Certificati di investimento - Cap. 2

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Giusto per dare una base reale alle tante parole che si dicono...

Intesa Sanpaolo: Messina; migliori 9 mesi da 2008 per utile, commissioni e proventi
quindi si può andare long si ISP? O parlare di queste cose (fondamentali) è come parlare di politica su questo Tread, visto che in questi giorni più volte si è detto che il mercato va dove vuole?
Per me il mercato si alimenta di tante cose che io più generalmente chiamo "ambiente", se un titolo si trova in un ambiente salubre (crescita economica, politica stabile, bassa pressione fiscale, tranquillità sugli scenari futuri, ....) è evidente che poi i fondamentali assumono molta rilevanza, ma se al contrario il titolo (l'azienda) si trova in un ambiente insalubre, allora anche i suoi buoni fondamentali vengono "annacquati" e i cattivi fondamentali diventano tragedie.
 
quindi si può andare long si ISP? O parlare di queste cose (fondamentali) è come parlare di politica su questo Tread, visto che in questi giorni più volte si è detto che il mercato va dove vuole?
Per me il mercato si alimenta di tante cose che io più generalmente chiamo "ambiente", se un titolo si trova in un ambiente salubre (crescita economica, politica stabile, bassa pressione fiscale, tranquillità sugli scenari futuri, ....) è evidente che poi i fondamentali assumono molta rilevanza, ma se al contrario il titolo (l'azienda) si trova in un ambiente insalubre, allora anche i suoi buoni fondamentali vengono "annacquati" e i cattivi fondamentali diventano tragedie.

In effetti, come già dicevo prima, il titolo ha in questo momento dei parametri economici migliori di quando quotava 3 euro e passa.
Purtroppo il contesto italiano è quello che ben conosciamo e pochi si azzardano a scommettere più di tanto sulla risalita di questo titolo, così come di altri….
personalmente aspetterò almeno sino al 13 novembre per il prossimo sviluppo della questione Europa; sembra che nessuno molli e quindi siamo ancora lontani da una possibile ripresa...
 
quindi si può andare long si ISP? O parlare di queste cose (fondamentali) è come parlare di politica su questo Tread, visto che in questi giorni più volte si è detto che il mercato va dove vuole?
Per me il mercato si alimenta di tante cose che io più generalmente chiamo "ambiente", se un titolo si trova in un ambiente salubre (crescita economica, politica stabile, bassa pressione fiscale, tranquillità sugli scenari futuri, ....) è evidente che poi i fondamentali assumono molta rilevanza, ma se al contrario il titolo (l'azienda) si trova in un ambiente insalubre, allora anche i suoi buoni fondamentali vengono "annacquati" e i cattivi fondamentali diventano tragedie.

Sei pessimista su Intesa? Stai fuori o vai short...
Sei ottimista? Vai long...
Questione di opinioni... i fatti concreti dicono che Intesa è più forte oggi di quanto lo era in un "ambiente" che per qualcuno era più favorevole...
 
In effetti, come già dicevo prima, il titolo ha in questo momento dei parametri economici migliori di quando quotava 3 euro e passa.
Purtroppo il contesto italiano è quello che ben conosciamo e pochi si azzardano a scommettere più di tanto sulla risalita di questo titolo, così come di altri….
personalmente aspetterò almeno sino al 13 novembre per il prossimo sviluppo della questione Europa; sembra che nessuno molli e quindi siamo ancora lontani da una possibile ripresa...

Anche nel 2015 quotava stabilmente sopra i 3... a metà 2016 era sui valori attuali... eppure c'era un "ambiente" favorevole...
 
PUNTO 2-Manovra, prosegue dialogo con Ue, ma rischio sanzioni resta 06/11/2018 16:12 - RSF
(Aggiorna con Dombrovskis, fine vertice)
di Francesco Guarascio
BRUXELLES, 6 novembre (Reuters) - La Commissione europea resta aperta al dialogo con l'Italia per scongiurare l'apertura di una procedura di infrazione a causa dell'alto target di deficit per il 2019, ma chiede modifiche "sostanziali" alla manovra.

Bruxelles ha bocciato la legge di bilancio del governo Lega-5 Stelle che fissa un rapporto deficit/Pil al 2,4% per l'anno prossimo. Roma deve rispondere entro il 13 novembre.

