Certificati di investimento - Cap. 4 (26 lettori)

Stato
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NoWay

It's time to play the game
Nel corso della notte, il balzo dell’inflazione core in Australia ha contribuito a sopire una spinta rialzista già indebolita dallo schiaffo diplomatico di Washington a Pechino: l’Agenzia Federale per le Comunicazioni ha tolto la licenza a China Telecom.

Al Congresso degli Stati Uniti si parla di tasse, tema che non piace mai ai mercati. Tre senatori democratici hanno presentato un disegno di legge che impone alle aziende con utili superiori al miliardo di dollari, di versare almeno il 15% al fisco, indipendentemente dal fatto che abbiano i requisiti per aver sgravi fiscali. Il provvedimento che prende di mira solo le maxi aziende sarebbe stato messo in campo come alternativa ad un più ampio e generale aumento delle tasse sull’utile poco gradito anche ad una parte rilevante dei democratici.
 

NoWay

It's time to play the game
L'interruzione del negoziato con Unicredit e il rinvio di un anno della exit dal Montepaschi non saranno mosse a costo zero per il Tesoro. Dopo la rottura bilaterale della trattativa, scrive MF, all'inizio di questa settimana via XX Settembre avrebbe gia' aperto un canale con la Direzione Concorrenza di Bruxelles (DGComp) per prorogare la scadenza di fine anno. Con un premier come Mario Draghi a Palazzo Chigi e l'economia europea ancora segnata dalla pandemia, e' facile prevedere che la Commissione alla fine accogliera' le richieste dell'Italia. Non pero' senza una serie di condizioni. Per il momento non ci sono ancora diktat ufficiali ma fonti finanziarie fanno sapere che Bruxelles potrebbe porli presto, come gia' accaduto nell'ambito della trattativa sulla precautionary recapitalisation del 2017. Paletti volti a evitare che un prolungamento del regime di nazionalizzazione del Monte risulti distorsivo della concorrenza nel mercato bancario. Sotto questo punto di vista DGComp (che da quattro anni monitora lo stato di salute di Siena con controlli trimestrali affidati a un monitoring trustee indipendente) potrebbe spingere su tre leve nell'ambito del negoziato: riduzione del perimetro con dismissione di asset, abbassamento del cost/income dall''attuale 68,6% in un intorno del 55% e aumento del return on equity in zona 8% (alla fine del primo semestre era al 6,8%). Per quanto riguarda il capitale, dovra' poi essere mantenuto il rispetto dei requisiti minimi fissati dall''autorita' di Vigilanza.
 

percefal

Utente Old Style
Manovre cinesi Secondo fonti cinesi citate da Bloomberg, le autorità hanno chiesto al fondatore di Evergrande, Xu Jiayin, di pagare di tasca propria gli interessi sulle obbligazioni, che sono una parte del debito maturato dal colosso immobiliare vicino al fallimento (Corriere).
 

fa3

Forumer attivo
Preso il DE000VQ8J711, che mi sembra un po' attardato rispetto al proprio WO

Vedi l'allegato 623616

Protegge l'investimento fino a -44% di TKA e renderà l'8% lordo se il 9/12 avrà recuperato il 7% che manca all'autocall; diversamente, a scadenza di giugno '23 renderà il 13% lordo annuo se chiuderà sopra la barriera capitale.

Vola implicita al 25% per REP, 35% per TKA e 40% per TEVA; attenzione alla combinazione emittente/mercato se lo si prende per trading


