Certificati di investimento - Cap. 2

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#UltimOra #Dieselgate, richiamate in #Germania quasi 100mila auto della #Opel. Si indaga per il reato di frode nell'immissione sul mercato di diesel con software che manipola i valori sull'emissione dei gas di scarico
 
Parzialmente in disaccordo... non di soli livelli vivono le borse... i fondamentali, per bistrattati che possano essere, ed i fattori socio-politici un peso ce l'avranno sempre...

i fondamentali ? come no, infatti vediamo il Nasdaq dove colossi capitalizzano 10 volte il fatturato, e in altri paesi ottime aziende che non riescono a capitalizzare 10 volte i profitti ... poi sono d'accordo con te che le borse non vivono di soli livelli ....
Guarda che le famigerate mani forti hanno già la spiegazione pronta a giustificare il risultato del test elettorale o altro che sia , se sono al ralzo, non c'è nulla che possa affossare il mercato perchè troveranno sempre l'aspetto positivo con cui giustificare il tutto, ed al acontrario se sono al ribasso, nemmeno se passano con gli elicotterei a buttare banconote poi si sale, perchè direbbero che a prendere le banconote è peccato :banana:... Almeno questo è quanto ho maturato nel tempo.
 
perdonami Carlo, ma ci ostiniamo a voler cercare sempre un responsabile dei cali di borsa,:ordine: ( se sale al contrario interessa meno individuare grazie a chi saliva :jolly:), e sostieni che le banche incarnano l'orco, ma dal top di maggio siamo scesi del 20% circa e il Dax contro il quale paghiamo 300bp di spread che cosa incorporano per cedere dal loro top il 16% ? E la Spagna ? per la quale qualcuno stravede ? come mai il suo top è ormai "storico" essendo datato 18 mesi fa a maggio 2017 ? eppure il loro spread non sta soffrendo, il loro decennale rende l'1,6% . Cosa voglio dire ? che analizzando dati quantitativi forse si riesce ad avere una lettura migliore dei mercati anzichè andare a scovare la news del momento che magari influenza anche la dinamica di breve, ma quella di lungo la hanno già disegnata da tempo e sta a noi tentare di intercettarla.
E' un pò come meravigliarsi dell'operatività degli emittenti sui certificati, ma voi cosa pensavate che fossero la fate e bene fratelli ? se la cantano e se la suonano quasi sempre !:band:
Cmq la mia non era una spiegazione dell’andamento della borsa italiana ed estera, ma solo una considerazione sul come “l’ambiente” italiano al momento non sia favorevole per le sue banche, tutto qui.
Che poi se le borse si muovono in una direzione e nel nostro “ambiente” favoriamo ancora di più la velocità e la forza di questi movimenti, rimango sell’idea che si potrebbe fare meglio.
 
Cmq la mia non era una spiegazione dell’andamento della borsa italiana ed estera, ma solo una considerazione sul come “l’ambiente” italiano al momento non sia favorevole per le sue banche, tutto qui.
Che poi se le borse si muovono in una direzione e nel nostro “ambiente” favoriamo ancora di più la velocità e la forza di questi movimenti, rimango sell’idea che si potrebbe fare meglio.

L'atteggiamento politico verso le banche è indubbiamente cambiato con l'attuale Governo e non ne fanno mistero.
 
L'atteggiamento politico verso le banche è indubbiamente cambiato con l'attuale Governo e non ne fanno mistero.

Ognuno si forma le sue idee come meglio crede, e non sono così sciocchino a sostenere che talune esternazioni possano non influire, ma nel breve , nel brevissimo, il resto dal mio punto di vista è costruito, e viene da lontano. Provo a formulare un ragionamento usando Unicredit nel grafico sotto, proprio un bancario e per onestà intellettuale nella parte superiore del grafico ho indicato la fascia di rendimenti del decennale all'interno della quale si muoveva. Ha costruito tre box nel primo dei quali nonostante il btp 10Y fosse sceso fino ad un rendimento di un pelo superiore all'1,00% !!!! il titolo non ha mai superato 12 euro, poi con i tassi che dall'1% sono schizzati fono all'1,60 il titolo ha continuato a salire fino a superare i 15 euro e riuscire a rompere addirittura la parte alta del box e superare per la prima volta il livello di 18 euro fra luglio e agosto 2017 che poi risulterà per tutto il periodo successivo invalicabile, ma del duo Salvaio Dimini non si rilevava alcuna impronta digitale. Anche se a posteriori è evidente che in questi 12 mesi avevano "distribuito" , e la rottura della parte box di 15,50 ne è stata la conferma ( per cui allertavo prima che venisse rotta ), poi possiamo dire che questo governo è responsabile di tutto anche di Hiroshima, ed indubbiamente hanno anche "agevolato" qualche esagerazione, ma il disegno "criminale" viene da prima, sempre a parer mio.
Che ci sia un filo conduttore speculativo che unisca l'andamento dei mercati per me è innegabile, altrimenti cosa possiamo dire del ribasso della Krande Cermania, dove tutto fila liscio dove tutto va bene dove non c'è nemmeno una carta per terra, ma che dai suoi massimi di fine 2017 ha lasciato sul terreno il 16% circa, quasi quanto il nostro indice?
UNICREDIT E DECENNALE ITALIANO.png
 
Manovra, Dpb: svalutazioni crediti dovute a Ifrs9 spalmati in 10 anni

ROMA, 16 ottobre (Reuters) - Il Documento programmatico di bilancio (Dpb), inviato ieri dal governo alla Commissione europea, conferma che banche e assicurazioni concorreranno alle coperture della manovra.

Una prima misura interviene sul trattamento fiscale delle svalutazioni di crediti dovute al nuovo principio contabile Ifrs9.

Il Dpb spiega che la deducibilità delle svalutazioni a fini Ires e Irap sarà applicata "in modo retrospettivo", per il 10% nel periodo di imposta di prima adozione dell'Ifr9 e "per il restante 90% in quote costanti nei nove periodi di imposta successivi".

Una seconda misura differisce la deduzione di svalutazioni e perdite su crediti.

"La deduzione della quota del 10% dell'ammontare dei componenti negativi (svalutazioni e perdite sui crediti) degli enti creditizi e finanziari prevista ai fini dell'imposta sul reddito delle società e dell'imposta regionale sulle attività produttive è differita al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026".

Una terza norma interviene sulle compagnie di assicurazioni. Più in dettaglio, "l'aliquota dell'acconto dell'imposta sui premi assicurativi, attualmente determinata nella misura del 59% per l'anno 2019 e al 74% per gli anni successivi, è rideterminata al 75% per l'anno 2019, al 90% nel 2020 e al 100% dal 2021 a decorrere", spiega il documento.

Nel Dpb si citano inoltre generici "interventi fiscali sulle banche".

Ieri una fonte governativa ha spiegato che nel decreto fiscale entrerà la minore deducibilità, all'86 dall'attuale 100%, degli interessi passivi.

Oggi una fonte del Tesoro spiega che la misura potrebbe essere sostituita da altre in via di definizione.
 
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