"Abbiamo alcuni punti di disaccordo, ma questo non significa che non possiamo avere un dialogo, un dialogo costruttivo tra la Commissione e l'Italia", ha detto il ministro dell'Economia Giovanni Tria, a margine dell'Ecofin che si è tenuto oggi a Bruxelles.

Il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici si aspetta una risposta forte e precisa dall'Italia sui rilievi mossi dall'esecutivo Ue. Se non ci sarà un accordo, ha sottolineato, l'Italia potrebbe essere sottoposta a sanzioni.

Il commissario francese ha anche ribadito che le regole fiscali vanno rispettate e che scelte di politica economica che fanno aumentare il debito pubblico non portano crescita.

A preoccupare è l'impatto che l'indebitamento avrà sul debito pubblico italiano, il secondo più alto della zona euro in termini di Pil.

In una conferenza stampa al termine del vertice, anche il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha chiesto all'Italia cambiamenti "sostanziali" per evitare una procedura.

Tria, invece, ha lasciato Bruxelles senza tenere il consueto punto stampa.


SANZIONI
Senza modifiche, il 21 novembre la Commissione potrebbe stilare un rapporto critico sul debito italiano, primo passo di una procedura disciplinare contro Roma.

In passato l'esecutivo comunitario ha sempre aspettato i numeri finali di finanza pubblica, disponibili ad aprile, prima di prendere iniziative disciplinari nei confronti di stati membri.

Ma questa volta funzionari dicono che potrebbe agire sulla base delle sue stime, attese giovedì, che si prevede saranno meno ottimistiche di quelle del Tesoro italiano che per il 2019 vede il Pil a +1,5%. Una crescita minore si tradurrebbe automaticamente in un aumento di debito e deficit.

Come misura precauzionale, Bruxelles potrebbe chiedere all'Italia di trasferire un deposito non fruttifero dello 0,2% del Pil al fondo di salvataggio del blocco, l'Esm (European Stability Mechanism).

La Commissione potrebbe anche fissare una scadenza, già a febbraio, entro la quale Roma dovrà intraprendere una serie di azioni per la riduzione del debito. Gli stati dell'euro zona dovrebbero poi approvare tali azioni.

Scaduta anche questa deadline, si innescherebbero sanzioni più dure, inclusa una multa fino allo 0,2% del Pil, la sospensione di miliardi di euro di fondi Ue e un più stretto monitoraggio fiscale da parte di Commissione e Bce che includerebbe missioni in Italia simili a quelle effettuate per il salvataggio di paesi, come la Grecia.

Se il governo italiano dovesse continuare a non cooperare, le sanzioni potrebbero acuirsi sino a contemplare una multa dello 0,5% del Pil, un monitoraggio più pressante sui piani di emissione di nuovo debito e la riduzione o sospensione di prestiti multi-miliardari da parte della Banca europea degli investimenti (Bei).
 
le prospettive non sembrano incoraggianti, e non tanto per le possibili multe ma immagino dall'innalzarsi e dall'inasprirsi dei contrasti Italia/Europa, con conseguenze ancora tutte da scoprire.
 
le prospettive non sembrano incoraggianti, e non tanto per le possibili multe ma immagino dall'innalzarsi e dall'inasprirsi dei contrasti Italia/Europa, con conseguenze ancora tutte da scoprire.

E' chiaro che da questo Governo, visti i programmi politici specie del M5S, non è pensabile di avviare una riduzione del debito pubblico.
E' altrettanto vero che il debito italiano, a memoria d'uomo, è sempre aumentato da decenni (tant'è vero che c'erano dubbi sull'ingresso in Europa). Purtroppo il precednete Governo furbescamente ha strappato il massimo risultato di flessibilità, promettendo rigore a partire dal Governo successivo….
Da questa situazione sembra impossibile uscire indenni….
 
le regole che stabiliscono il funzionamento dell'Europa e, quindi, anche delle procedure di infrazione sono state sottoscritte e condivise dall'Italia.

Che poi siano tutte assolutamente sbagliate o capestri può anche essere, ma generalmente le regole si rispettano o si prova a modificarle, non è che si infrangono semplicemente perchè le riteniamo sbagliate. Questo se si accetta di vivere in una comunità.

Che poi vi sia dietro questo alzare la tensione una strategia politica, allora dobbiamo ancora aspettare e vedere le prossime mosse.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto