Certificati di investimento - Cap. 2

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si tratta di un express....se domani il wof è sopra il 95% dello strike (in questo momento il wof è E.On, la cond di autocall è E.On> 10,16) rimborserà a 1113,44, altrimenti nessuna cedola e si passa al prox mese con premio che si incrementa di 7,09€
ma rimborserebbe a 1000 + cedola di 7,09 euro oppure a 1113,44 ? mi sembra che kid e sito di c&d dicano due cose diverse..
 
Ciao a tutti, nella ricerca di qualche strumento di investimento con rischio moderato mi stavo studiando i certificati e mi sono imbattuto in questo XS1742893446 che se capisco bene ha rischio max 6.7% ma buone possibilità di gain interessanti.
Qualche opinione?
Grai
 
ma rimborserebbe a 1000 + cedola di 7,09 euro oppure a 1113,44 ? mi sembra che kid e sito di c&d dicano due cose diverse..

Per come ho letto il KID, a se sembra che dicano la stessa cosa.

nella tabella presente nel KID(quella con le date e condizioni) , la 2a colonna Coupon trigger level (Livello di Attivazione della Cedola), corrisponde con quanto indicato in c&d.
per la cedola, il KID riporta che è a memoria e c&d ti da già il cumulato ad ogni data.
 
Ciao a tutti, nella ricerca di qualche strumento di investimento con rischio moderato mi stavo studiando i certificati e mi sono imbattuto in questo XS1742893446 che se capisco bene ha rischio max 6.7% ma buone possibilità di gain interessanti.
Qualche opinione?
Grai

non dovrebbe avere rischi, anzi....adesso si puo comprare da retail a 889

l’importo alla Data di Scadenza (gennaio 2025) sarà pari al maggiore tra:
(a) un importo pari al 95%del Prezzo di Emissione--> 950€
(b) un importo legato al Valore di Riferimento Finale. Tale importo non sarà superiore al Cap (1430€)
 
Per come ho letto il KID, a se sembra che dicano la stessa cosa.

nella tabella presente nel KID(quella con le date e condizioni) , la 2a colonna Coupon trigger level (Livello di Attivazione della Cedola), corrisponde con quanto indicato in c&d.
per la cedola, il KID riporta che è a memoria e c&d ti da già il cumulato ad ogni data.

L'ho preso in previsione (leggi speranza) di un rimborso a Dicembre quando il trigger calerà a 90%
 
Ad aprile 2019 l’Istat rileva per la produzione industriale la seconda flessione congiunturale, dopo gli aumenti di inizio anno, con un calo dello 0,7% da marzo.
Anche su base annua c’è una contrazione dell′1,5% dell’indice corretto per gli effetti di calendario, che non stima il possibile impatto del “ponte” tra Pasqua e 25 aprile (+0,1% i dati grezzi). Da marzo l’indice è in aumento solo per il comparto energia (+3,6%), i beni strumentali segnano -2,5%, i beni intermedi -0,7% e i beni di consumo -0,5%.
Malissimo il settore auto, con la produzione italiana di autoveicoli che è diminuita ad aprile del 17,1% rispetto all’anno precedente. Nei primi quattro mesi dell’anno - rileva ancora l’Istat - emerge una contrazione cumulata del 14,7%.
Rispetto ad aprile 2018, risultano in flessione 13 settori su 15 ai quali corrisponde un peso pari a quasi l′80% dell’industria. Registrano un aumento tendenziale solo la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+5,8%) e le industrie alimentari, bevande e tabacco (+4,9%).
Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-8,2%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-7,4%), in quella di macchinari e attrezzature n.c.a. (-6,2%) e di mezzi di trasporto (-6,1%).

Bel disastro.

Numeri davvero molto brutti...
 