Brutta TEVA stamattina
 

Fabrib

Forumer storico
Il ruolo di Raffaele Jerusalmi», ad di Borsa Italiana, «non cambia alla luce del closing» aveva promesso il ceo di Euronext, Stéphane Boujnah, a inizio maggio, pochi giorni dopo l’annuncio dell’acquisizione di Piazza Affari da parte dell'infrastruttura di mercato paneuropea. Nel giro di pochi mesi, però, tutto è cambiato, perché Euronext si è messa a cercare il nuovo ad italiano, fino a che non l'ha trovato: nel consiglio di amministrazione di Borsa in calendario per il 27 ottobre, Fabrizio Testa, “tecnico” già alla guida del mercato telematico dei titoli di Stato (Mts), sarà nominato al vertice al posto di Jerusalmi, che dunque lascia il ruolo di amministratore delegato dopo undici anni.
Testa andrà così ad affiancare l’ex collega di Mts, Lorenzo Guasco, oggi "chief financial officer” (direttore finanziario o cfo) della società di Piazza Affari ma senza la delega sulla finanza, che in corrispondenza del rinnovo del consiglio di amministrazione di maggio legato all’arrivo del nuovo azionista è passata al cfo di Euronext, Giorgio Modica. Il cda di Mts, invece, si riunirà il 28 ottobre per nominare l’interno Angelo Proni al posto di Testa.
A proporre il nome del nuovo ad di Piazza Affari è stata la Cassa depositi e prestiti (Cdp), a fine aprile entrata in Euronext come prima socia paritetica, al 7,32%, accanto alla sua omologa francese Caisse des Dépôts et Consignations, nell’ambito di un’operazione da 625 milioni che era stata messa a punto dall’ex ad di Cdp, Fabrizio Palermo.
 

giancarlo22

Forumer storico
L'interruzione del negoziato con Unicredit e il rinvio di un anno della exit dal Montepaschi non saranno mosse a costo zero per il Tesoro. Dopo la rottura bilaterale della trattativa, scrive MF, all'inizio di questa settimana via XX Settembre avrebbe gia' aperto un canale con la Direzione Concorrenza di Bruxelles (DGComp) per prorogare la scadenza di fine anno. Con un premier come Mario Draghi a Palazzo Chigi e l'economia europea ancora segnata dalla pandemia, e' facile prevedere che la Commissione alla fine accogliera' le richieste dell'Italia. Non pero' senza una serie di condizioni. Per il momento non ci sono ancora diktat ufficiali ma fonti finanziarie fanno sapere che Bruxelles potrebbe porli presto, come gia' accaduto nell'ambito della trattativa sulla precautionary recapitalisation del 2017. Paletti volti a evitare che un prolungamento del regime di nazionalizzazione del Monte risulti distorsivo della concorrenza nel mercato bancario. Sotto questo punto di vista DGComp (che da quattro anni monitora lo stato di salute di Siena con controlli trimestrali affidati a un monitoring trustee indipendente) potrebbe spingere su tre leve nell'ambito del negoziato: riduzione del perimetro con dismissione di asset, abbassamento del cost/income dall''attuale 68,6% in un intorno del 55% e aumento del return on equity in zona 8% (alla fine del primo semestre era al 6,8%). Per quanto riguarda il capitale, dovra' poi essere mantenuto il rispetto dei requisiti minimi fissati dall''autorita' di Vigilanza.

LA rottura della trattativa MPS/UNicredit cade in un pessimo momento per il GOverno. Infatti, dopo la cosiddetta 'luna di miele' del Governo in cui Draghi ha ripetuto fino allo sfinimento che dobbiamo spendere bene i finanziamenti europei, siamo arrivati ad alcuni nodi importanti della politica italiana (pensioni, legge finanziaria, riforma tassazioni, reddito di cittadinanza) per non parlare delle questioni ideologiche (Green PAss, ius soli, legge Zan) e i partiti stanno sgomitando con grande agitazione per mantenere i favori del proprio elettorato (in qualche caso trattasi addirittura di voto di scambio).
Draghi si sta rendendo conto che qui non siamo più in ambito finanziario ma stanno arrivando al pettine i nodi decennali della politica sui problemi cruciali del paese,dopo anni di modifiche e contro modifiche (pensioni), e sarà molto difficile per lui uscirne ....
 
Stato
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