giancarlo22
Forumer storico
Non capisco il problema .
Alcune banche hanno nella loro modulistica interna schemi per il ” trasferimento interno di titoli”.
A è intestatario di un deposito titoli ; B (coniuge o congiunto ) di un altro.
A questo punto, in relazione alle esigenze di compensare perdite o creare minus , gli intestatari chiedono alla banca di trasferire da un conto all’altro certificati, titoli al portatore, senza che gli stessi escano di fatto dal patrimonio familiare, sfruttando così la fiscalità particolare degli strumenti. Nessuna evasione: prima o poi il conto con il fisco verrà saldato.
D’altro canto tante banche come hanno aiutato i loro clienti con in portafoglio obbligazioni finite in default? Trasferendo le obbligazioni ( anch’esse titoli al portatore) in portafogli di congiunti, consentendo così agli sfortunati obbligazionisti la maturazione di minus, altrimenti non utilizzabili.
Il trasferimento da un conto all'altro (anzi in realtà sono dei sottoconti o meglio dei sottodepositi titoli) è una operazione che non passa sul mercato delle transazioni e quindi non viene rilevato a mercato nessun prezzo di passaggio; trattasi di una semplice traslazione di un titolo da un sottodeposito ad un altro, che ha comunque effetto sulle contabilità e minusvalenze degli intestatari.
Occorre però che la Banca sia in grado di strutturare il deposito titoli in più sottodepositi, gestione tipica delle Banche di un certo livello e non gestita in genere dalle Banche on line, che spesso non gestiscono neanche un conto cointestato.
 
	 
 
		 
 
		
 
 
		 
 
		 
 
		 
					
				 
						
					 
 
		 
 
		