Ad aprile 2019 l’Istat rileva per la produzione industriale la seconda flessione congiunturale, dopo gli aumenti di inizio anno, con un calo dello 0,7% da marzo.
Anche su base annua c’è una contrazione dell′1,5% dell’indice corretto per gli effetti di calendario, che non stima il possibile impatto del “ponte” tra Pasqua e 25 aprile (+0,1% i dati grezzi). Da marzo l’indice è in aumento solo per il comparto energia (+3,6%), i beni strumentali segnano -2,5%, i beni intermedi -0,7% e i beni di consumo -0,5%.
Malissimo il settore auto, con la produzione italiana di autoveicoli che è diminuita ad aprile del 17,1% rispetto all’anno precedente. Nei primi quattro mesi dell’anno - rileva ancora l’Istat - emerge una contrazione cumulata del 14,7%.
Rispetto ad aprile 2018, risultano in flessione 13 settori su 15 ai quali corrisponde un peso pari a quasi l′80% dell’industria. Registrano un aumento tendenziale solo la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+5,8%) e le industrie alimentari, bevande e tabacco (+4,9%).
Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-8,2%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-7,4%), in quella di macchinari e attrezzature n.c.a. (-6,2%) e di mezzi di trasporto (-6,1%).

Bel disastro.

Purtroppo, ancora una volta c'è un distacco netto fra il paese reale che lavora e chi racconta favole (e spesso frottole) seduto sulle poltrone del parlamento. Quante volte ho sentito richiamare a sproposito nelle ultime settimane il dato (casuale se preso in isolamento) di crescita industriale di Gennaio che era x volte superiore a quello della Germania (con x variabile da 3 a 5 a seconda di chi lo raccontava, tanto nelle favole mica si sta attenti ai dettagli).... Chi scorpora un singolo mese (come Gennaio poi), senza tenere conto di scorte, effetto trascinamento, effetti one-off, è totalmente fuori dal mondo e di economia ne capisce ben poco, illudendo se stesso e gli altri attorno a se.

Sembra inoltre che sia il reddito di cittadinanza (non solo inutile ma molto dannoso a mio parere) e sia pensioni quota 100 (costosissimo e di certo non spinta ai consumi o all'aumento del PIL) si stiano dimostrando una boiata assoluta.
Vedremo che storie racconteranno adesso (invasione di cavallette mandate dalla Germania?, Minacce della Troika che bloccano i consumi?).

Se si vuole crescita bisogna eliminare queste misure di welfare/scambi elettorali che non servono a nessuno (se non a far finta di stare meglio quando si sta peggio) e iniziare a tagliare il cuneo fiscale o creare aree a zero tasse reali per decenni.
 
Avanti così e succederà che un venerdì sera, dopo le 22.00, uscirà il comunicato di una agenzia di rating; finirà il teatrino dell'assurdo e si faranno i conti con la realtà.
 
Purtroppo, ancora una volta c'è un distacco netto fra il paese reale che lavora e chi racconta favole (e spesso frottole) seduto sulle poltrone del parlamento. Quante volte ho sentito richiamare a sproposito nelle ultime settimane il dato (casuale se preso in isolamento) di crescita industriale di Gennaio che era x volte superiore a quello della Germania (con x variabile da 3 a 5 a seconda di chi lo raccontava, tanto nelle favole mica si sta attenti ai dettagli).... Chi scorpora un singolo mese (come Gennaio poi), senza tenere conto di scorte, effetto trascinamento, effetti one-off, è totalmente fuori dal mondo e di economia ne capisce ben poco, illudendo se stesso e gli altri attorno a se.

Sembra inoltre che sia il reddito di cittadinanza (non solo inutile ma molto dannoso a mio parere) e sia pensioni quota 100 (costosissimo e di certo non spinta ai consumi o all'aumento del PIL) si stiano dimostrando una boiata assoluta.
Vedremo che storie racconteranno adesso (invasione di cavallette mandate dalla Germania?, Minacce della Troika che bloccano i consumi?).

Se si vuole crescita bisogna eliminare queste misure di welfare/scambi elettorali che non servono a nessuno (se non a far finta di stare meglio quando si sta peggio) e iniziare a tagliare il cuneo fiscale o creare aree a zero tasse reali per decenni.

Tieni anche presente che c'è in atto un significativo rallentamento a livello globale...
 
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