait (-3,2%). Da inizio anno le Borse del Golfo hanno mandato in fumo oltre 800 miliardi di dollari di capitalizzazione.

Il motivo di questi ribassi a catena è semplice: la fine delle sanzioni consente all’Iran di aumentare rapidamente le proprie esportazioni di greggio in un mercato mondiale già alle prese con un eccesso di offerta. Teheran ospita circa il 10% delle riserve globali di petrolio e ha già annunciato di essere in grado di aumentare la produzione di greggio - oggi scesa a 2,7 milioni di barili al giorno dai 3,6 del 2011, prima delle sanzioni, e dai 4 milioni nel 2008 - di 500mila barili nel giro di poche settimane e di altrettanto in sei mesi. Questo ovviamente rischia di spingere ulteriormente al ribasso i prezzi del petrolio, già scesi ai minimi da 12 anni sotto i 30 dollari e di mettere in ulteriore difficoltà le economie del Golfo, che sono tutte greggio-dipendenti. «Il petrolio iraniano sarà sul mercato già oggi o lunedì» afferma alla Bloomberg Nayal Khan, a capo della società d’investimento Saudi Fransi Capital. Una minaccia immediata per l’economia saudita e dei loro alleati sunniti, già ai ferri corti con Teheran dopo l’esecuzione dell’imam sciita iraniano Nimr al-Nimr il 2 gennaio scorso e il successivo assalto della folla inferocita all’ambasciata saudita di Teheran.

Reazione opposta della Borsa di Teheran, che oggi guadagna l’1% dopo il +2% di sabato e tocca i massimi dallo scorso agosto. Il presidente Rohani ha detto che il governo intende attrarre 30 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni. «Ci aspettiamo - dice Rami Rabii, capo della società d’investimenti iraniana Turquoise Partners - che l’economia iraniana cresca a un ritmo annuo del 6-8% nei prossimi anni». Se i sauditi soffrono, insomma, gli iraniani sorridono dopo aver fatto grossi sacrifici nei lunghi anni dell’embargo occidentale.

Nonostante il crollo dei prezzi l’Opec, il cartello dei Paesi produttori lo scorso dicembre non ha trovato un accordo per tagliare la produzione, sollevando critiche e sospetti che in realtà l’obiettivo dei Paesi del Golfo sia quello di mettere in crisi l’industria americana dello shale oil and gas, che in effetti comincia a traballare nei suoi anelli più deboli. Di sicuro il tracollo delle quotazioni sta creando problemi anche ai sauditi, come dimostra il budget da poco varato dal Governo di Riad che taglia i sussidi energetici e apre la strada alle privatizzazioni per arginare un deficit di bilancio lievitato nel 2015 a livelli da crisi greca: il 15% del Pil.

Nonostante la bufera in corso, il ministro saudita del Petrolio Ali al-Naimi ostenta fiducia:«Sono ottimista sul futuro - ha dichiarato stamane da Riad -  Le forze di mercato e la cooperazione tra i Paesi produttori conduce sempre al ritorno della stabilità. Questo tuttavia richiede un un po’ di tempo».

.........................................

Preparate xanax e vaselina.
 

paddington

Nuovo forumer
Una strategia così dice pochino in se. Si tratta di andare LONG se la chiusura del mese è sopra la media, Short se chiude sotto.

Ti posto un grafico per provare a spiegare.

Ottobre LONG - Novembre SL o S&R SHORT a tua scelta..... e poi bene

Con le medie il problema è cosa ti poni come Take Profit e Stop Loss e quale velocità vuoi dare alla media che ti fa da riferimento.

Spero sia sufficiente.

Un saluto
Ciao, si e' sufficiente. Di punti deboli no ho tanti, ma il peggiore penso sia la gestione del take profit/stop loss. Nel libro che sto leggendo usa questa tecnica per entrare/uscire dai vari asset che compongono il portafogli. Visto che per il momento non opero, se non in protezione, mi stavo studiando questa tecnica.

