Certificati di investimento - Cap. 2 (2 lettori)

[NoWay]

Personalmente, almeno in questo caso, preferisco incassare la cedola anziché il rimborso...

Stavo solo riflettendo sul fatto che ormai anche cercare occasioni di breve è uno sforzo inutile...

 

[CarloConti]

la questione è il clima generale che si respira in campo nazionale e internazionale. Ora ognuno di noi la può vedere in un modo o nell'altro, ma è indubbio che le tensioni in ambito europeo (polemiche su migranti e populismo anti sistema e antieuropeista) e in ambito internazionale (guerra commerciale iniziata da Trump ancora tutta da vivere), generano un clima generale di sfiducia. Questo è innegabile. E chi dice il contrario non vuole vederlo. La crescita dei mercati nel 2017 si è avuta in un clima internazionale totalmente diverso in un clima di serenità e stabilità che ha favorito, comunque, la crescita e la fiducia.
Non si può non comprendere che se si inizia a combattere (anche per questioni assolutamente giuste e corrette) nella guerra che ne segue non si lascino sul campo morti e feriti. Volente o nolente si sta creando un generale clima di sfiducia nei mercati e di paura del futuro motivata dal non sapere tutte queste tensioni dove ci porteranno e dove si fermeranno. L'insicurezza sul futuro è la peggior cosa per i mercati.
Tali considerazioni porterebbero quindi ad alleggerire sempre di più le posizioni sui mercati azionari in generale. Poi questo o quel titolo può andare in controtendenza, ma siamo nel campo del superenalotto.

 

[giornalaio69]

Websim...

FIAT CHRYSLER - I dazi di Trump costano al settore 6,5 mld euro

FATTO
Venerdì, il presidente degli Stati Uniti, Donal Trump, ha minacciato di imporre un dazio del 20% sulle auto importate dall'Europa.
Nei mesi scorsi, gli Stati Uniti hanno avviato un'indagine sulla possibilità di introdurre una tassa del 25% su tutte le auto importate. L'indagine, che dovrebbe chiudersi entro febbraio 2019, seguirà lo stesso iter di quella svolta sull'alluminio, acciaio e sulla sicurezza nazionale.

Al momento, l'Europa applica un dazio del 10% sui veicoli importati dagli Usa. Al contrario, quelle europee esportate in Usa pagano il 2,5%, mentre i camion/veicoli commerciali sono assoggettati ad un dazio del 25%.

EFFETTO
L'annuncio di Trump potrebbe pregiudicare gli equilibri raggiunti nei mesi scorsi grazie alle aperture della Cina.
Le società automotive tedesche, con 657 mila unità esportate negli Stati Uniti, sono quelle che rischiano di più, ci sono in ballo fino a 6 miliardi di euro di costi aggiuntivi.
Fiat Chrysler (FCA.MI) ha meno da perdere, rispetto alle tedesche, ma i dazi potrebbero far molto male a Maserati ed Alfa.
Abbiamo provato a calcolare le ricadute di questi dazi, ci aspettiamo che il conto da pagare, per l'industria automobilistica globale sia pari a circa 6,5 miliardi di euro, in termini di costi aggiuntivi, quelli a carico di Fiat Chrysler dovrebbero essere poco meno di 1 miliardo di euro.

Raccomandazione NEUTRALE, target 19,50 euro.

Interessante........

 

[NoWay]

Se lo facessero in fretta, non sarebbe un male...

Cina verso accordo con Ue su investimenti - MilanoFinanza.it

 

[CarloConti]

noi tutti operiamo chi più professionalmente e chi meno, sui mercati. Noi tutti chiaramente siamo liberi di esprimere e avere idee politiche libere e diverse. Ma se operiamo sui mercati non possiamo non conoscere quali sono le migliori condizioni per far si che i mercati siano tranquilli e possano tendenzialmente crescere. Le condizioni sono la stabilità politica nazionale e internazionale con assenza di tensioni che ingenerano forti dubbi sul futuro (fondati o meno). Nel dubbio... vendo. Ora se si fa un ragionamento legato solo all'interesse personale (investitore) allora si dovrebbe indirizzare le proprie scelte in una direzione, poi se si fa prevalere un interesse ideologico (anche contro prevedibilmente a una situazione tranquillizzante per i mercati) ci si dirige in un'altra direzione ma si accettano anche poi le conseguenze e ci si protegge anche senza meravigliarsi poi troppo. Questo nella nostra piccola nazione, poi quello che non dipende da noi a livello internazionale, bhe lì possiamo solo prenderne atto.

