giancarlo22
Forumer storico
Anch'io come tanti qua dentro sono stato tratto in inganno dal KID errato e se il documento fosse stato corretto non avrei sicuramente acquistato il ctf e questo è il nodo principale (discutere del fatto che ha staccato 1 cedola e che il prezzo è sceso in proporzione ha a mio avviso poca utilità perché siamo in presenza di un'operazione che non sarebbe stata fatta se in possesso delle informazioni corrette).
Penso anche che qualunque azione individuale non abbia nessuna possibilità di riuscita proprio perché l'emittente si può sempre trincerare sulla priorità dei FT sul KID e per questo aspetto la risposta di Leon sullo studio legale da lui interpellato perché solo un'azione collettiva e non individuale possa avere qualche ragione d'essere.
Ma a fronte di un errore innegabile dell'emittente laddove la legge non tuteli i danneggiati (per il cavillo FT-KID) penso che una strada efficace sia quella di boicottare commercialemnte più che attaccare legalmente chi l'errore l'ha commesso. Qualcuno parlava di togliere dal database di C&D i prodotti di CS: questo sarebbe un segnale chiaro e forte, più vincolante per CS di qualunque avvocato possiamo mettere in campo.
Della cosa si parla su tutti i forum/gruppi Facebook che trattano del'argomento e gli umori sono gli stessi ovunque. Ora penso che CS si trovi davanti alla scelta se non risarcire niente in virtù di un cavillo legale che la salva (ammesso che sia così fintanto che un qualche legale magari argomenti il contrario, cosa non da escludere) oppure preferisca evitare un danno di immagine e economico (per me i certificati CS da oggi non li compro neanche sotto tortura e non sarò l'unico penso) che si tradurrebbe nel farsi terra bruciata nel mercato italiano dei certificati...qualunque nostro risarcimento penso che se ci sarà passera da qs strada
Mi permetto di fare una considerazione di carattere generale.
Negli ultimi 12 mesi abbiamo visto una serie di problemi legati ai certificati che io credo siano dovuti al proliferare di emissioni a rubinetto. Un tempo i certificati venivano distribuiti da una banca che quindi riusciva a piazzarne ammontari significativi e ne seguiva con attenzione tutte le fasi post vendita. Oggi non è così, ci sono decine e decine di emissioni ogni settimana, spesso in size inferiori ai 10 milioni, in cui l'approssimazione nelle fasi post vendita (market maiking, materiale informativo, tempistica cedole e rimborsi). Per gli intermediari questa approssimazione potrebbe diventare un problema e non sono del tutto sorpreso della scelta di BGSaxo. La soluzione credo possa essere solo una maggiore standardizzazione delle strutture e dei calendari di emissione per ridurre il numero di certificati in circolazione.
Io da alcuni mesi, dopo una serie di disguidi su prodotti di UBS e Credit SUisse, non acquisto più i loro prodotti e ho ristretto gli acquisti ad un ristretto gruppo di emittenti onde evitare lunghe pratiche di contestazione per incassare cedole e rimborsi.
Per quanto riguarda BG Saxo direi che ha perso molti Clienti (che ritengo fossero interessanti, tra cui il sottoscritto) per non voler gestire il mondo dei Certificati.