Tralasciando per un attimo quella che è l'attività diletta dei trader italiani,
ovvero di spararsi sempre addosso con il mitra, .. provo a fare un ragionamento su questo certificato DE000CB940S5 che avevo già segnalato, ma volevo approfondire il ragionamento usando il mio suggeritore preferito che non è la pancia ma la statistica.
Si acquista a 630 ( ne avevo già acquistato qualcosa in precedenza ), e nella tabella che allego sono indicati i prezzi dei titoli equivalenti a 630 ed i prezzi sono parecchio sacrificati al punto che alcuni non sono nemmeno stati avvicinati. Ora ammesso e non concesso che non si riesca ad incassare nemmeno una cedola ( prossima al 23/7 ) rimarrebbe la speranza di incassare il nominale a scadenza se tutti e 5 i titoli saranno segnalati sopra la barriera discreta del 75% e tale scadenza è posta a gennaio 2023.
Ma che mal di pancia potrebbe venirmi, si potrebbe trasformare in colite ? e poi .. potrei guarire dalla colite ? Per rispondere a queste domande mi faccio aiutare dalla mia fedele amica che mi sussurra:
guarda che il più lungo periodo di ribasso del nostro indice è durato 1.101 giorni di calendario ( 3 anni circa), e quindi ammesso ( ma chi lo può sapere davvero ?) che il 7 maggio sia stato il giorno del top , proiettando questa data in avanti dei 1.101 giorni
si arriverebbe al 12 maggio 2021, rimarrebbero quindi due anni scarsi per recuperare il livello delle barriere che eventualmente fossero state rotte. E magari un piccolo cip permetterebbe di portare il valore di carico addirittura sotto i 630. Così fosse il risultato ottenuto sarebbe di un +58% in 4 anni e mezzo circa! nulla di straordinario si potrebbe dire, ma qui sto esagerando con i tempi, invece se considerassi la durata "media" di una fase ribassista proiettando sempre il 7 maggio in avanti mi fermerei al 4 maggio 2020 con quasi tre anni davanti per recuperare le famose barriere rotte ( basta che non rompano anche le p..lle ). A livello di perdita percentuale la creatura locale ha lasciato sul terreno un massimo del 69% ( 2007 - 2009 ) e un 47% medio ( la correzione meno profonda è stata del 32,4% n.d.r. ). Io dico che andando a guardare a ritroso come si è comportato il nostro mercato, viene da affermare che il gioco vale la candela e sarà pur vero che alcuni titoli dovrebbero staccare dividendi cospicui, ma ciò nel passato non ha impedito loro di recuperare tanta strada proprio sulla base dell'appetibilità del rendimento.
E se sbaglio ? beh nella tabella ho indicato i livelli coerenti con una perdita del 50% e del 70% non proprio barzellette, ed ognuno è così in grado di capire quanti centimetri si potrebbero avventurati in pertugi a noi cari.
Vedi l'allegato 476339