Certificati di investimento - Cap. 2

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Wikipedia:
Il market maker è un intermediario finanziario che pubblica i prezzi di acquisto e di vendita dei titoli quotati in borsa e di suo possesso permettendo a tutti gli altri investitori di comprare o vendere a quei prezzi.
Questi operatori sono quindi intermediari specializzati che fanno il mercato e si impegnano su una certa azione (o strumento finanziario) a fare un prezzo di acquisto e di vendita. Chiunque voglia trattare quel titolo lo può fare a quei prezzi, anche per enormi quantità. Il ruolo del market maker è modificare continuamente i prezzi in base a ciò che accade.
Il business del market maker è sfruttare lo spread fra prezzo denaro (a cui è disposto a comprare) e prezzo lettera (a cui è disposto a vendere). Se ci sono molti market makers la concorrenza aumenta e quindi lo spread diminuisce.
Questa forma di mercato funziona bene se c'è una bassa liquidità dei titoli: essendo difficile trovare la controparte è comodo avere un attore che si sostituisca al mercato fornendogli la liquidità che non ha. È quindi una situazione contrapposta a quella del mercato ad asta.
La presenza di operatori market maker si riscontra sia sui mercati a pronti (anche detti cash o spot), sia su diversi mercati a termine (tra cui ad esempio i mercati futures o delle options).
Dal punto di vista giuridico, art. 1, comma 5-quater, D. Lgs. n° 58/1998 (Testo unico sulla finanza, cosiddetto TUF), “Per market maker si intende il soggetto che si propone sui mercati regolamentati e sui sistemi multilaterali di negoziazione, su base continua, come disposto a negoziare in contropartita diretta acquistando e vendendo strumenti finanziari ai prezzi da esso definiti".
 
A completamento dell' informazione già data

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Il market maker è un intermediario finanziario che pubblica i prezzi di acquisto e di vendita dei titoli quotati in borsa e di suo possesso permettendo a tutti gli altri investitori di comprare o vendere a quei prezzi.
Questi operatori sono quindi intermediari specializzati che fanno il mercato e si impegnano su una certa azione (o strumento finanziario) a fare un prezzo di acquisto e di vendita. Chiunque voglia trattare quel titolo lo può fare a quei prezzi, anche per enormi quantità. Il ruolo del market maker è modificare continuamente i prezzi in base a ciò che accade.
Il business del market maker è sfruttare lo spread fra prezzo denaro (a cui è disposto a comprare) e prezzo lettera (a cui è disposto a vendere). Se ci sono molti market makers la concorrenza aumenta e quindi lo spread diminuisce.
Questa forma di mercato funziona bene se c'è una bassa liquidità dei titoli: essendo difficile trovare la controparte è comodo avere un attore che si sostituisca al mercato fornendogli la liquidità che non ha. È quindi una situazione contrapposta a quella del mercato ad asta.
La presenza di operatori market maker si riscontra sia sui mercati a pronti (anche detti cash o spot), sia su diversi mercati a termine (tra cui ad esempio i mercati futures o delle options).
Dal punto di vista giuridico, art. 1, comma 5-quater, D. Lgs. n° 58/1998 (Testo unico sulla finanza, cosiddetto TUF), “Per market maker si intende il soggetto che si propone sui mercati regolamentati e sui sistemi multilaterali di negoziazione, su base continua, come disposto a negoziare in contropartita diretta acquistando e vendendo strumenti finanziari ai prezzi da esso definiti".

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