Certificati di investimento - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Vabbè a questo punto capiamo cosa fare. Qualcuno può suggerire una strategia di uscita da certificati ultra incasinati dal governo? Che si fa si aspetta un po? o iniziamo a prenderci le perdite ma per far cosa poi? America sui super massimi, per cui rischioso.... ci buttiamo sui titoli statali prossimamente emessi a tassi sicuramente interessanti? Ci mettiamo tutti a shortare il mib e l'europa?
ES. vedo che qualcuno vuole vendere 150 pezzi di XS1119159546....... se avesse saputo il deficit/pil al 2.4% probabilmente avrebbe venduto ieri..... supponiamo che non sia eseguito, magari stasera non sara' contento, ma ad ottobre potrebbe dire per fortuna il 28 settembre nessuno me l'ha comprato.....
 
Perdonami, ma come funziona?
Ho provato a cercare ma non ho trovato info :cool:

http://www.certificatejournal.it/pdf/CJ575.pdf

Qui c'è un approfondimento, con la storia del precedente.

In sintesi, cedola trimestrale 2,60% e capitale protetto fino alla barriera del 70% sui 3 titoli del basket ( Intesa, Unicredit, Telecom). Quello che caratterizza l'emissione e la rende ideale soprattutto in mercati volatili e depressi come oggi, è l'opzione lookback che consente di fissare strike e barriere sul minimo toccato da ciascun titolo il 19 settembre, 19 ottobre e 19 novembre. Pertanto qualsiasi discesa dovesse esserci da qui al 20 novembre non andrebbe a impattare sul prezzo del certificato e risulterebbe funzionale al fixing dello strike proprio sui minimi
 
io pure aspetto.
soprattutto perchè magari non passa e per dicembre le cose si saranno riprese.

Auspico un rinsavimento della Lega a correzione, nei passi successivi, degli aspetti strettamente assistenziali del provvedimento.
Certo che quella battuta sui 'numerini' di Salvini mi ha fatto accapponare la pelle. Forse quest'uomo è molto sopravvalutato ed è molto più rozzo di quel che pensavo !
 
Io sono senza parole...

Arriva il primo segnale dalla Ue dopo la decisione italiana di allargare il deficit al 2,4% del Pil: per il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, la manovra è "fuori dai paletti Ue" ma non c'è interesse ad aprire una crisi con l'Italia. Una linea di dialogo confermata anche dal vicepremier Luigi Di Maio "Ora parte l'interlocuzione.".
 
Io sono senza parole...

Arriva il primo segnale dalla Ue dopo la decisione italiana di allargare il deficit al 2,4% del Pil: per il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, la manovra è "fuori dai paletti Ue" ma non c'è interesse ad aprire una crisi con l'Italia. Una linea di dialogo confermata anche dal vicepremier Luigi Di Maio "Ora parte l'interlocuzione.".

Poteva andare anche molto peggio….dichiarazioni pragmatiche dall'Europa sono il massimo che si poteva ottenere in queste condizioni.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto