Certificati di investimento - Cap. 2

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Per quanto riguarda i conteggi io mensilmente faccio la valutazione patrimoniale di tutto quello che ho nei cc, spesso nei certificati c'è un valore vecchio, il valore dell'ultimo scambio effettuato risalente anche a qualche gg prima. Io provo a sopperire a questa cosa valorizzando al valore di chiusura che riporta fineco sul book. Dalla valorizzazione di ogni certificato + la liquidità nasce un certo importo che può essere confrontato col mese/periodi precedenti. Il valore patrimoniale mio nel 2018 è diminuito del 15% (in realtà il loss degli investimenti è stato ancora maggiore perchè questo -15% comprende anche le entrate da stipendi che hanno portato margine). Il valore invece delle operazioni chiuse nel 2018 (saldo delle operazioni nette effettuate, vado a vedermi le contabili per togliere i costi, e cedole nette incassate è stato -12,5 K€). Premesso che opero con certificati non aggressivi ma con barriere profonde e dopo il 2018 solo con quelli a memoria mi risulta assai improbabile che dei longhisti possano aver chiuso in positivo lo scorso anno dove il mib da 24000 è passato a 18500. Buon per loro ma spesso è diverso il criterio con cui si valuta il portafoglio per cui i conteggi vanno visti nei dettagli prima di sparare %. Da inizio anno 2019 ho fatto un recupero incredibile che per essere straordinario mi ci è mancato purtroppo Telecom che invece dato il suo andamento mi tiene bassi diversi certificati tra i quali il CH0411117929 (50 a 850).. speravo di liquidarlo prima delle elezioni ed invece.. sono liquido al 40% avendo puntato su Leonardo mi son liquidato un po' di certificati una volta tanto in gain!! Saldo operazioni da inizio anno + 6 K€, speriamo di poter recuperare ancora
 
Lo dico apertamente... questo va destituito senza indugi...

E' Big Trump sell off, futures S&P -2%, Dow Jones -450 punti. Tonfo Shanghai oltre -5%

Mercati azionari scioccati dalla brutta piega che hanno preso improvvisamente i rapporti tra la Cina di Xi Jinping e gli Stati Uniti di Donald Trump. Nel fine settimana, Trump ha scritto tweet infuocati minacciando di alzare il prossimo venerdì i dazi doganali su $200 miliardi di beni cinesi dal 10% al 25%, aggiungendo che "a breve" altri beni che la Cina esporta saranno tassati anch'essi al 25%. "Sono dieci mesi che la Cina paga agli Stati Uniti dazi pari al 25% su 50 miliardi di dollari di prodotti hi-tech e del 10% su $200 miliardi di altri prodotti. Queste tariffe sono in gran parte responsabili dei nostri grandi risultati economici. Venerdì le tariffe del 10% saliranno al 25%...325 miliardi di dollari..di altri beni esportati dalla Cina verso gli Stati Uniti rimangono non tassati e i dazi pagati agli Stati Uniti hanno avuto un lieve impatto sui costi di produzione, che sono principalmente a carico della Cina. (I negoziati per un) accordo commerciale con la Cina continuano, ma troppo lentamente, visto il loro tentativo di rinegoziare. No!" Una fonte cinese ha riferito che a questo punto Pechino potrebbe decidere di non inviare più a Washington il vicepremier Liu He per proseguire i negoziati tesi a dirimere le tensioni commerciali. I futures sull'indice S&P 500 cedono il 2%, quelli sul Dow Jones sono crollati fino a -450 punti. Sell off anche sul petrolio, con i prezzi del contratto WTI che scivolano nelle contrattazioni asiatiche di oltre -2% a $60,49 e quelli del Brent in ribasso anch'essi di oltre -2% a $69,37 al barile. Sull'azionario asiatico, la borsa cinese è tramortita dai sell: lo Shanghai composite, e lo Shenzhen composite scivolano tutti di oltre il 5%, mentre Hong Kong perde più del 3%. L'ASX australiano perde -0,9%. Chiuse le borse di Tokyo e Seoul. Giù del -0,27% a JPY 110,81 il rapporto USD-JPY, mentre nei confronti del biglietto verde il dollaro australiano scende dello 0,46% a quota 0,6989. Euro in rialzo sullo yen dello 0,15% a JPY 124,03; euro-dollaro in calo -0,09% a $1,119.
 
Lo stesso presidente che aveva alimentato nei giorni scorsi le speranze su un imminente accordo con la Cina per porre fine alla guerra commerciale contro la Cina, o almeno sventarne l'escalation, è tornato via Twitter a minacciare Pechino, avvertendo che già da venerdì prossimo l'amministrazione americana potrebbe alzare i dazi doganali su $200 miliardi di beni cinesi dal 10% al 25%, e aggiungendo che "a breve" altri beni che la Cina esporta saranno tassati anch'essi al 25%.


Se non è aggiotaggio questo... :eek:
 
Lo stesso presidente che aveva alimentato nei giorni scorsi le speranze su un imminente accordo con la Cina per porre fine alla guerra commerciale contro la Cina, o almeno sventarne l'escalation, è tornato via Twitter a minacciare Pechino, avvertendo che già da venerdì prossimo l'amministrazione americana potrebbe alzare i dazi doganali su $200 miliardi di beni cinesi dal 10% al 25%, e aggiungendo che "a breve" altri beni che la Cina esporta saranno tassati anch'essi al 25%.


Se non è aggiotaggio questo... :eek:

Assolutamente d accordo Maurizio.
 
Lo stesso presidente che aveva alimentato nei giorni scorsi le speranze su un imminente accordo con la Cina per porre fine alla guerra commerciale contro la Cina, o almeno sventarne l'escalation, è tornato via Twitter a minacciare Pechino, avvertendo che già da venerdì prossimo l'amministrazione americana potrebbe alzare i dazi doganali su $200 miliardi di beni cinesi dal 10% al 25%, e aggiungendo che "a breve" altri beni che la Cina esporta saranno tassati anch'essi al 25%.


Se non è aggiotaggio questo... :eek:
Anche la crescita dei mercati da GENNAIO a STAMANI e' aggiotaggio in quanto e' stata basata su accordo commerciale STATES-CINA ....... ossia sul nulla.....
 
Lo stesso presidente che aveva alimentato nei giorni scorsi le speranze su un imminente accordo con la Cina per porre fine alla guerra commerciale contro la Cina, o almeno sventarne l'escalation, è tornato via Twitter a minacciare Pechino, avvertendo che già da venerdì prossimo l'amministrazione americana potrebbe alzare i dazi doganali su $200 miliardi di beni cinesi dal 10% al 25%, e aggiungendo che "a breve" altri beni che la Cina esporta saranno tassati anch'essi al 25%.


Se non è aggiotaggio questo... :eek:
la campagna presidenziale è costata molto, deve rientrare delle spese
 
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