TELECOM ITALIA - Investitori istituzionali in azione per sfruttare i prezzi convenienti
Telecom Italia sotto i riflettori anche oggi, ieri il titolo ha abbozzato un timido rimbalzo dai minimi storici andando a chiudere con un guadagno dell'1%.
Il Messaggero scrive che i grandi fondi internazionali stanno approfittando della discesa del prezzo di borsa per rafforzare la posizione nel capitale della società. Cppib (Canada Pension Plan Investment Board) e Ontario Teachers Pension Plan stanno arrotondando le rispettive partecipazioni verso la quota del 5%. Anche Norges Bank e Blackrock sarebbero salite di peso.
A maggio, il Cppib votò a favore di Elliott a scapito di Vivendi, la partecipazione era del 2,3%.
Ontario Teachers Pension Plan, che a maggio si era presentata all''assemblea con lo 0,4% del capitale, avrebbe deciso di schierarsi al fianco di Elliott.
Più da vicino. Il governo è favorevole alla creazione di una rete telefonica fissa unica, che nascerebbe da una fusione tra le rete di Telecom Italia e Open Fiber. Secondo il Corriere della Sera, il Ceo, Luigi Gubitosi, sarebbe in procinto di dare un incarico per studiare le possibili soluzioni per la rete a Rothschild e a Vitale & Co.
Stamattina sono arrivate nuove bocciature dei broker.
Mediobanca ha ridotto il target price a 0,76 euro da 0,93 euro. Giudizio Outperform invariato.
Credit Suisse ha ridotto il target price a 0,50 euro da 0,55 euro. Giudizio Neutral confermato.
Negli ultimi giorni il consenso raccolto da Bloomberg è peggiorato drasticamente: 14 le raccomandazioni di acquisto su 30 pareri raccolti, 6 le raccomandazioni di vendere. Target medio 0,65 euro.