 

[oldmouseit]

io ho tirato la monetina in aria e ho deciso che non vale la pena scrivere.
I mercati sono manipolati che senso ha confrontarsi?
Buon proseguimento a tutti

 

[NoWay]

noi tutti operiamo chi più professionalmente e chi meno, sui mercati. Noi tutti chiaramente siamo liberi di esprimere e avere idee politiche libere e diverse. Ma se operiamo sui mercati non possiamo non conoscere quali sono le migliori condizioni per far si che i mercati siano tranquilli e possano tendenzialmente crescere. Le condizioni sono la stabilità politica nazionale e internazionale con assenza di tensioni che ingenerano forti dubbi sul futuro (fondati o meno). Nel dubbio... vendo. Ora se si fa un ragionamento legato solo all'interesse personale (investitore) allora si dovrebbe indirizzare le proprie scelte in una direzione, poi se si fa prevalere un interesse ideologico (anche contro prevedibilmente a una situazione tranquillizzante per i mercati) ci si dirige in un'altra direzione ma si accettano anche poi le conseguenze e ci si protegge anche senza meravigliarsi poi troppo. Questo nella nostra piccola nazione, poi quello che non dipende da noi a livello internazionale, bhe lì possiamo solo prenderne atto.

Ma guarda che in Italia oggi c'è una straordinaria fase di stabilità politica (poi potrà non piacere, ma negare che esista una chiarissima maggioranza...)...

 

[Eattheapple]

io ho tirato la monetina in aria e ho deciso che non vale la pena scrivere.
I mercati sono manipolati che senso ha confrontarsi?
Buon proseguimento a tutti

Mi permetto: confrontarsi sempre! A prescindere da quanto le nostre posizioni possano risultare polarizzate ed agli antipodi.

In linea di massima ritengo che ogni attività umana non può che essere viziata e/o manipolata, visto il limite intrinseco della nostra natura; maggiori poi gli interessi, maggiori le tentazioni e gli effetti nefasti.
Immaginare istituzioni come le religioni, la politica, i mercati esentate da zone d'ombra credo sia parziale quanto credere a teorie cospirative sempre e comunque...

Aggiungo: ci confrontiamo proprio per scoprire e condividere strategie atte a trarne, nel nostro piccolo, vantaggio. Oltre a questo, mi sento personalmente arricchito anche dal solo confronto con belle teste pensanti.

 

[arkymede74]

felice di far parte di questo gruppo.. felice di conoscervi tutti

 

[giancarlo22]

la questione è il clima generale che si respira in campo nazionale e internazionale. Ora ognuno di noi la può vedere in un modo o nell'altro, ma è indubbio che le tensioni in ambito europeo (polemiche su migranti e populismo anti sistema e antieuropeista) e in ambito internazionale (guerra commerciale iniziata da Trump ancora tutta da vivere), generano un clima generale di sfiducia. Questo è innegabile. E chi dice il contrario non vuole vederlo. La crescita dei mercati nel 2017 si è avuta in un clima internazionale totalmente diverso in un clima di serenità e stabilità che ha favorito, comunque, la crescita e la fiducia.
Non si può non comprendere che se si inizia a combattere (anche per questioni assolutamente giuste e corrette) nella guerra che ne segue non si lascino sul campo morti e feriti. Volente o nolente si sta creando un generale clima di sfiducia nei mercati e di paura del futuro motivata dal non sapere tutte queste tensioni dove ci porteranno e dove si fermeranno. L'insicurezza sul futuro è la peggior cosa per i mercati.
Tali considerazioni porterebbero quindi ad alleggerire sempre di più le posizioni sui mercati azionari in generale. Poi questo o quel titolo può andare in controtendenza, ma siamo nel campo del superenalotto.

A me hanno insegnato che se la liquidità esce dai mercati azionari va a finire da qualche altra parte.
Al momento l'unico altro investimento che mi sembra possa essere interessante sono i bond USA, per gli investitori USA (per noi europei c'è il rischio cambio).
Altrettanto mi sembrano poco interessanti in generale le materie prime.
Per cui non vedo alternative, in Europa, al mercato azionario.
Ovviamente la situazione è drasticamente cambiata rispetto ai primi di maggio, quando è arrivata la bufera (apparentemente innescata dalla situazione politica italiana).
Attendo Vs. osservazioni in merito...