Grazie per la risposta.

P.S. Cosa usi per i grafici?
 

Gingill1

Forumer storico
Ciao, si e' sufficiente. Di punti deboli no ho tanti, ma il peggiore penso sia la gestione del take profit/stop loss. Nel libro che sto leggendo usa questa tecnica per entrare/uscire dai vari asset che compongono il portafogli. Visto che per il momento non opero, se non in protezione, mi stavo studiando questa tecnica.

Grazie per la risposta.

P.S. Cosa usi per i grafici?

Quello l'ho preso da PRT (Prorealtime) versione Free, che poi, in fondo, è la base che utilizza WEBANK in una versione più antiquata.

Su quello puoi anche fare dei piccoli test e capire se quanto ti hanno scritto nel libro funziona oppure son solo panzane sparate (spesso) a caso!!!
Teoria che non si sposa con la pratica :D
 

Gingill1

Forumer storico
L’Iran fa crollare le Borse del Golfo. Riad perde il 5,5%

di Gabriele Meoni con un’analisi di Morya Longo17 gennaio 2016
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Argomenti: Turquoise Partners | Nimr Al-Nimr | Ali Al-Naimi | Rami Rabii | Saudi Fransi Capital | Borsa Valori | Opec | Riad | Teheran



My24
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Bloomberg
Bloomberg
Il calo del prezzo del petrolio e la revoca delle sanzioni all'Iran fanno sprofondare le Borse del Golfo Persico. Oggi sui mercati della regione - che sono aperti la domenica- si sono vissute ore davvero difficili: l'indice Tasi della Borsa di Riad ha chiuso in calo del 5,44% dopo aver perso fino al 7% ed è scivolato ai minimi dal marzo 2011, quello di Dubai ha perso il 4,64%, la peggior performance degli ultimi 5 mesi, mentre Abu Dhabi è entrato ufficialmente in una fase ribassista (-4,2%con l’indice in calo del 21% dal picco toccato lo scorso luglio) . Male anche il Qatar (-7,2%) e il Kuwait (-3,2%). Da inizio anno le Borse del Golfo hanno mandato in fumo oltre 800 miliardi di dollari di capitalizzazione.

Il motivo di questi ribassi a catena è semplice: la fine delle sanzioni consente all’Iran di aumentare rapidamente le proprie esportazioni di greggio in un mercato mondiale già alle prese con un eccesso di offerta. Teheran ospita circa il 10% delle riserve globali di petrolio e ha già annunciato di essere in grado di aumentare la produzione di greggio - oggi scesa a 2,7 milioni di barili al giorno dai 3,6 del 2011, prima delle sanzioni, e dai 4 milioni nel 2008 - di 500mila barili nel giro di poche settimane e di altrettanto in sei mesi. Questo ovviamente rischia di spingere ulteriormente al ribasso i prezzi del petrolio, già scesi ai minimi da 12 anni sotto i 30 dollari e di mettere in ulteriore difficoltà le economie del Golfo, che sono tutte greggio-dipendenti. «Il petrolio iraniano sarà sul mercato già oggi o lunedì» afferma alla Bloomberg Nayal Khan, a capo della società d’investimento Saudi Fransi Capital. Una minaccia immediata per l’economia saudita e dei loro alleati sunniti, già ai ferri corti con Teheran dopo l’esecuzione dell’imam sciita iraniano Nimr al-Nimr il 2 gennaio scorso e il successivo assalto della folla inferocita all’ambasciata saudita di Teheran.

Reazione opposta della Borsa di Teheran, che oggi guadagna l’1% dopo il +2% di sabato e tocca i massimi dallo scorso agosto. Il presidente Rohani ha detto che il governo intende attrarre 30 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni. «Ci aspettiamo - dice Rami Rabii, capo della società d’investimenti iraniana Turquoise Partners - che l’economia iraniana cresca a un ritmo annuo del 6-8% nei prossimi anni». Se i sauditi soffrono, insomma, gli iraniani sorridono dopo aver fatto grossi sacrifici nei lunghi anni dell’embargo occidentale.

Nonostante il crollo dei prezzi l’Opec, il cartello dei Paesi produttori lo scorso dicembre non ha trovato un accordo per tagliare la produzione, sollevando critiche e sospetti che in realtà l’obiettivo dei Paesi del Golfo sia quello di mettere in crisi l’industria americana dello shale oil and gas, che in effetti comincia a traballare nei suoi anelli più deboli. Di sicuro il tracollo delle quotazioni sta creando problemi anche ai sauditi, come dimostra il budget da poco varato dal Governo di Riad che taglia i sussidi energetici e apre la strada alle privatizzazioni per arginare un deficit di bilancio lievitato nel 2015 a livelli da crisi greca: il 15% del Pil.

Nonostante la bufera in corso, il ministro saudita del Petrolio Ali al-Naimi ostenta fiducia:«Sono ottimista sul futuro - ha dichiarato stamane da Riad -  Le forze di mercato e la cooperazione tra i Paesi produttori conduce sempre al ritorno della stabilità. Questo tuttavia richiede un un po’ di tempo».

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Preparate xanax e vaselina.


Oltre alla scorta di tranquillanti orali e ...........
magari provo a cercare il modo di investire in obbligazioni Iraniane :D :D :D
 

mac

Forumer storico
Quello l'ho preso da PRT (Prorealtime) versione Free, che poi, in fondo, è la base che utilizza WEBANK in una versione più antiquata.

Su quello puoi anche fare dei piccoli test e capire se quanto ti hanno scritto nel libro funziona oppure son solo panzane sparate (spesso) a caso!!!
Teoria che non si sposa con la pratica :D

Scusa Gingill1,
prima di creare un account gratuito su ProRealTime vorrei essere assicurato che non avrò seccature future circa l'iscrizione alla versione a pagamento. Puoi confermarmelo?
Grazie
:)
 

Gingill1

Forumer storico
Scusa Gingill1,
prima di creare un account gratuito su ProRealTime vorrei essere assicurato che non avrò seccature future circa l'iscrizione alla versione a pagamento. Puoi confermarmelo?
Grazie
:)

Forse mi avevano chiamato una volta o forse li avevo cercati io. Cmq non rammento fastidi a differenza di altri broker. Tieni conto che la versione free é solo end of day e lascia gestire solo i TF dal day in su. Sotto serve la versione Real a pagamento. Aggiungo fonte dati non sempre precisissima. Buona serata
 

tower68

Forumer storico
Negli ultimi giorni del 2015 ho avuto un incontro con un promotore.

In due ore mi riempito la testa sui investimenti remunerativi, illustrandomi tutte le performance ottenute da lui e dai suoi prodotti e soprattutto mi dice con una certa sicurezza che i mercati su cui puntare era il mercato azionario europeo ed in particolare italiano. "guardi abbiamo fatto delle riunioni ad alto livello e tutti gli analisti ci hanno indicato che per il 2016 bisogna puntare con tranquillità sull'equity europeo."
Abbiamo sfiorato anche l'argomento certificati me ne ha proposto uno della casa e li ho capito nascondeva qualcosa....

Ci siamo rivisti ad inizio 2016 e ........ecco questoè il momento per investire..ne approfitti.. da quel giorno i mercati ha perso un ulteriore 10%.

Ho resistito alle sirene del promotore ma ora è una palla al piede.

Si si come il mio... ma dopo la batosta che ha preso il settore "mining" da lui tanto decantato... è improvvisamente sparito!!!
Certo non che io stia facendo meglio però caricarmi ulteriori perdite per conto del promotore (che poi loro guadagnano su di te anche se tu perdi) è veramente troppo!!!
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

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