non esiste un titolo sicuro. Se non si ha una propensione al rischio non si deve investire in titoli azionari. Decidere quanta parte del portafoglio dedicare all'azionario (10%, 20%,...). Poi la mia considerazione sui titoli azionari è identica alla tua (gli ultimi 5 anni....) ho scelto, per la parte azionaria del portafoglio, i certificati che, rispetto al titolo puro, hanno delle protezioni. Poi, ancora, mia personalissima considerazione, rischio per rischio (tutti i titoli sono rischiosi... vedere gli ultimi 5 anni) scelgo, PER LA PARTE AZIONARIA, certificato ad alto rendimento e, sicuramente piu rischiosi di quelli a basso rendimento. Del resto una barriera del 50% e trigger al 60/65 rende il certificato meno rischioso ma abbass anche il rendimento e, per la mia valutazione, poichè entrambi restano rischiosi essendo collegati a titoli azionari e tutti i titoli se scendono possono rompere le barriere che siano poste al 50, al 60 o al 75%, tento di scegliere quelli con più alta remunerazione in relazione al rischio che, invece, non è molto diverso parlando di azionario.E' uno dei motivi per cui il certificato rende così tanto...
Possiamo guardare anche Vodafone ed Engie negli ultimi 5 anni...
E' uno dei motivi per cui il certificato rende così tanto...
Possiamo guardare anche Vodafone ed Engie negli ultimi 5 anni...
Nota : parlavate di Rio Tinto...in premarket in calo di quasi il 3%.
non esiste un titolo sicuro. Se non si ha una propensione al rischio non si deve investire in titoli azionari. Decidere quanta parte del portafoglio dedicare all'azionario (10%, 20%,...). Poi la mia considerazione sui titoli azionari è identica alla tua (gli ultimi 5 anni....) ho scelto, per la parte azionaria del portafoglio, i certificati che, rispetto al titolo puro, hanno delle protezioni. Poi, ancora, mia personalissima considerazione, rischio per rischio (tutti i titoli sono rischiosi... vedere gli ultimi 5 anni) scelgo, PER LA PARTE AZIONARIA, certificato ad alto rendimento e, sicuramente piu rischiosi di quelli a basso rendimento. Del resto una barriera del 50% e trigger al 60/65 rende il certificato meno rischioso ma abbass anche il rendimento e, per la mia valutazione, poichè entrambi restano rischiosi essendo collegati a titoli azionari e tutti i titoli se scendono possono rompere le barriere che siano poste al 50, al 60 o al 75%, tento di scegliere quelli con più alta remunerazione in relazione al rischio che, invece, non è molto diverso parlando di azionario.
Tutto questo non vuole assolutamente essere un incentivo a seguire questa mia "vaneggiante" filosofia, ma è solo per condividere il motivo di alcune mie scelte e considerazioni.
Altra precisazione, io ho un buona capacità di assorbire le eventuali (e ce ne sono state) perdite, insomma accetto il loss senza particolari drammi prima che diventi una perdita esagerata.
E va tutto bene... quello che ti "contesto" è che continui a definire poco pericolosi questi Commerz ad alte cedole... non lo sono...
Inoltre non è vero che il rischio è sempre rischio... se investo su Eni, non è come se investo su FCA...
Conosci un certificato con sottostante piatto o sempre in crescita negli ultimi 5 anni e che rende bene?
Ma forse non riesco a spiegarmi...
Commerz ha potuto strutturare questo prodotto (o altri simili) ad alto rendimento potenziale inserendo sottostanti volatili, non omogenei, barriere alte e cedole non a memoria...
Si vuole puntare a prendere il 24% annuo? Niente da dire...
Si vuole dipingerlo come un prodotto poco rischioso? No... è un certificato estremamente rischioso...
Se sei bravo a capire quali sono i sottostanti debolucci.....hai completamente ragioneMa certo che è rischioso, ma altri certificati hanno lo stesso rischio e magari rendimenti inferiori. Il succo è che tra la marea di certificati la differenza tra un gain ed un loss la fa, secondo me, la scelta attenta dei sottostanti. Se in un cert è presente un sottostante finanziariamente deboluccio, io non ci investo. Può rendere anche il 40% ma per me può stare li....
Ma certo che è rischioso, ma altri certificati hanno lo stesso rischio e magari rendimenti inferiori. Il succo è che tra la marea di certificati la differenza tra un gain ed un loss la fa, secondo me, la scelta attenta dei sottostanti. Se in un cert è presente un sottostante finanziariamente deboluccio, io non ci investo. Può rendere anche il 40% ma per me può stare li....