"Il 16 ottobre, il vicepresidente della Commissione europea, il lettone Valdis Dombrovskis, e il titolare dei conti pubblici, il francese Pierre Moscovici, firmeranno la lettera che mai si sarebbero aspettati a pochi mesi dalla fine del loro mandato a Bruxelles: intimeranno al governo Conte di modificare la manovra entro due settimane, o saranno costretti a rigettarla. Quindi, a fine ottobre, se nulla sarà cambiato nel bilancio italiano per il 2019, scriveranno la loro opinione negativa, il rigetto della finanziaria gialloverde prima ancora della sua approvazione in Parlamento per via di un peggioramento strutturale del deficit di 12,6 miliardi.
Non penso di avere facoltà predittive, ma già immagino al rigetto ricevuto dall'Europa quali saranno le risposte del "duo". E per assurdo loro saranno ancora più forti nei confronti del loro elettorato. In sintesi questa è la cosa che a dire il vero a me spaventa di più. Uno scollamento sempre maggiore dalla realtà sempre più premiato dai sondaggi elettorali, più si va contro l'europa e più aumentano i voti, una spirale di eventi che ho paura di immaginare dove possa condurre. Questa spirale potrebbe essere fermata solo da un improvviso buon senso del duo che dovrebbe staccarsi dalla propaganda.