Certificati di investimento - Cap. 2 (3 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

giancarlo22

Forumer storico
Correggimi se sbaglio...
Il limite di 51.000 e rotti è per i dollari in c/c...
Le eventuali plusvalenze (considerando anche la differenza di cambio) sono tassate dalla banca se si è in regime amministrato...

Temo che la cosa sia meno favorevole, ma non sono sicuro per cui consiglio di fare ulteriori verifiche.
il valore del deposito mi risulta comprenda liquidi e titoli in portafoglio
temo che la banca non tassi le plusvalenze di cambio (lo fa solo quando fa il doppio cambio per chi non ha deposito in dollari).
 

giancarlo22

Forumer storico
Temo che la cosa sia meno favorevole, ma non sono sicuro per cui consiglio di fare ulteriori verifiche.
il valore del deposito mi risulta comprenda liquidi e titoli in portafoglio
temo che la banca non tassi le plusvalenze di cambio (lo fa solo quando fa il doppio cambio per chi non ha deposito in dollari).

Estratto da quanto già riportato:
Occorre tuttavia ricordare che, con riguardo ai prelievi di valuta da conti o depositi, il legislatore ha introdotto un limite quantitativo oltre il quale la plusvalenza diventa rilevante ai fini fiscali. Infatti, nell’articolo 67, comma 1-ter, è stato previsto che le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di valute estere rivenienti da depositi e conti correnti concorrono a formare reddito a condizione che, nel periodo di imposta in cui esse sono realizzate attraverso il prelievo dal deposito o dal conto, la giacenza dei depositi e conti correnti complessivamente intrattenuti dal contribuente presso tutti gli intermediari, calcolata secondo il cambio vigente all’inizio del periodo di riferimento, sia superiore a 51.645,69 euro per almeno sette giorni lavorativi continui.

A questo proposito, occorre ricordare che le cessioni a pronti di valuta sono operazioni la cui tassabilità non può essere ricompresa tra quelle per le quali opera il regime del risparmio amministrato, infatti ad esse è riservata in via esclusiva la tassazione in sede di dichiarazione dei redditi.
 

fa3

Forumer attivo
In breve:
Tutti i depositi in valuta estera superiori a 51.000 euro detenuti per almeno 7 gg. vanno denunciati in dichiarazione (esiste un apposito quadro).
In più tutte le transazioni in valuta che producano plusvalenza di cambio vanno dichiarate e assogettate a tassazione.
Per i dettagli vedi allegato….
.


Evidentemente è riferito a chi possiede c/c in valuta, o non è in regime amministrato.
 

giancarlo22

Forumer storico
Estratto da quanto già riportato:
Occorre tuttavia ricordare che, con riguardo ai prelievi di valuta da conti o depositi, il legislatore ha introdotto un limite quantitativo oltre il quale la plusvalenza diventa rilevante ai fini fiscali. Infatti, nell’articolo 67, comma 1-ter, è stato previsto che le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di valute estere rivenienti da depositi e conti correnti concorrono a formare reddito a condizione che, nel periodo di imposta in cui esse sono realizzate attraverso il prelievo dal deposito o dal conto, la giacenza dei depositi e conti correnti complessivamente intrattenuti dal contribuente presso tutti gli intermediari, calcolata secondo il cambio vigente all’inizio del periodo di riferimento, sia superiore a 51.645,69 euro per almeno sette giorni lavorativi continui.

A questo proposito, occorre ricordare che le cessioni a pronti di valuta sono operazioni la cui tassabilità non può essere ricompresa tra quelle per le quali opera il regime del risparmio amministrato, infatti ad esse è riservata in via esclusiva la tassazione in sede di dichiarazione dei redditi.


Esiste forse una scappatoia interpretativa della legge: se continui a tenere il deposito in valuta e non fai mai la conversione in euro non si può mai calcolare la plusvalenza di cambio, se non alla fine quando finalmente cambierai.
Resta però forse l'obbligo di denunciare annualmente il valore del deposito in valuta superiore a 51.000 euro…..
 

NoWay

It's time to play the game
Temo che la cosa sia meno favorevole, ma non sono sicuro per cui consiglio di fare ulteriori verifiche.
il valore del deposito mi risulta comprenda liquidi e titoli in portafoglio
temo che la banca non tassi le plusvalenze di cambio (lo fa solo quando fa il doppio cambio per chi non ha deposito in dollari).

Fineco...

Capital Gain USA

Il trattamento del capital gain su operazioni denominate in dollari (o comunque in una divisa diversa dall'euro ), è regolamentato secondo le norme applicate alla negoziazione in euro e possono essere compensate con operazioni in euro. Per rendere possibile tale compensazione e per quantificare il capital gain sia in termini di guadagno sul prezzo in dollari che sul cambio euro/dollari, ad ogni acquisto e vendita il controvalore dell'operazione viene convertito (solo ai fini contabili del calcolo capital gain) in euro al cambio BCE fissato alle 16.00 dello stesso giorno della data operazione.

Non sono tassate le plusvalenze su cambi a pronti in divisa EuroDollaro ed Dollaro euro.

"Le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di valute estere rivenienti da depositi e conti correnti concorrono a formare il reddito a condizione che nel periodo d'imposta la giacenza dei depositi e conti correnti complessivamente intrattenuti dal contribuente, calcolata secondo il cambio vigente all'inizio del periodo di riferimento sia superiore a 51.645,69 euro per almeno sette giorni lavorativi continui "(art. 67 ,comme 1Ter TUIR).

Il calcolo della minusvalenza e plusvalenza avviene sul controvalore totale (margine di garanzia del cliente + finanziamento della Banca) dell'operazione di acquisto in dollari e chiusura in dollari.

Nel calcolo viene inclusa anche la differenza fra il valore del cambio eurodollaro all'apertura della posizione e quello rilevato alla chiusura della stessa.

Esempio
Il cliente acquista in Leva 10 azioni del titolo ABC al prezzo di 120 USD per un controvalore di 1200 USD con un valore del cambio eurodollaro pari a 1.20: questa posizione si compone di 400 USD costituiti dal margine e 800 USD di finanziamento.
Il valore della posizione in euro è pari a 1200 / 1.2 = 1000 euro

Isoliamo l'analisi al caso in cui il cliente decida di chiudere la posizione quando il valore del cambio scende a 0.92 lasciando invariato il prezzo del titolo acquistato.

Dettagli dell'operazione
Acquisto:
120 USD(prezzo del titolo) X 10 (quantità) / 1.20(valore del cambio)= 1000 Euro

Chiusura:
120(prezzo del titolo) X 10 (quantità) / 0.92(valore del cambio)= 1304 euro

Totale della posizione
1304(controvalore della vendita)-1000(controvalore dell'acquisto) = + 304 euro

1. Analisi fiscale
Il calcolo fiscale dell'operazione per la plus-minusvalenza viene pertanto effettuato sul totale positivo o negativo in euro del controvalore complessivo della posizione.
In questo caso c'è una plus valenza sulla posizione pari a 304 euro (1304 euro - 1000 euro) e questo importo viene tassato al 26%.

2. Analisi dell'utile
In questo esempio, poichè, il prezzo di apertura della posizione e il prezzo di chiusura sono invariati, non vi è utile.

3. Rischio di cambio per il cliente
Il margine posto a garanzia rimane invariato come controvalore in dollari all'apertura e alla chiusura della posizione. Pertanto è influenzato dalle fluttuazioni del cambio. Il rischio di cambio per il cliente è quindi limitato al margine, ovvero all'impegno finanziario del cliente e non al controvalore totale della posizione.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

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