Certificati di investimento - Cap. 2

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quindi potrebbe avere un senso spostarsi da un certificato ad un'altro che presenta stessi sottostanti ma con barriere piu basse? anche se questo vuol dire consolidare delle perdite? In quanto evidentemente il nuovo certificato quoterà sicuramente piu alto del vecchio.

Io faccio così quasi sempre (tranne quando ripongo molta fiducia su un titolo oppure ho una sensazione di imminente ripresa) in quanto soffro psicologicamente il possesso di titoli sotto barriera cedola. Ovviamente accetto pertanto le relative perdite.
 
quindi potrebbe avere un senso spostarsi da un certificato ad un'altro che presenta stessi sottostanti ma con barriere piu basse? anche se questo vuol dire consolidare delle perdite? In quanto evidentemente il nuovo certificato quoterà sicuramente piu alto del vecchio.
Oppure provare a spostarsi su certificati che a parita' di sottostanti abbiano scadenze piu' lunghe....
 
quindi potrebbe avere un senso spostarsi da un certificato ad un'altro che presenta stessi sottostanti ma con barriere piu basse? anche se questo vuol dire consolidare delle perdite? In quanto evidentemente il nuovo certificato quoterà sicuramente piu alto del vecchio.

Mi sembra ovvio Carlo: aldilà delle considerazioni che ognuno fa del proprio ptf, forse la scelta migliore è quella di disinvestire nell ordine del 50% i certificate in perdita e investire sui new entry con barriere più basse.
 
Mi sembra ovvio Carlo: aldilà delle considerazioni che ognuno fa del proprio ptf, forse la scelta migliore è quella di disinvestire nell ordine del 50% i certificate in perdita e investire sui new entry con barriere più basse.
ok, quindi ciò che ho iniziato a fare da un po non è da sprovveduti, in quanto operazioni correlate tra più strumenti e più complesse per me sono ancora "arabo"
 
quindi potrebbe avere un senso spostarsi da un certificato ad un'altro che presenta stessi sottostanti ma con barriere piu basse? anche se questo vuol dire consolidare delle perdite? In quanto evidentemente il nuovo certificato quoterà sicuramente piu alto del vecchio.

ieri abbiamo indicato questa opportunità di switch. Stessi titoli con l'aggiunta di Intesa, che oggi farà anche paura ma che nel lungo non dovrebbe avere problemi a stare sopra 1,21. Rendimento di poco superiore, barriere che si abbassano di almeno il 25%, emittente solido e stesso prezzo tra vendita e acquisto. Il compromesso è un prolungamento sensibile della durata, che tuttavia potrebbe anche non essere determinante se da qui a uno o 2 anni andasse in autocall.

Questo per dire che a nostro avviso vanno gestiti dinamicamente i certificati e non passivamente. Va bene farsi scudo dietro le barriere a scadenza ma se nel frattempo c'è qualcosa che aiuti a ridurre il rischio, anche allungando la scadenza, ben venga. Poi è chiaro che ognuno valuta anche sulla base delle proprie aspettative: se si crede che da qui a un anno saremo ben più alti di oggi, inutile switchare per aumentare il buffer, sebbene il 10% annuo per i prossimi 6 anni con barriere come quella del Morgan Stanley possa essere utile in qualsiasi portafoglio e per qualsiasi aspettativa.



switch ott188.jpg
 
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