Certificati di investimento - Cap. 2

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Riflessione sulle banche italiane.
Anche unicredit ha un prezzo molto buono. Sotto i 10 euro tenta molto il buy.
Anche BPM mi sembra bastonata..
Fermo restando che, con questa poca chiarezza, cerco di resistere al buy ho la sensazione che tra 1 anno si possano fare ottimi gain comprando a questi prezzi.. Mi ferma solo questo alone di caos e paura.
Pensando razionalmente trovo impossibile un esplosione dell'euro zona ma emotivamente ho molta paura che la situazione possa precipitare.
 
Ma non ha più senso aspettare mercoledì a prenderlo, visto che domani potrebbe rimborsare al prezzo di acquisto?

si tratta di un express....se domani il wof è sopra il 95% dello strike (in questo momento il wof è E.On, la cond di autocall è E.On> 10,16) rimborserà a 1113,44, altrimenti nessuna cedola e si passa al prox mese con premio che si incrementa di 7,09€
 
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si tratta di un express....se domani il wof è sopra il 95% dello strike (in questo momento E.On> 10,16) rimborserà a 1113,44, altrimenti nessuna cedola e si passa al prox mese con premio che si incrementa di 7,09€
domani eon dovrebbe fare +2,41 peril rimborso...attualmente vedo eon a 9,925 a mercato chiuso per festività...
 
MILANO (MF-DJ)--L'incontro tra il braccio destro di John Elkann, Toby Myerson, e i vertici di Nissan (membro dell'alleanza di Groupe Renault), si terrà.
Il vertice era già in agenda prima della fine del ritiro della proposta di fusione paritetica avanzata da Fca al gruppo Renault (mossa che ha interrotto le trattative) e potrebbe essere stato mantenuto innanzitutto come una forma di rispetto.
E' quanto ha spiegato una fonte a MF-Dowjones confermando le indiscrezioni stampa circa un incontro in agenda nella giornata di oggi a Yokohama, quartier generale del gruppo giapponese, per parlare con alcuni dei top manager, compreso l'amministratore delegato Hiroto Saikawa. La stessa fonte nota tuttavia che attualmente non ci sono "miglioramenti" che possano far pensare a una ripartenza delle trattative. Fca in un comunicato stampa aveva notato che attualmente in Francia non ci sono le "condizioni politiche" per avviare un'operazione di questa natura. Non è tuttavia escluso che dall'incontro di oggi possano emergere elementi in grado di dare nuova spinta ai negoziati.
 
Ad aprile 2019 l’Istat rileva per la produzione industriale la seconda flessione congiunturale, dopo gli aumenti di inizio anno, con un calo dello 0,7% da marzo.
Anche su base annua c’è una contrazione dell′1,5% dell’indice corretto per gli effetti di calendario, che non stima il possibile impatto del “ponte” tra Pasqua e 25 aprile (+0,1% i dati grezzi). Da marzo l’indice è in aumento solo per il comparto energia (+3,6%), i beni strumentali segnano -2,5%, i beni intermedi -0,7% e i beni di consumo -0,5%.
Malissimo il settore auto, con la produzione italiana di autoveicoli che è diminuita ad aprile del 17,1% rispetto all’anno precedente. Nei primi quattro mesi dell’anno - rileva ancora l’Istat - emerge una contrazione cumulata del 14,7%.
Rispetto ad aprile 2018, risultano in flessione 13 settori su 15 ai quali corrisponde un peso pari a quasi l′80% dell’industria. Registrano un aumento tendenziale solo la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+5,8%) e le industrie alimentari, bevande e tabacco (+4,9%).
Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-8,2%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-7,4%), in quella di macchinari e attrezzature n.c.a. (-6,2%) e di mezzi di trasporto (-6,1%).

Bel disastro.
 
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