In un contratto internazionale si stabilisce a priori la valuta del contratto. E in quelli di gazprom è il dollaro (e in parte l'euro).
Un cambio improvviso ed arbitrario ad una clausola così importante di sicuro non è accettabile e avrà conseguenze legali per anni.
E ti posso assicurare che, al di là delle dispute odierne, di tanti imprenditori con cui ho parlato negli ultimi mesi, NESSUNO si fiderebbe più della Russia.
Credo che onestamente, indipendentemente dall'andamento finale della guerra, per una generazione la Russia si è tagliata fuori dai canali commerciali mainstream occidentali. (che poi le merci arrivino lo stesso attraverso la Cina o l'India è un altro discorso). Ma qui la reputazione è saltata per sempre.